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C i r c o l o D i d a t t i c o " G i o v a n n i XXIII " - P a l e r m o |
A.S. 2003-2004 |
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Il nostro progetto
educativo mette in primo piano l'accoglienza degli alunni.
L'ingresso nella scuola elementare è vissuto nel nostro
contesto come momento fondamentale dell'integrazione sociale
e culturale del bambino. L'accoglienza, pertanto, non deve essere identificata con i primi giorni di scuola, con la "festa" d'ingresso, dopo la quale ha inizio la vera attività didattica. Si tratta, invece, di considerare l'accoglienza come un vero e proprio principio ispiratore della vita scolastica. E per fare questo è necessario considerare l'organizzazione, tutta, come un'esperienza, importante per la costruzione di identità positive, disposte a impegnarsi nel faticoso ma esaltante processo della conoscenza, e di personalità aperte agli altri. L'accoglienza, quindi, si deve manifestare come relazione educativa costante, pregnante e umanamente ricca. Pur nel rispetto della libertà d'insegnamento, i docenti utilizzeranno, quindi, oltre alla lezione frontale e a quella interattiva, una pluralità di percorsi alternativi, come la metodologia della ricerca in cui l'alunno assume un ruolo di esploratore e di costruttore attivo delle proprie conoscenze. L'azione didattica prevederà per alcune attività l'organizzazione delle classi in assetto di gruppo, con alunni delle stesse classi o di classi diverse. Sono previste attività laboratoriali, visite guidate, cineforum, incontri con esperti, manifestazioni sportive, attività multimediali. Ciò contribuirà ad accrescere la motivazione e avvierà gli alunni a convivere in situazioni stimolanti, atte a favorire la socializzazione, l'interscambio, il confronto, la collaborazione, l'autonomia di giudizio. Si opterà per una comunicazione didattica che, utilizzando i diversi canali, risulti quanto più possibile chiara, coerente, semplice, tale cioè, da consentire a tutti gli alunni la comprensione del messaggio. Si favorirà il dialogo e il confronto aperto con l'insegnante privilegiando un'autentica dimensione di ascolto ed evitando di incorrere in eventuali barriere alla comunicazione (spesso causa del mancato apprendimento). Il ruolo del docente si configurerà dunque come mediatore e facilitatore del processo di conoscenza, stimolatore dell'iniziativa, dell'autodecisione, del senso di responsabilità personale e dell'autonomia del processo di apprendimento. |
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