Sport per tutti

Organizzare lo sport per tutti

Si è parlato e scritto molto, in questi ultimi anni, di sport, ma quasi mai di "organizzazione" dell'attività sportiva. Prospettive nuove e inedite, anche per l'attività sportiva, sono venute al CSI dalla Nuova Progettualità. Nasce così la stagione dei "Progetti Sportivo-educativi" che affiancheranno l'attività sportiva tradizionale. Infatti, ci accorgiamo che la "domanda sportiva" è sempre più ampia e differenziata, mentre la capacità di risposta non riesce sempre a soddisfare tutti e c'è sempre il rischio di lasciare "per strada" tanti giovani e tanti ragazzi.

La stessa natura "pratica" dell'attività sportiva ci porta a mettere sempre in primo piano l'operatività, l'organizzazione, il "fare", il "produrre", dimenticando che l'anima dell'azione educativa è sempre l'intenzione; per cui, nel nostro caso, motivo ispiratore di ogni azione sportiva dev'essere il modello di Associazione che ci si propone di costruire. Purtroppo molte volte preferiamo accontentarci di un'attività sportiva pigramente ripetitiva o appiattirci su quel "diamo alla gente quello che più gli piace!" stroncando ogni tentativo di rinnovamento e di creatività.

Il progetto del CSI intende offrire una serie di suggerimenti, modelli e formule utili nel progettare attività sportive diversificate, da quelle tradizionali a quelle più innovative. Il modello organizzativo standard non è un pacchetto preconfezionato, da riciclare come una fotocopia ogni qualvolta si fa attività sportiva, né propone soluzioni per tutto e per tutti. Di volta in volta, sarà necessario intervenire in relazione ai progetti locali ed alle risorse disponibili adattando formule e procedure organizzative.
Le dinamiche organizzative variano in funzione dei bisogni da soddisfare, della cultura associativa prevalente e delle capacità direzionali dei quadri dirigenti della realtà locale.

A volte si tende a suddividere le attività in due grossi settori. Da una parte le iniziative e le manifestazioni consolidate, spesso solo di servizio, che vanno avanti per conto loro senza che ci si preoccupi del loro spessore associativo; dall'altra le innovazioni e le sperimentazioni, alle quali vengono riservate le maggiori attenzioni, in quanto evidenziano con chiarezza il valore dello sport come mezzo educativo. Bisogna superare questa dicotomia "Associazione - Servizio": è la persona, infatti, il destinatario di ogni attività.


L'attività sportiva che ogni Comitato propone deve innanzitutto garantire quella già esistente, dando continuità alle cose che già si fanno da anni e che trovano un riscontro positivo nelle Società sportive, e rafforzandone l'impianto organizzativo e la diffusione nel territorio.

Un altro aspetto dell'attività del Comitato deve essere l'apertura verso il nuovo. Non bisogna mai accontentarsi delle solite cose che si fanno ogni anno, né limitarsi a rinnovarle al loro interno.
È necessario aprirsi alle discipline non ancora praticate nel Comitato, a sport emergenti, ad attività diverse da quelle solitamente proposte. Si tratta, cioè, di ampliare il ventaglio delle offerte sportive alle Società, il che significa allargare la possibilità di svolgere attività nel CSI a tante altre persone che non vengono raggiunte dalle attività tradizionalmente praticate. Nuove attività, quindi, per aggregare nuove persone e per diffondere di più la proposta educativa dell'Associazione.

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