Premessa
Ho sempre cercato di captare le cose più importanti da qualsiasi cosa conoscessi per arricchire il più possibile il bagaglio umano , culturale e artistico , ma non credo che un vero “artista”, nel più alto senso della parola , debba necessariamente essere fedele ad un solo “mezzo espressivo”. Musica , pittura , scultura , recitazione , danza, architettura , sono arti apparentemente diverse , che hanno però in comune un elemento che permette loro di essere chimate tali; l’interpretazione . Questo elemento è l’unico che permette di progettare , creare , costruire l’arte. La vita stessa ci da modo di essere artisti , ci fornisce infiniti spunti e situazioni da osservare ; è poi quel “filtro” naturale che abbiamo dentro che ci consente di far uscire dal setaccio culturale le idee ; in quel momento e solo in quel momento , siamo artisti , quando sputiamo noi stessi , quando il succo della coscienza intriso di realta passa dallo stato ideativo ad una dimensione diversa , creativa . Come per magia l’idea passa da uno stadio di metamorfosi per divenire creazione tangibile nell’opera d’arte. Il risultato visivo di questo processo trasformativo non sempre apparirà immediatamente chiaro. Ma da un’analisi più attenta tramite vari livelli di lettura si potrà evincere le varie matrici concettuali da cui le opere derivano.
La magia dell’artista e’ la fatica dell’artista; essa si risolve e si brucia in questo processo di metamorfosi che trasforma e da “forma” al concetto creativo.
Scrivo cio’ , per partire dalle fondamenta di un discorso artistico che tocchera’ sia l’arte pittorica che quella scultorea ma che ha come concetti fondanti un “unicum culturale” da cui scaturiscono le opere di cui parleremo. |