|
|
|
Nel 1921 in località Squarciarelli nel comune di Grottaferrata in provincia di Roma i fratelli Augusto (1900-1987) ed Eolo (1894-1982) Tidei fondavano una fabbrica di ceramiche che rimase in attività fino al 1938. La fabbrica era specializzata nella produzione di manufatti da decoro, come pannelli, vasi, statuine, piatti da muro e da uso quotidiano, servizi da thè, caffè, vino, frutta, dolce ecc. L’argilla, decorata secondo il sistema tradizionale e cotta nel forno a legna, veniva acquistata nella Valle dell’Infernetto, Stato del Vaticano, mentre le terre per la produzione dei colori venivano importate dalla Germania e dall’Inghilterra.
Il decoro si ispirava allo stile Liberty e al "Decò". Prettamente Liberty quindi sono le decorazioni naturalistiche ispirate al mondo della flora e della fauna con rappresentazioni di tralci di vite, melograni, pigne, agrifogli, fagiani, caprioli e uccelli di ogni genere. Le linee sono morbide, dinamiche, le figure avviluppate e disposte asimmetricamente per comunicare l’idea di un perenne divenire. Spesso gli animali sono colti nel momento della caccia o dell’accoppiamento che presuppongono lo sviluppo e la riproduzione. I colori prediletti sono gli azzurri, i rosa, i blu in tutte le loro sfumature.
Altri manufatti invece sono ispirati all’arte "Decò o Stile 1925" e presentano quindi una natura atomizzata, destrutturata e figure generalmente geometrizzanti disposte simmetricamente alla maniera della "Secessione Viennese". Nei colori è presente il rosso e il giallo secondo i dettami del sarto Paul Poiret, che aveva gettato qualche "lupo" nel pecorume del Liberty.
Per qualche anno i fratelli Tidei si avvalsero della collaborazione di Pietro Hamed Venanzi, artista eclettico, profondamente colto, che aveva studiato a Londra prima della Grande Guerra e aveva conosciuto direttamente lo stile Liberty.
Una parentesi importante nella fabbrica, che potremmo definire un vero cenacolo di artisti, si ebbe nel 1935 quando il pittore accademico Emidio Vangelli sperimentò insieme ad Augusto Tidei una nuova tecnica di pittura su ceramica che per brillantezza e corposità sembravano essere pittura ad olio. Le ceramiche di Squarciarelli ebbero parecchi riconoscimenti e premi a livello nazionale ed oggi sono rivalutate dai collezionisti e dagli estimatori di oggetti d’arte.
Testo a cura di Annamaria Livia Vecchione
Foto ed elaborazione digitale di Domenico Tarsitano e Andreina Da Pozzo