Articolo dalla rivista tedesca "AMICA" - luglio 2000
Articolo di: Kirsten Rick

Traduzione dal tedesco di: Sara Mondellini, la mia fidanzata.

Tutto ciò che più temevo mi è successo realmente, e perciò ho smesso di preoccuparmi. Gloria Estefan si leva la giacca. E' piccola, meglio dire minuta. Da ragazza ha assistito il padre malato, fino alla sua morte. In seguito ad un incidente con un camion si ruppe la schiena e dovette faticosamente ricominciare a camminare, ha ancora adesso una barra di titanio nella schiena . Una moto d'acqua andò contro il suo motoscafo, l'uomo che la guidava fu dilaniato dalle eliche. E poi, nuovamente, i suoi 4 mini canguri sono morti a causa di due cani sconosciuti ed entrati nel suo giardino. Gloria è una persona ottimista, per questo pensa sempre in modo positivo. Attraverso la musica esprime i suoi sentimenti, la si ascolta e la si vede in tutti i suoi colori. Nel suo ultimo album cantato in spagnolo "Alma Caribeña" (Epic) si vedono: il sole, il mare, il vento. Questa è l'idea. Calde notti, molte emozioni e anche drammi. E' felice da 22 anni con Emilio. Può dare dei suggerimenti per un buon matrimonio. "Prima di tutto si deve essere innamorati, si deve amare veramente gli altri, essere sinceri e rimanere uniti e, non svignarsela ai primi segni di disaccordo. Nella vita ci sono alti e bassi, perciò si deve combattere fino all'ultimo. La maggior parte delle coppie che dialogano e vanno d'accordo rimangono unite. Quando pensi che qualcosa no è OK, devi parlarne, non pensare OK sono sposata, questo era stabilito, adesso mi lascio andare e non mi curo più. Il matrimonio non va preso alla leggera, deve essere sempre e nuovamente rinfrescato. Quando Gloria, nel 1975 conobbe Emilio, era un po' paffuta e semplice. Si descrive così: "Ero robusta, timida, portavo gli occhiali ed ero pelosa sulla maggior parte del corpo. Questo a Emilio non importava. La senti cantare, vide in lei la sua bellezza, e la incoraggiò. Più avanti si sfoltì le sopracciglia, perse un paio di chili e divenne la donna che adesso, si può vedere su tutti i giornali, e che sprizza una sorta di sensualità unica. Emilio la fece cominciare come cantante nella sua band: "i Miami Sound Machine". Dopo 4 dischi cantati in spagnolo, ci fu un loro primo successo "Dr. Beat". Seguirono "Conga" e "Rhythm is gonna get you". Gli elementi latini si arricchirono col pop, i ritmi cubani con funk bass. Questa unione li portò al successo. Gli Estefan crearono il Miami Sound, veloce, entusiasmante, ballabile e movimentato. Ma nel 1989 Gloria cantò da solista; una strada di cui non si deve pentire. Circa 70 milioni di dischi furono venduti col suo nome. Emilio si affermò come produttore per altre star del mondo latino come Ricky Martin e Jennifer Lopez. E non è tutto; portano il nome di famiglia ristoranti e hotel. Circa 700 persone lavorano per l'impero Estefan e presto diverranno più di 1000. Anche del suo locale a Disneyworld ne è fiera; cultura cubana di prima qualità in una parte d'America. Di Fidel Castro che tiranneggia la sua patria dice: "Fidel Castro un giorno, prima o poi dovrà morire. E' vecchio e va sempre avanti, avanti, avanti; fa solo rabbia. Gloria non si può calmare di certo "é frustrante che i turisti si possano godere l'intera bellezza di Cuba e che solo i residenti non possano. Non hanno il permesso di stare in spiaggia, negli hotel, nelle discoteche e nei ristoranti dove vanno i turisti. Non posso assolutamente tollerarlo.
A quarantadue anni ha un figlio grande, (ha 20 anni e studia recitazione a Los Angeles) e una bambina di 5 anni. Paura della vecchiaia? "Niente affatto, si diventa sempre più vecchi o si muore, preferisco diventare vecchia ad altre alternative." "Mia sorella dice che quando mi trovo in una situazione difficile sono molto forte; non voglio essere compatita, ma naturalmente piango, questo è il punto. Sono molto sentimentale, non c'è film di Lassie che non mi commuova, persino qualche pubblicità in televisione." Ma contro le lacrime, Gloria ha un solo mezzo, la musica. "Da ragazza, mio padre era molto malato, non trovavo altra possibilità per esprimere le mie emozioni, pensavo che se perdevo il controllo sarei crollata. Questo era il mio unico modo per andare avanti. Andavo nella mia camera con la mia chitarra, accendevo la radio e imparavo le canzoni. Mi sentivo soddisfatta quando le cantavo. Questo era un modo per sollevarmi dai dispiaceri.