Programma di Riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile del Territorio
per l’ambito Castelli Romani e Prenestini
D. M. LL. PP. 8 ottobre 1998
Ambito territoriale e Comuni promotori
L’ambito territoriale di riferimento interessa il sistema insediativo più importante dell’area metropolitana di Roma, e cioè i Castelli Romani compresi tra via dei Laghi e via Casilina cui si aggiungono alcuni Comuni dei Monti Prenestini gravitanti sull’asse Casilina-SS 155.
In particolare, i Comuni dell’ambito territoriale interessato, che rappresentano anche i Soggetti promotori del PRUSST ai sensi dell’art. 4 del bando ministeriale, sono: Ciampino, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monte Porzio, Colonna, Rocca di Papa, Velletri, Lariano, Colonna, San Cesareo, Zagarolo, Palestrina, Cave, Genazzano, San Vito, Olevano Romano.
Data la forte connessione-integrazione con la città capoluogo, l’ambito territoriale si estende all’interno del Comune di Roma, includendo il settore urbano compreso tra la via Appia Antica e la via Casilina. Tale estensione dell’ambito è resa possibile dalla decisione assunta dal Comune di Roma, con la deliberazione di Consiglio comunale n° 41/99, di compartecipare fattivamente al PRUSST in oggetto, per le tematiche d’interesse comune relative alla mobilità e all’ambiente.
Dal punto di vista infrastrutturale, l’ambito considerato è fortemente strutturato dagli assi di mobilità da e verso Roma: quindi, dal fascio degli assi carrabili a direzione radiale di rilevanza regionale e nazionale (Appia e via dei Laghi, via Anagnina e via Tuscolana, autostrada A1 Roma-Napoli e via Casilina) e dal sistema ferroviario metropolitano costituito dall’asse Roma-Ciampino e dalle diramazioni della FM4 per Velletri, Albano, Frascati, e della FM6 per Cassino.
Dal punto di vista ambientale, il territorio prescelto è fortemente caratterizzato dalla presenza e prossimità di due grandi e rinomati sistemi ambientali e culturali: il Parco dell’Appia Antica e il Parco dei Castelli Romani.
L’ambito territoriale così delineato è assimilabile a ben due tra le tre tipologie insediative previste dal bando ministeriale (art. 2 comma 2) e cioè: "sistemi territoriali caratterizzati dal deficit infrastrutturale e dalla criticità delle interconnessioni tra nodi dei sistemi di trasporto internazionali, nazionali e interregionali", ovvero "distretti insediativi che richiedono una migliore articolazione infraregionale, rafforzando le relazioni di complementarietà e sinergie tra i singoli centri".
Nei Comuni promotori del PRUSST - escluso il Comune di Roma - risiede una popolazione complessiva di circa 270.000 abitanti. Se a ciò si aggiunge la popolazione insediata nel Comune di Roma a ridosso del Comune di Ciampino, (Morena e Centroni) e gli abitanti direttamente interessati dagli interventi di mobilità previsti dalla proposta di programma, la popolazione complessivamente e direttamente interessata dal PRUSST non è inferiore a 500.000 abitanti.
Impostazione e obiettivi del PRUSST
L’ambito territoriale considerato evidenzia sia punti di forza che punti di debolezza assai spiccati e tra loro strettamente connessi:
la stretta vicinanza e dipendenza dal Comune di Roma è certamente una risorsa (mercato dell’occupazione, accesso a servizi di rango regionale e nazionale), ma genera anche un intenso pendolarismo e un forte congestionamento delle infrastrutture di trasporto;
il sistema degli assi carrabili e di rilievo regionale e nazionale è fortemente presente e strutturato, ma genera un forte traffico di attraversamento proveniente da contesti esterni all’ambito di riferimento ed è assolutamente sprovvisto di connessioni trasversali, che distribuiscano meglio il traffico e lo dirottino verso direttrici alternative di accesso a Roma, prima del Gran Raccordo Anulare;
il sistema delle ferrovie metropolitane è ben articolato sul territorio, attraverso le quattro diramazioni (Velletri, Frascati, Albano, Cassino), ma pressoché sprovvisto di sistemi di scambio la modalità su gomma, con frequenza delle corse assai diradate (sulle FM4 la frequenza è di un treno l’ora), e tutto convergente sul nodo di Ciampino, con evidenti problemi di congestionamento urbano e di degrado ambientale;
il Parco dei Castelli Romani è di elevato pregio naturalistico e archeologico ed è assai prossimo al Parco dell’Appia Antica; ma proprio per questo e per una inesistente connessione con esso, soffre di relativamente scarso afflusso turistico qualificato;
i centri urbani di quasi tutti i Comuni promotori sono di elevato pregio storico e ambientale, ma "soffrono" dell’elevato congestionamento demografico e veicolare e di una carenza di interventi organici di riqualificazione urbana;
l’offerta turisco-ricettiva è ancora insufficiente rispetto alla domanda attuale e soprattutto potenziale e le altre attività economiche, nei settori artigianale e industriale, soffrono di una carenza di aree idoneamente attrezzate in luoghi dotati di alta accessibilità e senza vincoli di tutela.
A fronte del quadro esposto, la proposta di PRUSST, nell’attenuare i punti di debolezza e valorizzare i punti di forza, assume due obiettivi o linee-guida fondamentali su cui si struttura l’intero programma:
potenziare il servizio ferroviario metropolitano, in modo da drenare il traffico su gomma e decongestionare gli assi carrabili verso Roma;
connettere e integrare i due sistemi ambientali, di pregio straordinario, rappresentati dai Parchi dell’Appia Antica e dei Castelli Romani, in modo da attrarre più flussi turistici dal primo verso il secondo.
A questi obiettivi primari, si aggiungono altri obiettivi accessori e complementari, ma comunque rilevanti per la strutturazione della proposta:
riqualificare i centri storici, sia attraverso interventi di recupero urbano sia attraverso la delocalizzazione di attività produttive in aree attrezzate localizzate nei Comuni con maggiore accessibilità e disponibilità di aree non di pregio;
ampliare o infrastrutturare aree attrezzate per insediamenti produttivi, anche per consentire la delocalizzazione di impianti nocivi da aree naturali o urbane di pregio;
migliorare e ampliare l’offerta turistico-ricettiva, in modo da compensare l’attuale deficit e accogliere i maggiori flussi turistici di qualità.
Come si nota, anche in sintonia con il bando ministeriale, la proposta di PRUSST si articola nei seguenti settori d’intervento:
mobilità (su gomma e ferro);
ambiente e beni culturali;
recupero urbano;
insediamenti produttivi.
Rispetto ai settori indicati, si espongono di seguito i contenuti essenziali della proposta di PRUSST, degli interventi che la compongono e delle modalità di conseguimento degli obiettivi fondamentali e complementari assunti
Settore della mobilità
Il comprensori d’intervento di caratterizza per un forte pendolarismo verso Roma: sono circa 41.000 (32.000 per lavoro) gli spostamenti in uscita verso Roma, a fronte di soli 10.000 (7.000 per lavoro) in senso inverso. Tale traffico si svolge per il 35% su ferro, il resto su gomma (25% pubblico, 40% privato): sono circa 14.000 (9.000 sulla FM4) gli spostamenti su ferro durante il giorno, di cui circa 4.000 nella sola ora di punta.
Permane, come è evidente, una fortissima presenza di traffico sulle arterie carrabili, nonostante la forte diramazione del servizio ferroviario sul territorio e l’effettuazione di ben 170 corse al giorno (100 treni solo sulla FM4; 70 sulla FM6).
Obiettivo prioritario di tale settore d’intervento è migliorare il collegamento tra i Comuni dei Castelli e Roma, mediante il potenziamento del servizio di trasporto pubblico su ferro e distogliendo, per quanto possibile, i flussi di traffico su gomma che congestionano le arterie stradali verso Roma, prima del GRA (Appia, via dei laghi, Anagnina, Tuscolana, Anagnina, Casilina). Questo obiettivo generale è stato tradotto in due azioni specifiche distinte per la modalità "ferro" e "gomma", che hanno originato gli interventi proposti:
Modalità ferro: migliorare il servizio ferroviario sia intermini di frequenza che di accessibilità;
Modalità gomma: realizzare un sistema di trasversali o tangenziali esterne al GRA, al fine di rendere più accessibile il servizio ferroviario e di redistribuire in modo più razionale il traffico carrabile da e verso Roma.
Si considerano separatamente le due modalità di trasporto.
Mobilità su ferro
Dal quadro programmatico di riferimento (Piano generale dei Trasporti della Regione Lazio, Piano dei trasporti del Comune di Roma), emerge l’obiettivo di realizzare sulla FM4 un vero e proprio servizio metropolitano, riducendo la frequenza sulla Roma-Ciampino (da 10 a 5 minuti) e soprattutto sulle diramazioni da Ciampino ai Comuni dei Castelli (portandola da 1 ora a 30 minuti). Alla base di tale obiettivo è la realizzazione del "Passante ferroviario dei Laghi", che attraversa da nord a sud tutta l’area metropolitana e che si fonda, per la parte sud, sul raddoppio dell’attuale linea a due binari "Casilina-Ciampino".
L’attività formazione del PRUSST si è, a tal fine, "affiancata" alla fondamentale iniziativa in atto, e cioè la definizione di un Accordo di Programma Quadro tra Ministero dei Trasporti, Regione Lazio, Comune di Roma, Ferrovie dello Stato, che è in corso di sottoscrizione. L’Accordo riguarda il riassetto e potenziamento del nodo ferroviario di Roma, di cui fanno parte le linee FM4 ed FM6.
L’esito di questo "affiancamento" è consistito nel fatto che la proposta di PRUSST ha assunto l’obiettivo generico dell’Accordo di programma quadro di potenziare le linee ferroviarie dei Castelli e raddoppiare la frequenza dei treni, e ha tradotto tale obiettivo, in collaborazione con FS ed il Comune di Roma, in una serie di interventi definiti dal punto di vista tecnico e finanziario. Il risultato è che oggi sia la proposta di PRUSST che l’Accordo di Programma Quadro sul Nodo ferroviario di Roma hanno contestualmente definito i medesimi interventi sulle linee FM4 ed FM6, e che la proposta di PRUSST integra il fabbisogno finanziario per gli interventi in oggetto, non coperto dall’Accordo di programma Quadro.
Per quanto detto, e considerando che l’Accordo di programma quadro è tra gli istituti di programmazione negoziata previsti e disciplinati dall’art. 2 comma 203 della legge 662/96, l’operazione rientra a pieno titolo tra quelle previste dall’art. 13 comma 8 punto 1.4 del bando ministeriale.
Su queste basi, la proposta di PRUSST, al fine di conseguire l’obiettivo generale di spostamento del traffico dalla modalità gomma alla modalità ferro, prevede le seguenti tipologie d’intervento:
raddoppiare la frequenza dei treni sulle FM4, in modo da aumentare sensibilmente la capacità del servizio ferroviario;
realizzare nuove fermate, per garantire una maggiore facilità di accesso al servizio ferroviario da zone urbanizzate distanti dalle attuali fermate;
dislocare una serie di parcheggi presso fermate nuove o esistenti, in modo da consentire lo scambio di modalità gomma-ferro.
La proposta di PRUSST per la "modalità ferro", è così articolata per "assi d’intervento":
Nodo di Ciampino
Si assumono le previsioni di intervento dell’Accordi di programma quadro sul nodo ferroviario di Roma, e cioè:
il quadruplicamento della linea Casilina-Ciampino (225 miliardi, di cui 15 già disponibili con fondi FS): nel PRUSST si assume solo lo "stralcio" di 30 miliardi, relativo alla tratta ricadente nel Comune di Ciampino): l’intervento ha l’obiettivo di aumentare la frequenza delle corse da 15 a 7 minuti, consentendo quindi il raddoppio delle corse sulla FM4;
la realizzazione della nuova fermata di Ciampino 2, con annesso parcheggio di scambio (in tutto 20,5 miliardi): l’intervento consente un ampio parcheggio di scambio (450 posti interrati), con finanziamento di 9 miliardi già attivato presso la Regione ai sensi della L. 122/89, non localizzabile presso l’attuale stazione urbanizzata di Ciampino, in modo da attrarre il traffico dalle arterie carrabili di Appia, Anagnina e Tuscolana; l’intervento offre l’opportunità di divenire anche un importante scalo merci della zona Sud di Roma
Tali previsioni si integrano con due interventi fondamentali proposti dal PRUSST:
la realizzazione di un collegamento rapido sotterraneo in sede propria tra l’Aeroporto di Ciampino e la stazione esistente di Ciampino (people mover) (20 miliardi, con co-finanzimento privato del 50%, da conseguire mediante concessione di realizzazione e gestione): l’intervento consente un arapido scambio aereo-stazione, attualmente impossibile per le difficoltà di accesso alla stazione di Ciampino con mezzo pubblico su gomma (il tempo medio è di 15-20 minuti, per cui si preferisce l’accesso a Roma sulla modalità gomma);
interventi coordinati di mitigazione dell’impatto ambientale ed urbano nella città di Ciampino (10 miliardi): l’intervento consente di compensare i danni ambientali per la città dovuti all’incremento programmato di traffico ferroviario.
Complessivamente, per il nodo di Ciampino, si prevedono investimenti per 97 miliardi, di cui 55,5 già reperiti e 41,5 da reperire, parte con fondi pubblici (31,5), parte con finanziamenti privati (10 miliardi, con la gestione del people mover).
Linee FM4 per Velletri, Albano, Frascati
La proposta di PRUSST prevede una serie di interventi, che in sintesi si espongono distintamente per le tre diramazioni della FM4.
Sulla linea FM4 Ciampino-Velletri:
spostamento dell’attuale fermata di Casabianca, nel Comune di Ciampino, con relativo parcheggio di scambio (2,5 miliardi da reperire): l’intervento consente l’eliminazione del passaggio a livello su via dei Laghi e il "drenaggio di traffico carrabile dall’Appia e dalla via dei Laghi;
spostamento dell’attuale fermata di S.M. delle Mole (nel Comune di Marino) dal centro abitato in zona esterna libera e più accessibile dall’Appia e dalla Nettunense (3 miliardi da reperire): l’intervento consente la realizzazione di un parcheggio di scambio di 250 posti auto e quindi il "drenaggio" di traffico carrabile verso Roma dall’Appia e dalla Nettunense; è inoltre a servizio delle frazioni del Comune di Marino e dei visitatori del Parco dell’Appia Antica.
Sulla linea FM4 Ciampino-Marino-Albano:
realizzazione di una "sede d’incrocio" in località Pantanella (2 miliardi da reperire), in modo da consentire l’incrocio dei treni in un punto internedio della linea e quindi il raddoppio della frequenza dei treni (da 1 a 2 treni l’ora).
Sulla linea FM4 Ciampino-Frascati:
realizzazione di una nuova fermata in località Villa Senni, con relativo parcheggio di scambio (2,5 miliardi da reperire): la nuova fermata, in area localizzata dalla variante al P.R.G. del Comune di Grottaferrata in prossimità di un nuovo insediamento produttivo, divengono utili alla popolazione di Grottaferrata, attualmente priva di collegamento ferroviario, e a quella delle frazioni di Frascati (Vermicino, Grotte di Maria, Coconovo) che attualmente è costretta a servirsi della Stazione di Frascati centro).
Con gli interventi descritti, sulla FM4 sono previsti investimenti per 27,25 miliardi, di cui 17,25 già finanziati e 10 miliardi da reperire.
Linea FM6 Ciampino-Cassino
Il PRUSST prevede i seguenti interventi:
nuova fermata e relativo parcheggio di scambio a Borgata Centroni nel Comune di Roma (2 miliardi): viene realizzata una nuova fermata con relativo nodo di scambio, a servizio sia della zona che attualmente è costretta a recarsi alla Stazione di Ciampino, e sia per poter offrire agli abitanti di Grottaferrata e delle frazioni di Frascati, l’opportunità di maggiore frequenza di collegamenti in alternativa a Villa Senni sulla FM4 per Frascati (cadenzando le due fermate a mezz’ora l’una dall’altra);
potenziamento del nodo di scambio di Colle Mattia, nel Comune di Roma 4 miliardi): l’intervento consente la dotazione di un parcheggio di scambio e il miglioramento della viabilità d’accesso per uno snodo fondamentale della linea e, in particolare, al servizio degli insediamenti della zona Sud-Est del Comune di Roma, e dei comuni di Montecompatri e Colonna;
L’intero settore sella mobilità su ferro comporta investimenti per complessivi 146 miliardi, di cui 79 reperiti e 67 da reperire (tra cui i 10 miliardi privati della concessione del people mover). Oltre al beneficio strettamente trasportistico (riduzione dei tempi e dei costi di percorrenza e dell’incidentalità), è del tutto evidente il forte beneficio ambientale derivante dal trasferimento di modalità da "gomma" a "ferro": riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico; contenimento del consumo energetico.
Mobilità su gomma
L’obiettivo generale è di favorire, non già il potenziamento degli assi radiali di collegamento con Roma, ma la riconnessione trasversale di essi e, soprattutto, migliorare l’accesso alle fermate e ai nodi di scambio ipotizzati sulla FM4 e sulla FM6.. Ciò a integrazione del quadro programmatico dei grandi interventi in atto nel quadrante sud-est di Roma (terza corsia del GRA, con interramento sotto la via Appia Antica e variante "Lampadari"; sistema generale di accessibilità dell’area di Tor Vergata).
Di conseguenza, il PRUSST propone la realizzazione di tre assi trasversali o tangenziali, esterni al GRA. In ordine, a partire dal GRA:
realizzazione di una tangenziale interna da Casilina-Tor Vergata all’Appia, passan-do da Tor Vergata, la Tuscolana, l’Anagnina (22,6 miliardi, di cui 19 da reperire e 3,6 reperiti dai soggetti proponenti privati), proposta dal Comune di Roma: l’asse trasversale, oltre a riconnettere le grandi arterie stradali verso Roma, ha lo scopo di collegare l’importo nodo ferroviario della Ciampino 2, proposto dal PRUSST, alle stesse arterie, senza impegnare il raccordo anulare; in questo modo, la Ciampino 2, oltre ad essere direttamente collegata al GRA con lo svincolo di Gregna S. Andrea, si gioverebbe di questa ulteriore connessione assolvendo al compito di drenare il traffico su gomma diretto a Roma; lo stesso asse proposte si giova di una tratta (dalla Casilina alla A1) già finanziata dal Giubileo per il comprensorio di Tor Vergata e del nuovo svincolo GRA-Appia che consentirà di accedere senza interferenze alla Ciampino 2 provenendo da Roma o dal GRA;
realizzazione della tangenziale intermedia da Appia-Nettunense a Casilina-Pantano (58 miliardi, di cui 25,25 già resi disponibili dalla Provincia con apposito impegno): l’intervento, proposto dalla Provincia e, per la tratta da Grotte-Portella a Casilina, dal Comune di Roma, attua una fondamentale previsione del PTCP e si realizza mediante il potenziamento di tracciati esistenti e la risoluzione di nodi di interferenza con via dei Laghi-FM4 Albano-Anagnina-Tuscolana;
realizzazione della tangenziale esterna da via Appia allo svincolo di Tivoli sulla A24 (10,84 miliardi, di cui 3,44 già disponibili): l’intervento connette l’Appia a via dei Laghi, poi riutilizza la strada del Vivaro, con la realizzazione di una nuova tratta per il ricongiungimento con la circonavallazione di Zagarolo, già finanziata per circa 3 miliardi, fino all’immissione sulla Maremmana II e l’innesto finale sullo svincolo di Tivoli sull’A24; nel PRUSST vengono, di fatto, inserite le due nuove tratte Appia-via dei Laghi e Casilina-Zagarolo, mentre l’intera trasversale avrebbe un costo, comprensivo degli adeguamenti, pari a circa 26 miliardi;
la ristrutturazione dell’Appia Nuova, nella tratta Frattocchie-S.M. delle Mole, e della connessa viabilità locale di Marino e Ciampino (63,8 miliardi, di cui 17,6 da reperire e il resto già disponibili con finanziamenti di "Roma Capitale e dei Comuni di Ciampino e Marino): l’intervento prevede l’abbassamento dell’Appia, in modo da connettere, con percorso pedonale, gli abitati di S.M. Mole e Ciampino, e in modo da risolvere l’incrocio con la Nettunense, che sottopasserebbe la SS Appia innestandosi sulla SP Pedemontana; l’intervento, dotata di un progetto preliminare del Comune di Marino finanziato dalla Regione ai fini di accedere ai finanziamenti per 35 miliardi di "Roma Capitale", è connesso all’intervento di sistemazione ambientale delle aree Fratocchie e S.M. delle Mole, proposto dal PRUSST nel settore "ambiente e beni culturali".
La proposta di PRUSST prevede la risoluzione di altri due nodi o raccordi locali: la tengenziale di Frascati (7 miliardi) che consentirebbe di aggirare l’abitato raccordando la Tuscolana, e il raccordo Sp Pedemontana-Gallicano-Maremmana (2,05 miliardi, di cui 1,2 già reperiti).
Complessivamente, il settore "mobilità su gomma" prevede investimenti per 180 miliardi, di cui circa 94,7 reperiti e 85,3 da reperire.
Attrezzature territoriali
L’area interessata dal PRUSST dei Castelli Romani e Prenestini risente della positiva presenza e vicinanza della struttura territoriale dell’Università di Tor Vergata.
L’Università di Tor Vergata, istituita alla metà degli anni Settanta, si è sviluppata fortemente e rapidamente; sarà, inoltre, luogo dell’incontro Mondiale della Gioventù nell’Anno Giubilare e questo evento ha imposto un totale riassetto dell’area attraverso il miglioramento e la realizzazione di tutta la rete viaria e infrastrutturale.
Il Comune di Roma, recependo le esigenze di sviluppo, sta studiando il nuovo riassetto urbanistico da inserire all’interno del nuovo Piano Regolatore di prossima redazione e attraverso un agile strumento attuativo, un Piano Particolareggiato, derivante dagli studi effettuati già nei primi anni Novanta in previsione del progetto olimpico Roma 2004, verranno individuate le opere da realizzare prioritariamente.
L’Università di Tor Vergata, coinvolta all’interno del PRUSST, ha proposto tre importanti progetti, la realizzazione dell’Orto Botanico, la creazione di un’area da destinare ai Grandi Eventi e un Centro Sportivo a servizio degli utenti dell’area.
Settore ambiente e beni culturali
L’obiettivo essenziale, come anticipato, è conseguire una maggiore connessione/integrazione tra il Parco dell’Appia Antica e il Parco dei Castelli Romani, in modo che il secondo benefici maggiormente della presenza e del movimento turistico del primo, e in modo da realizzare un percorso unitario che va dal complesso di Cecilia Metella al Tuscolo.
In sintesi, la proposta di PRUSST prevede tre assi d’intervento:
valorizzazione del percorso dell’Appia Antica, integrando in un sistema unitario gli importanti interventi in corso (restauri monumentali condotti dalla Soprintendenza, con fondi del Giubileo; ripristino del basolato antico, condotto dal Comune di Roma, con fondi del Giubileo; interramento del GRA, condotto dall’ANAS; nodo di Frattocchie-S.M. delle Mole, proposto dal PRUSST nel settore "mobilità su gomma");
realizzazione di un sistema di percorsi ciclabili di connessione dei due Parchi, con riguardo alla connessione tra le due testate "archeologiche" di Frattocchie e Tuscolo;
programma di valorizzazione del complesso archeologico del Tuscolo, e del sistema delle Ville Tuscolane, nel Parco dei Castelli Romani.
Gli interventi previsti sono ritenuti funzionali o compatibili con l’attuale quadro della pianificazione territoriale e della programmazione settoriale, nonché coerenti con gli strumenti urbanistici vigenti o adottati dai singoli Comuni. Si descrivono più in dettaglio i tre assi d’intervento.
A. Parco dell’Appia Antica
Tale asse di intervento comprende interventi di riqualificazione della via Appia, dal Parco della Caffarella fino al nodo di Frattocchie, considerato come la testata terminale del Parco dell’Appia Antica, ed il nodo sia strutturale che strategico, di collegamento col parco dei Castelli. In particolare tali interventi sono riportati schematicamente come segue:
Riqualificazione ambientale Parco della Caffarella: tale intervento, proposto dal Comune di Roma, riguarda essenzialmente la ricostruzione del paesaggio storico, ed è comprensivo del restauro di manufatti archeologici diffusi nel territorio, nonché la realizzazione di un percorso ciclabile all’interno del parco stesso. Il costo totale stimato per tale intervento (di cui esiste un progetto esecutivo, già approvato) ammonta a 19 miliardi, di cui la metà già disponibili (finanziamenti Giubilari) e la restante metà da reperire tramite PRUSST. Sono previste inoltre anche opere di rinaturalizzazione del fosso dell’Almone.
Valorizzazione del percorso Appia Antica: gli interventi, proposti dalla Soprintendenza Archeologica di Roma, riguardano opere di riqualificazione ed adeguamento della sede stradale, riqualificazione di macere e crepidini (per quanto riguarda il tratto fuori dal Grande raccordo Anulare) ; il restauro della Villa dei Quintili e Acquedotto dei Quintili , e restauro di 67 monumenti funerari collocati lungo la via Appia. L’importo complessivo per tali interventi ammonta a circa 39 miliardi, di cui 10 già finanziati tramite risorse giubilari, ed i restanti da reperire tramite PRUSST. Il sistema di interventi si colloca quale completamento ed estensione dell’importante intervento in corso di sistemazione della sede stradale dell’Appia Antica fino al GRA, finanziato dal Giubileo per 20 miliardi e realizzato dal Comune di Roma e dell’ulteriore intervento, sempre finanziato dal Giubileo, di interramento del GRA sotto l’Appia Antca, in modo da restituire continuità al percorso storico-archeologico.
Sistemazione del nodo Frattocchie-S.M. delle Mole: l’intervento si propone di creare una testata di accesso al Parco dell’Appia Antica nel punto terminale del percorso emerso, nonché favorire la connessione tra detto Parco e quello dell’Appia Antica; si distingue testata "simbolica" (Frattocchie), ed una "funzionale" (S. Maria delle Mole) ove saranno previsti i collegamenti tra viabilità ferro-gomma e la partenza dei percorsi ciclabili, nonché il capolinea di un sistema di bus-navetta che arrivi fino al Parco Archeologico del Tuscolo. Il sistema di interventi, proposto dall’Ente Parco dell’Appia Antica, comprende: eliminazione degli attraversamenti viari dell’Appia Antica; creazione di un sottopasso pedonale e ciclabile all’incrocio tra l’Appia Antica e la ferrovia Roma Velletri; recupro del basolato dell’Appia antica – incluso il restauro di tre monumenti sepolcrali - dal confine del Comune di Roma fino a Frattocchie; sistemazione della testata Frattocchie ( che verrà proposta come tema di un concorso internazionale); interventi complementari di acquisizione di aree e di delocalizzazione di manufatti abusivi (è previsto, da parte del Comune di Marino, l’acquisizione di tre campi sportivi e delle aree adiacenti all’area di intervento). Per tali interventi è stato stimato un costo pari a circa 14 miliardi, di cui 1,3 miliardi già disponibili e assegnati, 500 milioni da assegnare ed i restanti 11,77 miliardi da reperire tramite PRUSST.
Il costo complessivo degli interventi su quest’asse d’intervento ammonta a 92,07 miliardi, di cui 40,05 miliardi già assegnati (la maggior parte dei finanziamenti proviene da risorse giubilari), 11,3 miliardi circa disponibili ma ancora da assegnare, ed i rimanenti 40,27 miliardi da reperire tramite PRUSST.
B. Connessione tra il Parco dell’Appia Antica e il Parco dei Castelli Romani
Gli interventi compresi in tale asse riguardano essenzialmente il collegamento tra i due parchi, realizzato sia tramite percorsi ciclabili, sia tramite un sistema di collegamento bus-navetta, sia attraverso un sistema gestionale integrato di tariffe e servizi comune ai due Parchi. In particolare gli interventi comprendono:
Percorsi ciclabili di connessione tra i due parchi: si tratta di una serie di interventi, promossi dai Comuni Promotori del PRUSST, riguardanti la connessione tra la testata a Frattocchie sia con il Tuscolo, considerato la testata del Parco dei Castelli Romani, sia con Marino che con il Lago di Albano; tali percorsi saranno sia a valenza sia naturalistica che culturale, e comprendono anche la creazione di interventi complementari quali spazi sosta e sistemazioni ambientali. Il costo totale previsto ammonta a circa 10 miliardi, tutti da reperire tramite PRUSST;
Bus-navetta: l’intervento è proposto da un Soggetto privato (Schiaffini Travel) già gestore di servizi di trasporto pubblico su gomma, e serve per trasportare i visitatori dell’Appia Antica al Parco archeologico del Tuscolo (importo 550 milioni di investimenti in mezzi di trasporto, comprensivi di attrezzature per disabili e per trasporto biciclette);
Sistema integrato di tariffe e servizi: per quest’ultimo tipo di "integrazione" il PRUSST destina una parte dei fondi per l’assistenza tecnica alla elaborazione di uno studio mirato di fattibilità (importo: 150 milioni).
Per tali interventi la stima totale dei costi ammonta a 10,8 miliardi, di cui 557 milioni già disponibili (proposta privata di bus-navetta) ed i restanti 10,25 miliardi da reperire tramite PRUSST.
C. Parco dei Castelli Romani
L’insieme degli interventi previsti per la riqualificazione e valorizzazione del parco dei Castelli riguarda la valorizzazione di alcuni "nodi" ritenuti strategici per la loro importanza culturale ed ambientale (Parco Archeologico del Tuscolo, sistema delle Ville Tuscolane, Parco Educa e Produce) e la creazione di un sistema di percorsi ciclabili all’interno del Parco per consentirne la fruibilità. In particlare, si prevedono i seguenti interventi:
Parco Archeologico del Tuscolo: tale intervento, proposto dalla XI Comunità Montana del Lazio, riguarda la creazione di un "Parco Archeologico", che, per la ricchezza dei reperti e la localizzazione strategica all’interno del Parco dei castelli Romani, diventerebbe la testata sia simbolica che funzionale di tale Parco (punto di accesso, nodo di arrivo dei percorsi ciclabili e del Bus-navetta, localizzazione di servizi informativi, ristoro, merchandising….). E’ inoltre prevista la realizzazione di un polo museale e di un centro polivalente a Villa Gammarelli. Il costo complessivo degli interventi stimato, ammonta a 27,4 miliardi, di cui 4,8 già assegnati, 410 milioni disponibili e da assegnare, ed i restanti 22,1 da reperire tramite PRUSST.
Sistema delle Ville Tuscolane: l’intervento, proposto da diversi Enti (Tor Vergata, Comune di Monte Porzio, privati) propone l’apertura al pubblico delle principali Ville localizzate nel Parco dei Castelli Romani, allo scopo di creare un "polo culturale", che diventerebbe uno dei punti principali del Parco. In particolare gli interventi riguardano le Ville: Mondragone (proponente: Università di Tor Vergata), Barco Borghese (proponente: Monte Porzio), Villa Vecchia (proponente: I.T.A.), Villa Muti (proponente: Finduemila s.r.l.). E’ prevista inoltre la creazione di un percorso ciclabile di collegamento tra dette ville. Per queste opere è stato stimato un costo complessivo di 29,8 miliardi, di cui 10,7 già assegnati, e i restanti 13,2 da reperire tramite PRUSST.
Parco Educa e Produce: l’intervento, proposto dall’Ente Parco Castelli Romani, si propone la creazione di strutture ed attività didattiche, produttive e di recupero ambientale nei Comuni di Monteporzio Catone e Montecompatri. Il costo complessivo dell’intervento ammonta a 3,8 miliardi, di cui 900 milioni già assegnati, 180 milioni disponibili e da assegnare, ed i restanti 2,72 miliardi da reperire tramite PRUSST.
Per tale asse di intervento la stima complessiva dei costi ammonta a 60,5 miliardi , di cui 16,45 già assegnati, 690 milioni disponibili ma ancora da assegnare, ed i rimanenti 38 miliardi circa da reperire tramite PRUSST.
Settore risanamento dei fossi
Il risanamento dei fossi è un obiettivo cruciale della proposta di PRUSST, sia perché rappresenta la principale emergenza della difesa del suolo del comprensorio, sia perché concorre a uno degli obiettivi-base del PRUSST, e cioè la connessione dei due Parchi Appia Antica e Castelli Romani, che avverrebbe attraverso la creazione di "canali" naturalistico-faunistici rappresentati appunto dai fossi risanati che collegano i due parchi. Altro risultato fondamentale è che il risanamento dei fossi significa in primo luogo risanamento delle acque di scarico. Oggi esistono una serie di interventi, anche di rilevanza portata economica, in atto sulla zona, attuati da vari Enti; con il PRUSST si è cercato di riunirli e integrali in un sistema il più possibile coordinato, ferma restando la necessità di uno studio mirato sul sistema idrografico e fognante (cosa che si propone con il PRUSST, utilizzando i fondi per l’assistenza tecnica).
Alla proposta di settore, concorrono più soggetti proponenti: I Comuni promotori attraversati dai fossi; il Comune di Roma, per la parte ricadente nel suo territorio; l’Ente parco dell’Appia Antica, la Comunità Montana.
La strategia di azione per raggiungere l’obiettivo è complessa e si articola in due fasi successive d’intervento:
una prima fase, in cui assume ruolo fondamentale l’azione di riassetto e di progettazione, lì dove è assente, del sistema della rete delle fognature e del sistema degli impianti di depurazione, che deve avvenire tramite l’impegno diretto dei comuni nell’attuazione di progetti di opere e reti di servizi, secondo le direttive dettate dall’Assessorato alle opere e reti di servizi e mobilità della Regione Lazio;
una successiva fase in cui le azioni di ripulitura e di riforestazione, con ripristino della vegetazione ripariale, permetteranno di raggiungere l’obiettivo di risanamento e recupero dei fossi.
Il sistema idrografico superficiale fa parte di due distinti bacini, anche se confluenti: quello del Tevere e quello dell’Aniene. Il PRUSST individua tre direttrici di intervento.
Nel bacino dell’Aniene:
il fosso dell’Acqua Marciana, che termina nella valle della Morte con il fosso dell’Incastro, a monte ha i suoi affluenti nel fosso della Focicchia, fosso Valle Molara, fosso Pentima Stalla, originati dai Campi d’Annibale: il PRUSST prevede investimenti per 27,6 miliardi, di cui da reperire solamente 2,65, destinati all’intervento proposto dal Comune di Grottaferrata di sistemazione idraulica dei fossi dell’Acqua Marciana e della Mola Cavona (gli investimenti in atto riguardo interventi della Comunità Montana (fossi Pentima Stalla e Campi d’Annibale) e dei Comuni di Roma e Rocca di Papa (risanamenti igienico-sanitari);
Nel bacino del Tevere:
il fosso Almone, e i suoi affluenti fosso dell’Acqua Mariana e fosso dello Statuario, fosso Patatona e fosso Colonnelle:
i fossi ubicati sulla fascia ovest dell’Appia Nuova, fosso Rio Petroso, fosso delle Scopette, fosso di Fiorano, fosso delle Cornacchiole.
Nelle due direttrici d’intervento nel bacino del Tevere, il PRUSST prevede investimenti per complessivi 126 miliardi, di cui 95 reperiti e 31 da reperire.
Tra gli investimenti in atto vanno segnalati: i finanziamenti del Giubileo destinati al fosso della Patatona (23,9 miliardi) e dell’Almona (2 miliardi); gli investimenti del Comune di Roma nel risanamento igienico-sanitario (circa 40 miliardi) e nella sitemazione idraulica del fosso Acqua Mariana; gli interventi di risanamento igienico-sanitario del Comune di Marino (circa 20 miliardi).
Tra gli interventi proposti, vanno segnalati: il completamento del risanamento igienico-sanitario del Comune di Marino (3,5 miliardi); il risanamento igienico-sanitario di Morena proposto dal Comune di Roma (16,4 miliardi); la riqualificazione ambientale dei fossi Acqua Mariana, Cornacchiole e Fiorano proposta dall’Ente Parco dell’Appia Antica ((5,6 miliardi); la bonifica del fosso dell’Almone proposta dal Comune di Roma (4 miliardi, di cui 2 finanziati dal Giubileo).
Complessivamente, il settore del risanamento fossi prevede investimenti per 159 miliardi, di cui 123 già finanziati e 36,58 da reperire con la finanziaria del PRUSST.