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Martedì 27 febbraio, il martedì grasso, noi ragazzi e ragazze della quarta A e B di Creva andremo alla casa di riposo “Monsignor Comi”, per donare agli ospiti un po’ di felicità.

Abbiamo scelto proprio Carnevale perché, al contrario di Natale e Pasqua, a Carnevale c’è animazione e i nonni si sentono più soli, diversi e abbandonati e noi porteremo loro gioia e felicità.

Per l’occasione abbiamo preparato una coloratissima locandina, con delle mascherine incollate ai bordi, che sarà appesa nell’atrio centrale della casa di riposo.

Abbiamo preparato anche delle graziose lanternine di carta che, se attaccate insieme, possono formare un lunghissimo festone; anch’esse saranno appese nel salone centrale, dove faremo i balletti e canteremo.

Per l’occasione indosserò un abito da clown fucsia e blu che mi va lunghissimo; insieme al costume indosserò anche una parrucca gialla fosforescente.

Per assomigliare di più ad un clown mi truccherò la faccia con degli appositi colori e metterò anche un papillon che spruzza acqua, per giocare qualche simpatico scherzo.

Lo spettacolo si baserà sulle canzoni “Arlequine” e “Metti una maschera”: tutte e due sono canzoni vivaci, con cui speriamo di rallegrare i nonni.

Faremo anche dei balletti: “Funiculì funiculà” e il ballo latino-americano “Salsa e merengue”.

Spero che i nonni si divertano e apprezzino il nostro show.

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Il 27 febbraio 2001 siamo andati alla casa di riposo per festeggiare il Carnevale con i nonni. Per lo spettacolo abbiamo preparato dei balletti e delle canzoncine.

Appena entrati avevo visto una bambina che riconosceva il mio costume di Pikachu ed era contenta.

I nonni, appena finivano le canzoni, ridevano e battevano le mani. Alcuni si erano messi una corona di cartone sulla testa per festeggiare con noi mascherati.

Le maschere dei miei compagni erano bellissime e, addirittura, quando ho visto la maschera del mio compagno Luca, mi sono spaventato, perché sembrava un vero scheletro.

Lo spettacolo era bellissimo, specialmente i balletti. La canzone che mi è piaciuta di più era "Arlequin", che è in lingua francese ed è molto melodiosa.Il balletto che mi è piaciuto di più è la Tarantella.

Dopo aver cantato e ballato abbiamo bevuto Coca Cola e poi siamo andati via.. Ero molto stanco, però contento. Ritornati a scuola abbiamo aspettato che suonasse la campana. Mentre aspettavo mi chiedevo se i nonni si fossero divertiti.