Sabato 4 marzo siamo andati in pullmino con le classe III D,
III E e III A e con i miei compagni al museo geologico paleontologico
Gemmellaro.
Appena siamo entrati al museo la signora guida ci ha spiegato
come si forma un fossile: prima muore nel mare, poi cade sul
fondo e i resti scompaiono, il mare si alza e avviene la scoperta.
Poi ci hanno illustrato il cartellone.
Abbiamo visto i fossili, resti di animali e vegetali, che si
sono estinti e pietrificati nel tempo: le ammoniti che possono
essere grandi e piccole e nella vetrina c'era un modellino che
illustrava l'ammonite
con l'animale: per farci capire com'era un'ammonite. |
|
Abbiamo visto anche il fossile di nautiloide (un fossile di una
conchiglia che ha l'interno bianco), i denti di squalo, lo scheletro
di un delfino primitivo, i minerali come lo zolfo giallo, che
è molto grande, i gessi e un cristallo e la signora ci
ha spiegato che dentro c'è l'acqua di 5 milioni anni fa. |
Scesi al piano di sotto abbiamo visto lo scheletro
della lontra antica, unica al mondo, che mangiava solo carne,
lo scheletro del ghiro gigante più grande di quello di
oggi,che viveva sul Monte pellegrino, e la tartaruga terrestre
fossile.
Abbiamo visto lo scheletro di una regina chiamata Thea dagli
scienziati, un sapiens sapiens vissuta nel periodo Paleolitico.
Dopo siamo saliti al piano di sopra e abbiamo visto gli scheletri
di alcuni animali come il mammuth e l'elefante nano. dai suoi
denti si può riconoscere l'età, ed anche dalla
sua pelle, che con passare del tempo diventava rosa.
Ci ha detto che Gaetano Giorgio Gemmellaro fu il primo direttore
di questo museo e nel 1860 raccolse migliaia di reperti provenienti
da tutto il mondo e che nel museo custodisce 600 mila reperti
e più di mille olotopi.
Il fossile che mi è piaciuto di più era
il mammuth, perchè era molto grande e vorrei tornarci
di nuovo perchè è pieno di luci e colori. |
|
|