GABRIELE
D’ANNUNZIO
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VITA Gabriele D’Annunzio nasce nel 1863 a Pescara da
una famiglia borghese e agiata, che asseconda fin dall’inizio la sua vivacità
e precocità intellettuale. Conseguita la licenza liceale si stabilì a Roma,
dove conosce gli ambienti più eleganti e vive una vita ricca e piena di
scandali e di fatti che gli garantiscono la notorietà, come ad esempio la sua
relazione con la grande attrice Eleonora Duse. Nel 1889 compose "Il Piacere". Nel 1891 si
trasferisce a Napoli, dove scopre Nietzsche e comincia a seguirne le opere.
D'Annunzio si occupò della propria rinomanza, che coltivava con una vita
volutamente sontuosa e con scandali calcolati abilmente. Tra i tanti gesti
clamorosi vi fu una campagna elettorale che lo portò in Parlamento dove sedette
all'estrema destra, facendosi notare per qualche clamoroso colpo di scena
quale il passaggio nel 1900 all'estrema sinistra. Nel 1910 oppresso dai
debiti si trasferì in Francia dove compose molte opere teatrali e poetiche.
Scoppiata la prima guerra mondiale e cominciata in Italia l'agitazione
interventista, nel '15 rientrò in patria dove diventò uno dei più fanatici
interventisti, pronunciò da Quarto un discorso che appare come un appello a
correre in guerra. La guerra gli offrì il momento più eroico della sua vita e
l'occasione per le sue spericolate ed eccentriche gesta: la Beffa di Buccari,
il volo su Trieste nel'15 e un volo su Vienna nel '18. Alla fine della guerra
fu animatore di gesti nazionalisti e diffuse il mito della <<vittoria
mutilata>>. L'ultima azione fu la <<marcia su Fiume>>,
città della quale divenne legislatore sino al '21. Si ritirò infine nella
villa di Gardone Riviera, da lui chiamato <<Il Vittoriale>> che
trasformò in un mausoleo fastoso della sua vita e della sua opera. Qui, pur
non smettendo di partecipare sia pure con scritti e messaggi agli eventi del
paese, lo colse la morte nel '38. |
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