Riparazione ala vuota incidentata
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Dalla necessità di riparare un'ala vuota per un amico ho preso lo spunto per
documentare passo passo i vari passaggi per la riparazione, compresa la
riverniciatura, avendo come obbiettivo di non superare i 10 grammi di
riparazione. Non è poi così impossibile, se si considera che basta
ricostruire la parte mancante con la tecnica originale cercando di non
esagerare con la vernice !
La documentazione si svolge con l'ausilio di numerose foto accompagnate, a
lato, da note esplicative per togliere eventuali dubbi che, le foto, da
sole, non potrebbero. |
Questo è il peso dell'ala con la parte mancante come si vede dalla
foto 1
foto 1
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Cominciamo:
Ecco qua ! una bella immagine di uno scontro in volo ;-(
L’ala come si può notare è vuota e il mio
intento è quella di eseguire una riparazione ricostruendo il pezzo
mancante dando continuità alla struttura.
La struttura (o meglio i due semigusci ), sono
realizzati laminando in stampo uno strato di carbonio e di fibra di
vetro con interposto uno strato di rohacell da 1mm di spessore.
Come prima cosa quindi bisogna ricostruire la
struttura interna fino ai puntini fatti con il pennarello sull’ala,
(4-5 cm per parte ) poiché in seguito all’urto parte del rivestimento
si è rotto mentre il tessuto interno si è delaminato facendo perdere
consistenza a tutta la struttura.
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1° PROBLEMA - come comprimere il tessuto
all’interno dell’ala senza
modificare il profilo ?
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foto 2 |
Così : (foto 2) preparo dei pezzetti di spugna ad alta densità
tagliandoli con le forbici. Successivamente la spugna verra inserita
all’interno dell’ala dopo avere sparso un po’ di resina, e compressa
dall’esterno col sistema del sottovuoto. |
2° PROBLEMA -
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Come faccio ad inserire la spugna
all'interno dell'ala senza che non si incolli al
tessuto perché pesa e dopo devo estrarla ?
e per evitare che la spugna non si arrotoli ... che, oltre a lasciare dei buchi
(dove
non
comprime) rischia di strappare il tessuto già esistente che, non
essendo più laminato all'interno, penzola… ?
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Così : (foto 3 e 4) è l’uovo di
colombo, avvolgo la spugna nel domopak (foto 3), |
foto 3 |
applico il sottovuoto (foto 4) |
foto 4 |
foto 5 |
foto 6 |
e la inserisco con tutta calma all’interno dell’ala
(foto 5). |
Stacco il tubo (foto 6), a questo punto la spugna si
dilata e mi comprime il tutto dall’interno ( anche più del
necessario, notare come si deforma il roving di carbonio ), ma ritornerà tutto normale quando applicherò la
depressione esterna con il sottovuoto. |
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