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C i r c o l o  D i d a t t i c o  " G i o v a n n i  XXIII " - P a l e r m o

"IL MASSIMO DELLA SCUOLA"
Visita al Teatro Massimo
Terze A-C-D-E

Sabato 25 marzo siamo andati insieme alle altre terze al Teatro Massimo. Fuori c'era una grande scalinata, con ai lati due statue di leoni: uno rappresentava la tragedia, l'altro la lirica. Entrando c'era una sala molto grande e io pensavo che se questa sala era così grande, tutto il teatro doveva essere gigante!
Quando siamo entrati ci ha accolti una guida, Francesca, molto simpatica e carina, che ci ha fatto salire per le scale che portavano alla sala degli stemmi. In questa sala c'era un piccolo palco dove i musicisti si riunivano per fare le prove. C'erano molte sedie e al soffitto erano dipinti degli animali: un elefante che rappresentava Catania, due torri che rappresentavano Agrigento ed un'aquila che rappresentava Palermo.
Poi siamo andati nella seconda stanza: la sala degli specchi, dove c'erano otto specchi. In questa sala ci ha raccontato la storia di una suora: prima del teatro Massimo, c'era una convento. Mentre gli operai lavoravano per costruirlo, inavvertitamente, hanno aperto la tomba di questa suora. Ora si dice che la suora abbia gettato una maledizione sul teatro!!! Lei è ancora in giro e fa scherzetti e dispetti alle persone, facendole cadere.
 
Siamo andati in un'altra sala, di forma rotonda, la sala dell'eco, ed ecco che c'era un vero fantasma!!!
Al centro della stanza c'era un signore con un lenzuolo che lo copriva ed io ho detto ad una mia compagna: "Che ci fa quel fantasma lì?!?" Poi la guida ci ha detto che se soffiavamo il velo sarebbe volato, allora noi abbiamo soffiato e contare fino a tre e così il velo è volato via. Quella persona sotto il lenzuolo era il fantasma di Giuseppe verdi. Poi Giuseppe Verdi, il fantasma, ci ha detto di camminare lungo un cerchio e di presentarci ad uno ad uno e lui ripeteva il nostro nome ad alta voce.

Intorno a noi c'erano tante porte e la stanza era grandissima. Sul soffitto c'erano tanti affreschi. Poi ci ha detto che ci doveva fare uscire da quella stanza magica, ma dietro alcune c'era un muro ed altre erano chiuse. Il fantasma ci ha detto che a chiudere le porte fosse lo spettro della monaca dispettosa. Solo da una siamo riusciti ad uscire e ci ha condotti nella sala del re.

Ci siamo seduti per terra, e ci ha raccontato la sua storia, anche di quando era bambino, che non voleva suonare mai e quando andava in chiesa si addormentava e il prete lo rimproverava sempre! Un giorno incontrò una ragazza di nome Margherita, alla quale suonava le sue musiche.
Raccontando, raccontando, il fantasma Giuseppe Verdi si è addormentato, e la sua assistente, mentre puliva il pianoforte, trovò una formula magica, che abbiamo ripetuto insieme e il fantasma si è messo a ballare e lo abbiamo fatto trasformare in Mastro Pietro. Ci ha portati in un'altra stanza, dove c'era il Teatro Massimo rappresentato in miniatura e ci ha fatto vedere i personaggi Romeo e Giulietta in cartone. Scesi di nuovo siamo andati nella sala d'oro dove gli attori provavano. Che meraviglia questa stanza tutta d'oro!



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