Rassegna Stampa 1° Semestre 2000

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Nuovo mercato
Freedomland,
prevalgono le vendite
Apre la seduta in forte discesa,
ma poi recupera parzialmente


                Il bilancio semestrale '99
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Rimane ancora debole Freedomland-Itn, al suo secondo giorno di contrattazione al Nuovo mercato.
Dopo aver toccato un minimo di 77 euro, il titolo della Web Tv a metà seduta recupera a 84 euro. Ma rimane sotto i  90,18 di ieri.
Rispetto al prezzo di collocamento, 105 euro, la perdita, in questo momento è del 20 per cento.

20 aprile  2000


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Nuovo mercato
Freedomland,
all'esordio tonfo del 13%
Il titolo è sceso a 90 euro, contro i 105 del collocamento

                Il bilancio semestrale '99
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Debutto drammatico per Freedomland-Itn al Nuovo mercato: dall'apertura le quotazioni hanno viaggiato sulle montagne russe, fino alla sospensione per eccesso di ribasso. Il titolo ha fluttuato tra 86 e 107 euro.
Alla fine il prezzo di riferimento è stato di 90,18 euro, circa il 13% in meno rispetto al prezzo di collocamento (105 euro).
i collocamento di 105 euro.

Sono passate di mano 1,57 milioni di azioni, corrispondenti a
circa il 45% del flottante.


Risultati positivi

L’Ops di Freedomland si era chiusa il 12 aprile con l’assegnazione di azioni a circa 36mila sottoscrittori privati sui 513mila che avevano presentato richiesta.
Il numero di azioni richieste ha superato l’offerta di circa 16 volte per la parte privata, di 10 volte per quella istituzionale.
L'Ops comprendeva 3,3 milioni di titoli, di cui 2,2 per gli istituzionali.

19 aprile  2000

 


Ultime Notizie
Notizie del giorno: 14/04/2000

20:56 FREEDOMLAND: COLLOCAMENTO, 34 MLN RICHIESTE SU 3,3 MLN OFFERTA

(ASCA) - Roma, 14 apr - Sono state richieste 34.309.455 azioni Freedomland a fronte di un collocamento di 3.300.000 azioni relativo all'Offerta pubblica di sottoscrizione e al collocamento privato riservato agli investitori istituzionali italiani ed esteri. Lo rende noto la Freedomland-Itn, la societa' che fornisce l'accesso ad Internet via televisione grazie ad un terminale di accesso e ad un portale adattato alle esigenze della tv.

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Chiusura dell'Ipo
Freedomland,
prezzo fissato a 105 euro
Considerato il prezzo defintivo, l'introito si aggira
intorno ai 671 miliardi
. Sul mercato grigio
di Londra il titolo è trattato a 110-120 euro

                  Il prospetto informativo
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                Il bilancio semestrale '99
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E' stato fissato a 105 euro il prezzo delle azioni di Freedomland-Itn.
Il prezzo risulta a metà della forchetta fissata nei giorni precedenti dai collocatori e compresa tra i 90 e i 120 euro.
L'avvio delle trattazioni del titolo sul nuovo mercato è previsto per il 19 di questo mese.

Intanto nopn è stato ancora diramato il comunicato relativo ai risultati dell'Offerta, ma si sarebbe chiuso (compatibilmente con la bufera che imperversa sui titoli hi tech) con risultati più che positivi: secondo fonti vicine alle banche collocatrici, l'offerta di 2,2 milioni di azioni è stata sottoscritta per 12 volte dagli investitori istituzionali e quella di 1,1 milioni per 11 volte dagli investitori privati.
La domanda complessiva dovrebbe aggirarsi intorno ai 38 milioni di titoli contro una disponibilità di 3,3.
Intanto sul mercato grigio di Londra la matricola è trattata a 110-120 euro.
Soddisfazione da parte dell'azienda (anche se manca una dichiarazione ufficiale) che sottolinea come, pur in un mercato sfavorevole per i titoli tecnologici, la richiesta è stata nettamente superiore all'offerta.

Peraltro la domanda per Freedomland è stata inferiore a quella di I.Net (ultima Ipo), ma il quantitativo del provider milanese ammontava appena a 834mila azioni, 4 volte meno della Web Tv. Oggi invece l'adesione all'Opv Freedomland, almeno per il retail, è in linea con quella del provider tedesco T-Online.

Capitalizzazione al top
Considerato il prezzo defintivo, l’introito si aggira intorno ai 671 miliardi.
Freedomland, nei sei mesi terminati il 31/12/99, ha fatturato 56 miliardi.
La società di Virgilio Degiovanni, editore di Eko-Millionaire, fornisce un set top box (a pagamento) che consente di navigare su Internet direttamente sulla televisione e di accedere ai contenuti e ai servizi del sito Freedomland.


Boom in vista per la Web Tv
C’è spazio per questo servizio in Italia? «L’istituto di ricerca indipendente Idc - risponde Giovanni Romagnoni, amministratore delegato di Freedomland-Itn ed ex dirigente Fininvest - prevede che nel 2003 il mercato italiano della Web tv conti 6 milioni di abbonati» di cui il 30% potrebbe ritagliarselo la società milanese che oggi dichiara 100mila clienti paganti, di cui 4mila in Spagna.

Inoltre, in maggio dovrebbe partire la penetrazione anche in Inghilterra e in Germania.
Il report di Banca Leonardo (lead manager del collocamento) stima 230mila abbonati per quest’anno e 1,43 milioni per il 2003, i ricavi invece arriveranno l’anno prossimo a 311 miliardi insieme al break even, circa 6 miliardi di utili netti.

13 aprile  2000


I.NET E LA NEW ECONOMY | UNO SGUARDO ALL'ORIZZONTE

Freedomland vista da Quintarelli.
Continua l'intervista al direttore commerciale di I.Net. Dopo lo scivolone del Nasdaq della scorsa settimana, in seguito all'esito del processo Microsoft, sono in molti a interrogarsi sul futuro della new economy. In attesa della quotazione di Freedomland, Stefano Quintarelli ci espone alcune sue osservazioni.


Virgilio DeGiovanni

All'orizzonte del Nuovo Mercato si profilano una ventina di aziende che vestiranno presto i panni della matricola nuove matricole.
Tra queste c'è anche la neonata (non ha ancora un anno) Freedomland, la società di Virgilio Degiovanni, già fondatore del mensile Millionaire.
La futura matricola è cliente di I.Net: chiediamo dunque a Stefano Quintarelli, direttore commerciale del business provider, un commento sulla quotazione della società milanese.


Quale esito avrà la quotazione di Freedomland?
Fammi indovino e ti renderò ricco. E' difficile prevedere cosa avverrà una volta quotata: come ho detto il mercato conta ancora poche titoli presenti e i risultati di un nuovo ingresso sono imprevedibili.

D'accordo, ma se dovessimo esaminare i punti di forza e quelli di debolezza dell'azienda di Degiovanni, cosa potrebbe dire?
Uno dei punti vincenti di Freedomland è la scelta di inserire come home page fissa nel setup box per Internet quella di Freedomland: un certo numero di visite al giorno garantite, quindi, ed è un fatto molto positivo. Poi, il sistema di vendite adottato da De Giovanni, il multilevel marketing, è fortissimo.
L'unica perplessità o, meglio, chiave sulla quale si giocherà il successo o il fallimento di Freedomland sarà sul modo in cui verrà risolta la pragmaticamente i due diversi utilizzi di TV e Internet, rispettivamente di gruppo e personale. Fatto questo il futuro è in discesa.

Poche certezze per il futuro, dunque: l'attenzione resta fissa sulle matricole e su Freedomland, che apre oggi il periodo di sottoscrizione (fino al 12 aprile), in attesa della quotazione, prevista per il 19 aprile. 

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Ipo in corso
Freedomland, gli istituzionali
sottoscrivono 12 volte l'Offerta
Nonostante le cautele sul nuovo business, si andrà
alla ripartizione per i grandi investitori.
Ma al Terzo mercato il titolo perde quota

                  Il prospetto informativo
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                Il bilancio semestrale '99
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Calo di tensione sui mercati non ufficiali: oggi l'ultimo prezzo di  Freedomland-Itn sul Terzo mercato oscilla in un range di 130-150 euro, mentre a Londra, sul mercato grigio, è di 100-130.
Contro una forchetta di prezzo di 90-120 euro,
Intanto, domani si conclude il book per gli investitori istituzionali e l'Offerta al pubblico, che comprende complessivamente 3,3 milioni di azioni dui cui 1,1 milioni riservati ai privati.
Secondo ambienti vicini alle banche collocatrici, gli investitori istituzionali avrebbero già sottoscritto 12 volte i 2,2 milioni di titoli loro riservati. La greenshoe è di 495mila titoli.
Pur manifestando un cauto ottimismo sul nuovo business della Web Tv, gli istituzionali non sono disposti a privarsi di un titolo Internet, malgrado la bufera sui titoli hi tech, che potrebbe "performare" come e.Biscom e I.Net.
Inoltre l’appeal di Freedomland potrebbe rafforzarsi qualora i contatti con un grande polo televisivo (forse Mediaset) si concretizzassero in intese sullo sviluppo della Tv interattiva.
Circa la richiesta del retail, non ci sono ancora dati ufficiosi, ma l'andamento sembra confortante.


Capitalizzazione al top

Considerato che la forchetta di prezzo è di 90-120 euro, l’introito dovrebbe essere compreso tra 575 e 766 miliardi, più 86-115 miliardi in caso di esercizio della greenshoe. La valutazione complessiva di Freedomland è pertanto compresa tra 2.500 e 3.345 miliardi.
Freedomland, nei sei mesi terminati il 31/12/99, ha fatturato 56 miliardi.
Intanto sul Terzo mercato, il prezzo oscilla in un range di 130-150 euro, mentre a Londra, sul mercato grigio, è di 100-130.
La società di Virgilio Degiovanni, editore di Eko-Millionaire, fornisce un set top box (a pagamento) che consente di navigare su Internet direttamente sulla televisione e di accedere ai contenuti e ai servizi del sito Freedomland.


Boom in vista per la Web Tv
C’è spazio per questo servizio in Italia? «L’istituto di ricerca indipendente Idc - risponde Giovanni Romagnoni, amministratore delegato di Freedomland-Itn ed ex dirigente Fininvest - prevede che nel 2003 il mercato italiano della Web tv conti 6 milioni di abbonati» di cui il 30% potrebbe ritagliarselo la società milanese che oggi dichiara 100mila clienti paganti, di cui 4mila in Spagna.

Inoltre, in maggio dovrebbe partire la penetrazione anche in Inghilterra e in Germania.
In base al range di prezzo stabilito per l'offerta globale, Freedomland ha un rapporto valore delle azioni (enterprise value) e clienti compreso tra 15.871 e 21.206 euro per cliente. Il multiplo, come è precisato nel prospetto informativo, è superiore a quello che a fine marzo vantavano società quali Tiscali (12.894), Terra networks (17.671), American online (7.680), Freeserve (4.900) e Freenet.de (2.469). «Le valutazioni - osserva Romagnoni - vanno fatte sull’acquisizione di clienti futuri e sulla "qualità", nel senso che i nostri abbonati sono paganti mentre quelli dei provider hanno accesso gratuito».
Il report di Banca Leonardo (lead manager del collocamento) stima 230mila abbonati per quest’anno e 1,43 milioni per il 2003, i ricavi invece arriveranno l’anno prossimo a 311 miliardi insieme al break even, circa 6 miliardi di utili netti.
Per Vittorio Grimaldi, gestore azionario dei fondi Sanpaolo-Imi, «quella del Web di massa è un scommessa che vale la pena tentare nonostante le ricerche dicano che useremo di più il telefonino Umts: Freedomland potrà vincere la sfida agendo sui costi, sulle entrate (e-commerce e logistica), diffondendo il brand e con idee originali sul consumer». Costa troppo? «Questo lo si capirà - conclude Grimaldi - sul medio-lungo termine. Io comunque ho passato l’ordine di acquisto».
Anche Enrico Danieletto, gestore di Ras hi tech, è per il buy: «Freedomland può realmente acquisire quella fascia di clienti insensibile all’offerta di computer, anche se te lo vendono a rate: il mercato può davvero esplodere. In questo caso però entrerebbero nuovi competitor, ma la società di Degiovanni godrebbe del vantaggio di essere arrivata prima».


Dall'editoria al Web

Degiovanni è fondatore e proprietario del 90% delle azioni di Freedomland-Itn; il restante 10% è di pertinenza di un gruppo di investitori privati «strategici» che hanno deciso di puntare 40 miliardi nella società tramite un aumento di capitale con sovrapprezzo (investitori dei quali non è stata resa nota l'identità).

11 aprile  2000


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 Verso il Nuovo mercato
Freedomland-Itn,
range di prezzo 90-120 euro
Le sottoscrizioni scatteranno dal 10 aprile e si chiuderanno il 12. A Londra il titolo tocca un massimo di  225 euro

                  Il prospetto informativo
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                Il bilancio semestrale '99
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L'Offerta di  Freedomland - Internet Television Network  partirà il prossimo 10 aprile e terminerà il 12.  La quotazione, previo assenso della Consob, dovrebbe scattare dal 19 aprile.
Saranno complessivamente offerte 3,3 milioni di azioni ordinarie, totalmente derivanti da un aumento di capitale.
Sarà possibile acquistare un minimo di trenta azioni, a un range di prezzo compreso fra i 90 e i 120 euro. Il prezzo dell'Offerta sarà stabilito due giorni dopo la chiusura del periodo dell'offerta.
La greenshoe ammonta a 495mila titoli.
L'introito massimo (compresa la greensoe), sarà di 662-880 miliardi. Il flottante sarà del 26,608 per cento. La valutazione complessiva dell'azienda sarà compresa tra 2.500-3.500 miliardi.
Delle azioni offerte fino a un massimo di 2,2 milioni saranno riservate agli investitori istituzionali italiani ed esteri, mentre un minimo di 1,1
milioni di azioni saranno offerte ai risparmiatori italiani attraverso un'offerta pubblica di sottoscrizione.
Banca Leonardo sarà responsabile del collocamento, sponsor e specialist.
Freedomland, nei sei mesi terminati il 31/12/99, ha fatturato 56 miliardi.
Intanto sul "grey market" il prezzo, rilevato a Londra da Tullet and Tokyo, segnale un range di 190-220 euro.


Dall'editoria al Web

Freedomland- Internet Television Network, società che fa capo all’imprenditore Virgilio Degiovanni, fornisce apparecchi set top box per navigare su Internet usando il televisore, senza bisogno di un computer.
Degiovanni è fondatore e proprietario del 90% delle azioni di Freedomland-Itn (che ha per amministratore delegato Giovanni Romagnoni, già direttore finanziario di Fininvest); il restante 10% è di pertinenza di un gruppo di investitori privati «strategici» che hanno deciso di puntare 40 miliardi nella società tramite un aumento di capitale con sovrapprezzo (investitori dei quali non è stata resa nota l'identità).


Decollo e break-even
Gli obiettivi del servizio annunciati dallo stesso Degiovanni nei mesi scorsi sono di ottenere «un fatturato di 140 miliardi per il 2000 e per l’anno prossimo di raggiungere il break-even a fronte di un volume complessivo di ricavi di 426 miliardi».

Nel '99 i ricavi sono stati di 56 miliardi con una perdita operativa  di 5,6 miliardi e netta di 4.
In dettaglio, il servizio di Freedomland-Itn consiste nella vendita alle famiglie di set-top boxes e di tutto l'hardware necessario (tastiera, e così via) per allacciare la tv di casa a Internet, oltre al collegamento vero e proprio al world wide web e all'accesso a un portale dedicato, che ha l'obiettivo di semplificare l'utilizzo della rete.

Il servizio è distribuito dalla rete di 25mila venditori di I&T, un sistema di network marketing. Il progetto dichiarato da Degiovanni è quello di lanciare il servizio in altri Paesi europei (Regno Unito, Spagna, Portogallo, Germania), con analoghe modalità distributive e con l'obiettivo di superare 500mila abbonati (attualmente sono 30mila).

6 aprile 2000


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Verso il Nuovo mercato
Freedomland-Itn,
a Londra arriva fino a 230 euro
Tullet and Tokio indica un range di prezzo
compreso tra 90 e 120 euro

Il bilancio semestrale '99

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Debutta sul "grey market" Freedomland - Internet Television Network con un prezzo rilevato a Londra da Tullet and Tokyo di 180-230 euro contro un range di collocamento compresa tra 90 e 120.
Freedomland- Internet Television Network, società che fa capo all’imprenditore Virgilio Degiovanni, fornisce apparecchi set top box per navigare su Internet usando il televisore, senza bisogno di un computer.
Le azioni destinate al mercato e alla quotazione arrivano da un aumento di capitale a pagamento, con esclusione del diritto d'opzione.
L'offerta globale è articolata in un'offerta pubblica di sottoscrizione delle azioni e da un'offerta rivolta a investitori professionali italiani ed istituzionali esteri.
Coordinatore globale e sponsor dell'offerta è Banca Leonardo.

Dall'editoria al Web
Degiovanni è fondatore e proprietario del 90% delle azioni di Freedomland-Itn (che ha per amministratore delegato Giovanni Romagnoni, già direttore finanziario di Fininvest); il restante 10% è di pertinenza di un gruppo di investitori privati «strategici» che hanno deciso di puntare 40 miliardi nella società tramite un aumento di capitale con sovrapprezzo (investitori dei quali non è stata resa nota l'identità).

Decollo e break-even
Gli obiettivi del servizio annunciati dallo stesso Degiovanni nei mesi scorsi sono di ottenere «un fatturato di 140 miliardi per il 2000 e per l’anno prossimo di raggiungere il break-even a fronte di un volume complessivo di ricavi di 426 miliardi».

Nel '99 i ricavi sono stati di 56 miliardi con una perdita operativa  di 5,6 miliardi e netta di 4.
In dettaglio, il servizio di Freedomland-Itn consiste nella vendita alle famiglie di set-top boxes e di tutto l'hardware necessario (tastiera, e così via) per allacciare la tv di casa a Internet, oltre al collegamento vero e proprio al world wide web e all'accesso a un portale dedicato, che ha l'obiettivo di semplificare l'utilizzo della rete.

Il servizio è distribuito dalla rete di 25mila venditori di I&T, un sistema di network marketing. Il progetto dichiarato da Degiovanni è quello di lanciare il servizio in altri Paesi europei (Regno Unito, Spagna, Portogallo, Germania), con analoghe modalità distributive e con l'obiettivo di superare 500mila abbonati (attualmente sono 30mila).

3 aprile 2000


Yahoo! Notizie Economia Mercoledì 29 Marzo 2000, 15h20

Borsa ammette a Nuovo Mercato Freedomland

MILANO, 29 marzo (Reuters) - Borsa spa ha disposto l'ammissione alla quotazione al Nuovo Mercato delle azioni ordinarie di Freedomland Internet Television Network, informa un avviso.

Sponsor e Specialista dell'emittente è Banca Leonardo.

La data di inizio delle negoziazioni sarà stabilita con successivo provvedimento. /CDL


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Verso il Nuovo mercato
Freedomland ammessa
al Nuovo mercato
La società di Virgilio Degiovanni offre servizi Internet sulla tv. Sarà collocato circa il 23% del capitale

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La Borsa Italiana Spa ha disposto l'ammissione nel Nuovo Mercato delle azioni ordinarie di Freedomland - Internet Television Network. La data di inizio delle negoziazioni verrá stabilita con successivo provvedimento.
Freedomland- Internet Television Network, società che fa capo all’imprenditore Virgilio De Giovanni,  fornisce apparecchi set top box per navigare su Internet usando il televisore, senza bisogno di un computer.
All'assemblea di gennaio, Freedomland aveva deliberato un aumento di capitale a pagamento al servizio della quotazione per consentire di collocare il 22,9% circa del capitale (post-aumento).

L'aumento di capitale a pagamento, con esclusione del diritto d'opzione, prevedeva l'emissione di un massimo di 3,3 milioni di nuove azioni ordinarie da mille lire nominali (post-raggruppamento).
L'offerta globale è articolata in un'offerta pubblica di sottoscrizione delle azioni e da un'offerta rivolta a investitori professionali italiani ed istituzionali esteri.
Coordinatore globale e sponsor dell'offerta è Banca Leonardo.

Dall'editoria al Web
De Giovanni è fondatore e proprietario del 90% delle azioni di Freedomland-Itn (che ha per amministratore delegato Giovanni Romagnoni, già direttore finanziario di Fininvest); il restante 10% è di pertinenza di un gruppo di investitori privati «strategici» che hanno deciso di puntare 40 miliardi nella società tramite un aumento di capitale con sovrapprezzo (investitori dei quali non è stata resa nota l'identità).

Decollo e break-even
Gli obiettivi del servizio annunciati dallo stesso De Giovanni nei mesi scorsi sono di ottenere «un fatturato di 140 miliardi per il 2000 e per l’anno prossimo di raggiungere il break-even a fronte di un volume complessivo di ricavi di 426 miliardi».
Il servizio di Freedomland-Itn consiste nella vendita alle famiglie di set-top boxes e di tutto l'hardware necessario (tastiera, e così via) per allacciare la tv di casa a Internet, oltre al collegamento vero e proprio al world wide web e all'accesso a un portale dedicato, che ha l'obiettivo di semplificare l'utilizzo della rete. Il servizio è distribuito dalla rete di 25mila venditori di I&T, un sistema di network marketing. Il progetto dichiarato da Degiovanni è quello di lanciare il servizio in altri Paesi europei (Regno Unito, Spagna, Portogallo, Germania), con analoghe modalità distributive e con l'obiettivo di superare 500mila abbonati (attualmente sono 27mila).

29 marzo 2000
da il sole 24h


Data invio: lunedì 27 marzo 2000 0.03

Oggetto: Analisi del Sole 24 ore


In allegato documento stilato dal Sole 24 ore

 

Freedomland (Nuovo Mercato)

La società

Freedomland-ITN (Internet Television Network) è stata fondata a Milano nel mese di aprile 1999 su iniziativa di Virgilio Degiovanni (editore del mensile "Ekò" e di altre testate di informazione economico/finanziaria), allo scopo di lanciare anche in Italia il servizio di Internet Tv. La società offre infatti apparecchi set-top-box (all’interno dei quali sono già installati un modem, che permette di collegare il televisore alla rete telefonica e di trasferire i dati da Internet, e un browser, vale a dire il programma checonsente di navigare nel web) per il collegamento a Internet attraverso il televisore.

L’abbonamento mensile costa 30.000 lire, e comprende il noleggio di un set-top-box (decoder, tastiera a raggi infrarossi e telecomando) ed i seguenti servizi: e-mail scritta e vocale, invio fax dal televisore, utilizzo del decoder quale segreteria telefonica e "picture in picture" (possibilità di continuare a vedere i programmi televisivi durante la navigazione web), nonchè possibilità di partecipare in modo interattivo ad alcuni programmi trasmessi dalle reti Mediaset. Unica condizione tecnica per usufruire del servizio è quella di disporre di un apparecchio Tv dotato di presa Scart (tutti i televisori costruiti negli ultimi 5 anni ne sono dotati). Il servizio è distribuito dalla rete di network marketing I&T, che conta 25.000 venditori, e dai circa 100 punti vendita Sport Net in tutta Italia.

La società ha siglato partnership tecnologiche con la francese Netgem (leader nella produzione di materiale ad alta tecnologia) che fornisce il set-top-box, e con IBM Italia per una serie di applicazioni relative alla Internet Tv (ed in particolare piattaforme per l’e-commerce), con la concessione di una linea di credito di 10 miliardi a cinque anni per l’acquisto di hardware e software IBM.

Inoltre Freedomland offre agli abbonati un "portale" in lingua italiana con 20.000 pagine di contenuti, suddivisi in svariati argomenti: Asta On Line, Astri (oroscopo), Assicurazione (sottoscrizione di polizze on-line), Attualità, Bambini (giochi e favole), Borsa (analisi e trading on-line), Chat e Forum, Cinema (programmazioni e recensioni), Conoscere e Divertirsi (enciclopedia on-line), Fitness (anche consulenza a pagamento sulla forma fisica), Formazione a distanza, Lavoro & Affari (offerte di lavoro e informazioni), Meteo, Musica e Teatro (possibilità di prenotazione e acquisto on-line di biglietti per spettacoli e concerti), Salute & Bellezza (anche consulenza personalizzata a pagamento), Sport (vendita articoli sportivi e news calcistiche "Tutto il Calcio Minuto per Minuto"), Tempo Libero (con le sezioni Fai da Te, Giardinaggio, Animali Domestici, Bricolage e Ricette da tutto il mondo) e Freedomland Usa (tutte le novità dagli Stati Uniti).

A fine settembre, in seguito a un accordo con la Banca Popolare di Milano, è stata lanciata la "Eurocom.Card", la prima carta prepagata per il commercio elettronico, che funziona allo stesso modo delle normali carte telefoniche (al momento dell’acquisto l’importo viene scalato dalla carta), ed è disponibile in tagli da 20.000 a 5 milioni di lire. Questo sistema permette di ovviare alla diffidenza tuttora presente nel pubblico italiano verso il pagamento di prodotti e servizi acquistati on-line tramite carta di credito. E’ comunque anche stata sviluppata una carta di credito "co-branded" Freedomland-Diners Club Italia.

Sempre con la Popolare di Milano è stata avviata un’ulteriore partnership in base alla quale i clienti della "banca telematica" del gruppo, WeAtBank, possono stipulare un abbonamento alla Internet Tv Freedomland al prezzo (scontato del 50%) di 15.000 lire al mese, gestendo inoltre il proprio conto corrente ed effettuando altre attività bancarie e di trading on-line tramite la Tv.

Per il trading on-line è stato siglato un altro accordo con Piazza Affari Sim, che consente ai suoi clienti di operare in Borsa via Internet anche con accesso dalla Tv. A fine gennaio è stato poi conclusa una partnership con Infostrada, che prevede per i clienti Freedomland la possibilità di accedere gratuitamente a Internet attraverso la rete di Infostrada, nonchè di pagare l’abbonamento mensile alla Internet Tv direttamente tramite la bolletta telefonica Infostrada. Infine, a inizio marzo è stato raggiunto un accordo con la Faci (Federazione tra le Associazioni del Clero in Italia) per l’installazione gratuita in oltre 30.000 parrocchie dei set-top-box Freedomland, con l’accesso a tutti i servizi al prezzo scontato di 15.000 lire mensili.

Le strategie

 

Freedomland-ITN chiude gli esercizi al 30/6 di ogni anno. Nei primi sei mesi di attività (terminati il 31/12/1999) è stato conseguito un fatturato di 56, miliardi, con l’obiettivo di giungere a 100 miliardi al 30/6/2000 ed a 300 miliardi al 30/6/2001, data in cui dovrebbe essere raggiunto il pareggio di bilancio; nel 2002 il giro d’affari dovrebbe infine salire a 500 miliardi. La perdita al 31/12/1999 è stata di 4 miliardi; a tale data gli abbonati al servizio erano 62.000, e dovrebbero salire a 200.000 al 30 giugno prossimo, a 500.000 a fine 2000 e ad 1 milione al 30/6/2001.

A regime i canoni di fornitura del servizio Internet Tv (che oggi costituiscono la quasi totalità del giro d’affari) dovrebbero costituire il 20% del fatturato totale, mentre il 30% dovrebbe provenire dall’e-commerce, il 25% da ricavi pubblicitari ed il rimanente 25% da altri servizi.

La decisione di avviare il servizio di Internet Tv in Italia è stata presa da Freedomland in base al fatto che nel nostro Paese la presenza di Pc presso l’utenza familiare risulta fra le più basse in Europa, ed inoltre in molti casi i Pc, seppur presenti, non vengono utilizzati per la connessione a Internet, per mancanza di "dimestichezza" con l’informatica o con la lingua inglese. Questi fattori, che possono rallentare la penetrazione dell’accesso a Internet, vengono meno con l’utilizzo della Tv.

Secondo un recente studio della società di ricerca statunitense Datamonitor, entro il 2004 vi saranno oltre 67 milioni di set-top-box collegati al servizio Internet Tv, ed il 36% degli utenti mondiali non accederà più a Internet tramite il tradizionale Pc, ma tramite Tv o telefono cellulare (la quota attuale è pari al 6%). Dopo i set-top-box tradizionali saranno in breve commercializzati anche i nuovi "X-box", più potenti e dotati di una console per i videogiochi.

Obiettivo di Freedomland è quello di diventare "leader provider" nell’accesso facilitato al World Wide Web, vale a dire un punto di riferimento per la navigazione in Internet attraverso l’apparecchio televisivo per tutti coloro che non possiedono un Pc e non parlano inglese. La società ha intenzione di estendere il suo servizio ad altri Paesi europei (Regno Unito, Portogallo, Francia, Germania e Spagna, dove è già stata costituita una filiale, nelle vicinanze di Barcellona, il 30/1/2000), con analoghe modalità distributive. In proposito è stato predisposto un piano di investimenti di 250 miliardi entro il 2001.

 

La quotazione

 

Freedomland-ITN ha incaricato Banca Leonardo di svolgere i ruoli di Global Coordinator e Sponsor nell’operazione di quotazione presso il Nuovo Mercato; l’IPO dovrebbe aver luogo entro il prossimo mese di aprile, con l’offerta sul mercato di massimi 3,3 milioni di azioni di nuova emissione, che dovrebbero rappresentare circa il 22,9% del capitale sociale post-aumento. Attualmente il 90% del capitale sociale fa direttamente capo a Virgilio Degiovanni, mentre il rimanente 10% è detenuto da alcuni soci privati strategici, che hanno contribuito al finanziamento della società con circa 40 miliardi.

Le risorse derivanti dalla quotazione saranno utilizzate per finanziare l’espansione della società in Europa, rafforzandone la presenza all’estero. Pressochè contemporaneamente all’IPO dovrebbe avvenire l’ingresso nei mercati britannico e tedesco, e in seguito in quelli francese e portoghese. Attualmente il servizio Freedomland ha la più elevata penetrazione in Europa nella web Tv: analoghi servizi sono offerti in Germania da Deutsche Telekom, in Finlandia da Sonera e in Gran Bretagna da NTL, ma nessuno di questi ha più di 15/20.000 abbonati. In Italia l’unico concorrente è per ora Planetwork (gruppo E-Planet), che conta circa 20.000 abbonati al proprio servizio Easyweb.tv.

 Avvertenza Il Sole 24 ORE S.p.A. non ha alcuno specifico interesse collegato alla materia oggetto di queste analisi, che si basano su dati, informazioni e notizie forniti da terzi e ritenuti affidabili, ma dei quali non è possibile garantire l'esattezza e la completezza. L'unico scopo di questo lavoro è fornire analisi aggiornate e il più possibile accurate e in nessun caso rappresenta un'offerta o un invito ad acquistare o vendere titoli.

 


05/03/2000 Fire Walking


Comunicato: L'online banking di We@bank - Banca Popolare di Milano sul televisore di casa in anteprima per gli utenti Freedomland - ITN
Dal mese di febbraio, i clienti di Freedomland-ITN avranno la possibilità di gestire il proprio conto corrente We@bank, a condizioni di favore, utilizzando semplicemente il televisore domestico.

E' questo il risultato di un accordo tra We@bank, l'iniziativa di internet banking di Banca Popolare di Milano (oltre 8.000 clienti) e Freedomland-ITN Spa, la società leader nel campo della Internet TV, che ha realizzato il primo portale tutto italiano dedicato a questo strumento (oltre 60.000 clienti).

L'accordo prevede un pacchetto di servizi appositamente studiato per i clienti Freedomland ITN: un conto corrente a condizioni preferenziali (senza canone e senza spese di movimentazione) e, per tutti coloro che apriranno un conto presso We@bank, la possibilità di usufruire di uno sconto del 50% sull'abbonamento alla Internet TV (15 mila lire mensili anziché 30 mila).

"Con questo accordo inizia una nuova era nella gestione del rapporto fra il risparmiatore e la propria Banca", afferma Giovanni Romagnoni, amministratore delegato di Freedomland - ITN, "che la nostra azienda facilita grazie ai servizi messi a disposizione nel portale".

Pier Luigi Curcuruto, direttore information technology BPM e capo progetto We@bank, ha spiegato che "il correntista potrà svincolarsi dalla presenza fisica della banca sul territorio. Anche in zone non coperte dal nostro istituto, il servizio sarà raggiungibile tramite la rete Internet con un televisore e un semplice decoder TV (set-top-box)".

Per Banca Popolare di Milano l'accordo con ITN si inserisce nella politica di alleanze e partnership che la nuova iniziativa We@bank ha adottato per garantire l'ampiezza e la qualità dell'offerta a un numero crescente di clienti.

Per ITN, l'accordo con Banca Popolare di Milano, fa seguito a quello recentemente stretto con Ibm e Infostrada.


We@bank è un'iniziativa di Banca Popolare di Milano, nata per offrire servizi integrati di home banking, trading on-line e servizi ad alto valore aggiunto ai propri clienti. Attiva dall'ottobre 1999, conta oggi più di 8 mila utenti di cui il 40% non captive.

We@bank

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Per informazioni:
Banca Popolare di Milano
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e-mail: relazioni.esterne@bpm.it
Tel. 02.7700.2928
Sito Internet BPM: http://www.bpm.it
Milano, 31 gennaio 2000

 

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Gente Money - gennaio 2000


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Internet-tv in onda in Piazza Affari

Il Mondo - 14 gennaio 2000

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Freedomland-Itn chiede di quotarsi al Nuovo mercato

Il Sole 24h - 07 gennaio 2000

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[NUOVO MERCATO]
Freedomland decide la quotazione

Italia Oggi - 07 gennaio 2000

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[BORSE & BORSINI]
Freedomland è pronta per la borsa

MF - 07 gennaio 2000

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