TRAPANO A COLONNA
Dall'acquisto di punte da trapano da 1 - 0,8 - 0,6 mm in widia, per la
foratura dei circuiti stampati, è nata l'esigenza di costruire un
supporto a colonna di notevole precisione. Tali punte, dotate di un
codolo per la presa di 3,2 mm, sono di una fragilità estrema e i vari
supporti per Dremel o Minicraft presenti in commercio non garantivano
l'assenza di gioco. La punta, data la sua fragilità (sopratutto quella
da 0,6), si rompeva non appena toccava la superficie da forare.
In fig 1 e 2 sono riportate le dimensioni generali di ingombro,
sufficienti a consentire la foratura delle basette standard
presensibilizzate per la fotoincisione.
Il cuore dell'attrezzo, sostanzialmente, è costituito dai supporti
delle testine di due stampanti Epson ( e relative guide P7 e P12)
che ho recuperato, a cui ho aggiunto una base P1,2 e 3, con
relativi piedini.Il particolare (da ora P) P11 e 14
servono da supporto a P13 che è stato realizzato per
bloccare un vecchio trapano da dentista recuperato da un amico.
Le immagini mostrano le dimensioni generali di ingombro poichè il
tutto è stato concepito in funzione del trapano che già possedevo e
se avete intenzione di realizzarne uno dovrete necessariamente
adattare qualcosa. Mi è sembrato quindi inutile pubblicare un
disegno superquotato con il rischio di confondere le idee, per chi
volesse realizzarlo, nella sezione progetti di questo sito è
possibile scaricare il file in formato Dwg (Autocad ) realizzato in 3D,
dal quale è possibile rilevare tutte le quote di tutti i particolari.
Tenete presente che, tranne le guide e i supporti delle testine
(peraltro anche questi ultimi adattati), tutti i pezzi sono stati
realizzati al tornio e alla fresa, quindi, o ce li avete, o avete un
amico ben disposto oppure ciccia!!!
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La vista a
lato mostra la sequenza di montaggio e la quantità di pezzi necessari
alla realizzazione. Il P12 è il supporto della testina Epson a
cui è stato asportato il contenitore delle cartucce. Il P12a
sono le boccole in bronzo, calibrate sulle guide P7; se
demolite due stampanti uguali fate attenzione a tenere accoppiati i
supporti testine con le relative guide.
I particolari P2a, P4, P8 e P10 formano il meccanismo
di abbassamento del trapano.
In pratica, ruotando la leva P8, avvitata sulla ruota P4
e libera di ruotare sul perno P2a, si avvolge, in una
scanalatura a V, lungo il perimetro della ruota, un filo
trecciato collegato al P10 che trascinerà verso il basso
tutto il supporto. Il P6 costituisce il fine corsa, mentre per rendere
modulabile il movimento della leva è stata inserita la molla P5
che dovrà essere scelta di lunghezza idonea ad avere quel precarico
che più si aggrada alle vostre esigenze.
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La vista a
lato è la soluzione che ho utilizzato io per la motorizzazione del
trapano, essendo quest'ultimo provvisto di connessione per il cavo
flessibile.
Avendo disponibile un vecchio motore elettrico a 12 volt, ho
realizzato due pulegge in plastica che, fissate rispettivamente sul
motore e sull'albero del trapano, vengono collegate con una cinghia da
videoregistratore per la trasmissione del moto.
A protezione della polvere il tutto è stato racchiuso dentro un
contenitore in plastica in vendita nei negozi di elettronica.
Devo dire che, visto il risultato finale, vedi le due foto sotto,
sono stato tentato di realizzare le pulegge di trascinamento di
vari diametri per poter permettere il cambio di velocità come sui
trapani commerciali, ma poi ... non esageriamo !!!
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Ultimo aggiornamento 16/07/2003 |
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