Fire Walking
05/03/2000 Hotel Quark Milano
ebbene si l'abbiamo fatto e non ci siamo carbonizzati....
come sarà possibile?????? bhooooooo!!!! ma questo è quanto abbiamo fatto perchè
Tutto ciò che la mente può concepire... SI PUò FARE!!!
le foto non ci sono hehehe... venite anche voi il 09/07/2000 al prossimo corso di Milano
questo è un articolo scritto da una giornalista che ha partecipato al corso
Fuoco cammina con me
Avevo sentito parlare di Anthony Robbins e dei suoi seminari di automotivazione. |
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Mi ero ripromessa che, non appena si fosse presentata l'occasione, non me la sarei fatta scappare. Da scettica, come sono, è chiaro che per me non era altro che l'ennesima americanata. E da scettica mi sono presentata domenica all'Hotel Quark di Milano, dove Roberto Re, discepolo italiano di Anthony Robbins, si esibiva in una performance di "allenamento dei muscoli morali". Alla reception mi consegnano il manuale del corso: "Believe & Achieve" recita l'head line; |
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Bhof! Resto sulle mie. Faccio appena in tempo a mettere il naso nella grande sala congressi prima della pausa pranzo: l'atmosfera che mi accoglie è pazzesca; sono tutti in piedi che stanno ballando su una musica house sparata a volume altissimo, molti ridono, altri si lanciano getti d'acqua in testa e lui, il coach, è sul palco, microfonato come Ambra prima maniera, che accenna passi di danza. Finché tutti si mettono a sventolare le mani nella stessa posizione per terminare con un corale: yes! Ci saranno 300 persone di ogni età; vengono da tutta Italia e sono evidentemente entusiasti di quello che stanno facendo. Anna è qui perché vuole dimagrire. Matteo vuole smettere di fumare. Andrea vuole mettersi in proprio. Patrizia vuole trovare la forza per lasciare il marito che non ama più. "E tu? Perché sei qui?" Mi chiedono. "Bhe io sono una giornalista " e già mi aspetto freddezza e sguardi in tralice. Al contrario non fanno altro che dirmi "come mi divertirò". Vedremo. Un seminario di automotivazione, per imparare a decidere, per tirare fuori le potenzialità che ci sono in ognuno di noi. |
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Si tratta di energia. Energia in vendita, visto che una giornata di seminario costa 200.000 lire. Ma nessuno pare lamentarsi di questo, anche se i più si sono pagati di tasca propria il corso e il viaggio per arrivare fin qui. Intervista col guru Fine della pausa. Roberto viene da me, parliamo un
po'. È affabile e, da provato professionista mediatico,
risponde educatamente alle mie domande. Si concede quel tanto che basta, creando
empatia anche con una perfetta sconosciuta. Siamo seduti per terra vicino alla sala regia
e il coach non smette di sorridere. Mi lascia con un consiglio: quello di seguire il
training come una corsista. Dal di dentro. I ragazzi dello staff sono già sul palco che
eseguono una coreografia da villaggio turistico. Indossano vistose magliette rosse e ce la
stanno mettendo tutta. I bassi sparano dalle casse un tunz tunz discotecaro.
Il pomeriggio è dedicato alle decisioni. "Una persona di successo è una persona che decide in fretta, analizzando le variabili e agendo anche un po' d'istinto" Roberto ci chiede di scrivere perché la maggior parte delle persone preferisce non decidere. E come in una tragedia greca, il pubblico ha il ruolo del corifeo. In molti leggono le risposte. Che alla fine convergono in una sola: Paura. Adesso il gioco si complica. Dobbiamo sceglierci un partner e, a turno, confidarci le paure che ci hanno bloccato nel prendere una decisione importante. Una specie di psicanalisi di gruppo. Arriviamo al punto: la paura è solo uno stato mentale. Roberto ci incita dal palco a ripeterlo. Una, due, tre, quattro volte. La paura è solo uno stato mentale la paura è solo uno stato mentale la paura è solo uno stato mentale. Ci calmiamo un po'. Massaggiamo i nostri vicini (sì, avete capito bene, del resto l'energia passa anche attraverso il nostro corpo). Balliamo sulle sedie come cubiste scatenate. Per tornare a concentrarci sulle nostre paure. O piuttosto sul modo di superarle. Ormai faccio parte del gruppo, ballo, canto e dico "Yes" almeno una decina di volte, conosco gli obiettivi del mio partner e lui i miei. Non mi sento più così in imbarazzo e poi, chissenefrega. È una bella sensazione. Federico ed io ci siamo urlati in faccia a turno quanto siamo fighi e perché ce la faremo. Ognuno di noi ha palesato due decisioni che prenderà a brevissimo termine. Qualcuno lancia dei pacchetti di sigarette sul palco. Ola e applausi. E ci siamo anche promessi che ci terremo d'occhio, almeno con una e-mail. Fine della seconda parte. Adesso c'è una pausa prima della preparazione al Firewalking. Operazione Firewalking Siamo tutti un po' timorosi, in fondo si tratta di camminare su carboni
ardenti. Io ho le farfalline allo stomaco. Roberto ci guida con estrema
intelligenza. Tira fuori il suo lato da cabaret (non a caso faceva l'animatore in un
villaggio turistico) e iniziamo. Tra il dire e il fare Roberto ci spiega che cosa accadrà tra poco lì fuori. Un trainer davanti a noi dirà
tre frasi e noi dovremo ripeterle con lui: Posso farlo, voglio
farlo, lo faccio. Calma, calma, manca ancora un pezzettino.
Il mantra. È la parola da ripetere per distrarre il cervello dal fuoco. Il nostro mantra è Ice (ghiaccio). Ricapitoliamo e proviamo.
Caricarsi fisicamente, respirare correttamente, posso farlo, voglio farlo, lo faccio,
cammini ripetendoti il mantra, due persone ti afferreranno per fermarti, ti dicono di
pulirti i piedi e poi potrai festeggiare. |
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