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L'intervento del comune per l'attuazione dell'autonomia scolastica deve prevedere:
Il Comune deve fungere da centro propulsore della politica culturale a livello locale sia sul versante fruizione che sul versante creazione. La gestione e l'organizzazione di questa attività deve essere sviluppata in collaborazione con una Consulta Permanente delle Associazioni che operano concretamente sul territorio, tenendo conto delle diverse vocazioni ed esperienze ed utilizzando le strutture e le iniziative esistenti. Occorre un costante coinvolgimento dei
cittadini nella vita culturale al fine di perseguire un miglioramento della qualità della vita, una diminuzione del disagio e della solitudine per la mancanza di strutture aggregative per i giovani, di giardini pubblici curati per i bambini, gli anziani, le famiglie; di progetti per educatori di strada. Questi obiettivi si possono raggiungere anche con il sempre maggiore coinvolgimento delle scuole e con iniziative culturali mirate alla fascia dei preadolescenti ed adolescenti. In quanto agli interventi di sostegno (finanziamenti) l'Amministrazione deve pianificare tali interventi legandoli alla presentazione di specifici progetti. L'Amministrazione sulla base degli indirizzi indicati dal Consiglio Comunale e previo parere della Consulta, valuterà le priorità dei progetti e l'assegnazione dei fondi. Le Associazioni dovranno disporre di adeguati strumenti operativi e di sedi opportunamente dislocate sul territorio per favorire e sviluppare l'attività culturale anche nei quartieri.L’istituzione di un Centro Civico che diventi il polo centrale dell'attività culturale cittadina attraverso la dotazione degli strumenti necessari. Sul piano operativo, il programma delle proposte culturali, una volta definito, deve essere pubblicizzato e promosso tra i cittadini.
Deve rappresentare l'altro polo catalizzatore della cultura a livello locale. Sul piano operativo occorre:
L'associazionismo sportivo grottaferratese, sviluppatosi nonostante la carenza d’impianti, rappresenta un prezioso patrimonio per l'intera collettività per l'importante contributo fornito allo sviluppo del movimento sportivo locale. Tale patrimonio va tutelato attraverso la partecipazione delle associazioni sportive ad una Consulta Permanente dello Sport che deve costituire il luogo privilegiato dell'elaborazione delle politiche sportive e deve disporre di una propria sede e degli strumenti operativi necessari. Gli impegni prioritari che il Comune deve contribuire a realizzare sono:
Valorizzare il contributo che gli anziani possono offrire alla collettività anche attraverso il coinvolgimento delle realtà esistenti (Associazione Centro Anziani), agevolare le famiglie con anziani autosufficienti attraverso assistenza e forme di contribuzione sulla base della consistenza economica delle famiglie e degli effettivi bisogni.
Proporre politiche per i giovani significa:
Puntare sulla famiglia come centro primario di valori e di formazione della persona, offrendole supporti che possano aiutarla a svolgere la sua funzione:
La prevenzione si realizza attuando politiche che prevedano:
Tutelare le persone portatrici di handicap promuovendo il reinserimento sociale e lavorativo nonché l'abbattimento delle barriere architettoniche; sostenere i progetti delle associazioni che operano con i portatori di handicap e con le cooperative sociali, promuovere progetti similari in strutture di cooperativa.
Al fine di agevolare una corretta e proficua integrazione delle persone portatrici di disabilità è quanto mai opportuno stipulare convezioni sul modello di quelle già presenti nel Villaggio Eugenio Litta, con il Ministero della Difesa affinchè il Comune possa avvalersi di obbiettori da destinare ai servizi di assistenza. E’ opportuno un collegamento con altre amministrazioni come l’azienda per il diritto allo studio universitario che già si avvale di tale servizio evitando quindi che sia il singolo cittadino portatore di handicap ad operare in modo autonomo con tutte le difficoltà che la burocrazia frappone.
L'Amministrazione dovrà avviare un'indagine sul territorio per verificare la dimensione del fenomeno della povertà al fine di intervenire con programmi mirati al recupero delle fasce più emarginate della popolazione, utilizzando risorse e capacità tendenti alla promozione umana sia in termini di servizi sociali ed educativi, sia creando occasioni di lavoro attraverso le cooperative sociali.
Abitare la città è un diritto di tutti i cittadini, grandi e piccoli se poniamo la nostra attenzione a quelle che sono le problematiche dei bambini e dei giovani degli anziani dei portatori di handicap e vogliamo dare una cittadinanza piena e vera a queste che sono le realtà più deboli del tessuto sociale della nostra Città, occorre che questi possano affermare la propria dignità, che deve essere accompagnata da una equivalente soddisfazione del bisogno di sicurezza, identità, appartenenza e autonomia: che si concretizza attraverso il diritto alla parola, allo studio, all’informazione, alla cultura, alla cura, al tempo, allo spazio, al gioco,…….
Tuttavia, non ci si può porre solo l’obiettivo di recuperare spazi sicuri per l’infanzia, per una sua crescita globale e autonoma, ma ci si deve porre l’obiettivo alto della presenza dei bambini nello spazio fisico e mentale degli adulti: non esiste una scala di diritti e di doveri per i grandi e per i piccoli, esiste invece per tutti il bisogno di riacquistare la padronanza dello spazio urbano, partecipando direttamente alla sua costruzione e alla definizione dei suoi significati in particolare attraverso interventi che facilitano l’uso del tempo e degli spazi urbani e naturali.
Progettare ed attivare azioni positive per la promozione dei diritti di tutti i cittadini che hanno il diritto di conoscere il proprio ambiente e di formarsi una propria opinione, di esprimerla liberamente, di essere coinvolti nelle decisioni che riguardano le risorse e lo sviluppo.
L’ambiente è una occasione irrinunciabile per la comprensione della realtà esistenziale e sociale dando la possibilità a tutti di riconoscersi nei codici e nei segnali culturali del proprio territorio
L’educazione ambientale è, per sua natura, un esperienza di apertura, ma deve stabilire un rapporto interessato ed interattivo con il territorio, con le sue espressioni, con le sue competenze; deve coinvolgere la vita della città e del
paese, investendo di nuove responsabilità educative gli amministratori, le associazioni di volontariato, molto attive e competenti nella nostra Città, e le forze produttive.La Carta dei Principi per l’educazione ambientale proposta dal Comitato Interministeriale (Ministero Italiano alla Pubblica Istruzione e dell’Ambiente) durante il seminario di aggiornamento "A scuola d’ambiente" svoltosi a Fiuggi nell’Aprile 1997, ribadisce il compito delle Amministrazioni Pubbliche centrali e periferiche di organizzare, promuovere, e favorire l’attività di educazione ambientale attraverso il coordinamento e l’integrazione di una rete di soggetti pubblici e privati che svolgono attività di educazione ambientale sul territorio.
Metodologia
La sfida per la Grottaferrata del 2004 sarà costruire una "città vivibile", dove relazionarsi con le altre persone, lavorare, far crescere i propri figli, invecchiare serenamente:
una città a misura d'uomo o meglio una città a misura di bambino, perché ripensare una città a misura di bambino significa offrire una città vivibile anche alle altre categorie considerate deboli, anziani o portatori di handicap, significa progettare una qualità della vita urbana.Il rischio che abbiamo di fronte è , infatti, diventare una anonima periferia di Roma, un grande dormitorio con zone che alla sera si trasformino in desolati deserti.
La creazione di un’area cuscinetto che possa servire da separazione tra l’avanzante urbanizzazione della Città di Roma e l’identificazione della realtà
di Grottaferrata riteniamo che sia uno dei primi obbiettivi che il nuovo P.R.G., integrato dallo studio dei piani particolareggiati di zona, debba tenere in considerazione attuando un controllo della cementificazione che non penalizzi le realtà imprenditoriali locali.Obiettivo realistico non può che essere un iter serio e trasparente nella realizzazione del PRG, che coinvolga anche la cittadinanza, con un cammino "partecipato" e non "contrattato".
Deve valere il criterio del massimo recupero degli standard urbanistici, evitando il più possibile la loro monetizzazione. Non dovranno essere sottovalutati ma favoriti gli interventi di riqualificazione della città costruita con il recupero di cubature già esistenti e con la progettazione e realizzazione di opere che migliorino la qualità della vita.
Rendere più vivibile il verde attrezzato e gli spazi pubblici garantendone da un lato l'effettiva fruibilità a tutti i cittadini e dall'altro rendendolo occasione di aggregazione. Il coinvolgimento delle scuole nello studio e nella creazione di parchi tematici è un’ulteriore proposta di utilizzo del verde pubblico. Si ritiene importante definire la creazione di aree riservate per gli animali, il controllo del randagismo, la promozione di una corretta educazione animalista, l'introduzione di norme di comportamento civico dei detentori degli animali (non solo controllo delle deiezioni, ma soddisfacimento delle necessità etologiche degli animali).
Rendere più efficace la raccolta differenziata dei rifiuti attraverso una corretta informazione e raccolte più frequenti, soprattutto nei mesi estivi.
Pur non escludendo in via di principio, se non nel breve tempo, l'utilizzo di piani 167 per l'edilizia pubblica, si ribadisce la priorità amministrativa, nella lotta all'emergenza casa, verso tutti quegli interventi che consentano il recupero delle molte case sfitte presenti sul territorio, nonché l'impegno, nonostante la difficile situazione economica in cui versa il nostro comune, a ricercare contributi o incentivazioni per le giovani coppie.
Il Piano Urbano del Traffico e il Piano Parcheggi devono far parte integrante del nuovo PRG. Gli interventi del Comune in materia di viabilità e traffico tenere conto degli interventi sul territorio già realizzati e di quelli in corso.
La separazione netta tra i compiti politico-amministrativi di competenza degli Organi Comunali (Sindaco, Giunta, Consiglio) dalle funzioni di gestione, che sono di stretta competenza degli Uffici, è un passaggio imprescindibile per la creazione di un apparato in grado di funzionare, sfruttando i nuovi strumenti offerti dalla riforma Bassanini (istituzione del Direttore Generale o City Manager, creazione di uffici di staff alle dirette dipendenze di Sindaco e Giunta, utilizzo di risorse specialistiche e del servizio sostitutivo al servizio militare per alcune funzioni).
Per tutto questo si rendono necessari:
Il Consiglio Comunale deve assumere un ruolo attivo d’iniziativa autonoma rispetto all'azione amministrativa, in materia di governo del territorio, di politiche istituzionali e ambientali, di viabilità, sanità e assistenza, stimolando l'azione del Sindaco e della Giunta. Soprattutto nella predisposizione del Bilancio di Previsione il Consiglio deve esprimere la massima capacità d’indirizzo politico programmatico, favorendo il coinvolgimento preventivo delle Commissioni Consiliari, delle Consulte, delle Associazioni e dei Cittadini. Un coinvolgimento che si realizza attraverso gli istituti d’Iniziativa Popolare e tutte le altre forme di PARTECIPAZIONE previste dallo Statuto.
Occorre istituire a questo proposito un Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) ed attivare canali di comunicazione permanenti anche in altre forme d’INFORMAZIONE: campagne su argomenti di particolare interesse, utilizzo di reti Internet, informazioni telefoniche, ecc..
Il Bilancio, che è il principale strumento di programmazione del Comune, deve essere predisposto con il fattivo contributo e l'apporto di tutti i soggetti coinvolti nell'amministrazione.
I criteri guida dell'azione di risanamento devono basarsi su:
Và perseguita l'economicità della gestione attraverso il controllo delle spese (acquisti centralizzati, economie di scala sull'erogazione dei servizi, limitazione e razionalizzazione delle consulenze).
Và salvaguardato e valorizzato il commercio locale elaborando con il concorso delle Associazioni di categoria il Piano di Marketing Urbano al fine di:
Il Comune deve promuovere la responsabilizzazione, la formazione e l'informazione nei confronti della sicurezza all'interno dei luoghi di lavoro comunali (L. 626/94), deve anche promuovere una cultura della sicurezza e della prevenzione nelle scuole (prove di evacuazione con la Protezione Civile) e tra i cittadini.
Un contributo importante alla sicurezza della Città e dei cittadini dovrà venire dalla riorganizzazione della Polizia Municipale in relazione alle esigenze locali per un costante controllo sul territorio. A tal fine il Comune dovrà assicurare, in collaborazione con i Comuni limitrofi, un coordinamento tra i vari comandi delle Polizie Municipali e le forze dell'ordine presenti nell’area. Dovrà essere intensificato il controllo delle aree verdi.