All'ingresso del paese verso Rieti si trovano la Chiesa di S. Maria «Extra Moenia" e il Battistero di S. Giovanni. La Chiesa sorse probabilmente nel secolo V accanto a un Cimitero cristiano, venne restaurata tra il secolo IX ed il X e ampliata, a due riprese, nei secoli XI e XII. La Torre campanaria ha una base che risale certo al secolo XII ma è stata probabilmente portata a termine nel secolo successivo. L'interno, a tre navate divise da un breve muro e da un filare di pilastri a destra e da colonne a sinistra, è istoriato da affreschi dei secoli XIII, XIV e XV tra i quali è notevole uno Sposalizio di S. Caterina d'Alessandria.
Sull'Altare maggiore una Pietà quattrocentesca in terracotta policromata, opera di figuli abruzzesi.
Il Battistero, a pianta esagonale, risalirebbe, secondo alcuni, all'età paleocristiana e secondo altri all'età preromanica, ma potrebbe anche essere stato costruito al principio del secolo XV, stando ad una iscrizione interna dipinta, assai malconcia e perciò di dubbia interpretazione. Internamente è tutto istoriato di affreschi dei secoli XV e XVI tra i quali spiccano una patetica Pietà, un jeratico S. Giovanni Battista, le Storie di questo Santo, il Giudizio Universale, la Fuga in Egitto e la Strage degli Innocenti; Santi e Sante (1464), tutte opere, ad eccezione della prima eseguita da un Maestro più valente, e del secondo, d'un artista paesano tardogotico ritardatario, orientate verso la pittura umbra e marchigiana del principio del Quattrocento. Appartengono invece a Bartolomeo Torresani (secolo XVI) altri due malconci affreschi rappresentanti la Salita al Calvario e la Crocifissione.
Nell'abitato, sulla piazza principale, è degna di nota la settecentesca Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta, sulla cui facciata è adattato un portale romanico proveniente da S. Maria «extra moenia».
Nella Sacrestia si trova una bellissima Croce processionale di argento dorato, lavorata a sbalzo da un raffinato, valentissimo orafo abruzzese assai vicino a Nicola da Guardiagrele.