23-27 gennaio
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Spedizione fascista a
La Spezia: 6 antifascisti uccisi.
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23 gennaio
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Ha inizio
l'epurazione in massa tra i ferrovieri: il Consiglio dei ministri approva
36.000 licenziamenti, nella stessa riunione abolisce la festa del Primo
maggio e la sostituisce con quella del 21 aprile ("Natale di
Roma").
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3 febbraio
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A Livorno i fascisti
aggrediscono il deputato socialdemocratico Amedeo Modigliani, lo bastonano
e lo bandiscono dalla città.
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10 febbraio
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Parlando alla Camera,
Mussolini proclama la volontà del fascismo di proseguire sulla via della
violenza. Vengono arrestati il liberale di sinistra Piero Gobetti e il deputato
comunista Luigi Repossi. Ai primi di marzo verrà arrestata l'intera
redazione dell'"Avanti!".
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27 marzo
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Il Consiglio dei
ministri approva la riforma scolastica proposta dal ministro della Pubblica
istruzione Giovanni Gentile.
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10 luglio
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Violenze fasciste
contro i cattolici. Don Sturzo si dimette da segretario del Partito
popolare, "per non chiamare in causa la Santa Sede" con la sua
qualità di sacerdote.
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12 luglio
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Il Consiglio dei
ministri approva la prima delle leggi restrittive della libertà di stampa,
ma la pronta reazione nel paese impone l'accantonamento provvisorio del
relativo decreto.
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23 luglio
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Viene approvata dalla
Camera per pochi voti, la legge-truffa elettorale Acerbo.
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23 agosto
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I fascisti uccidono a
bastonate don Giovanni
Minzoni, arciprete di Argenta (Ferrara).
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29 agosto
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Ultimatum fascista al
governo greco e occupazione militare di Corfù, ma l'isola dovrà essere sgomberata
il 27 settembre: scacco della politica estera mussoliniana.
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8-9 novembre
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Fallito putsch di
Hitler a Monaco.
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26 dicembre
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A Roma i fascisti
aggrediscono a bastonate il deputato liberale Giovanni Amendola, capo
dell'opposizione costituzionale.
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