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Qualche anno fa, alle Paraolimpiadi di Seattle, nove atleti, tutti mentalmente o fisicamente disabili erano pronti sulla linea di partenza dei 100 metri.
Allo sparo della pistola, iniziarono la gara, non tutti correndo, ma tutti con la stessa voglia di arrivare in fondo e magari vincere.
Mentre correvano uno di loro cadde rovinosamente e dopo aver fatto un paio di capriole si fermò e cominciò a piangere.
Gli altri otto sentendolo rallentarono e guardarono indietro.
Gli altri otto sentendolo rallentarono e guardarono indietro.
Si fermarono e tornarono indietro…… TUTTI.
Una di loro, una ragazza con la sindrome di Dawn, si sedette accanto a lui, cominciò a consolarlo baciandolo affettuosamente e chiedendo "Ora và meglio ?".
Tutti e nove si abbracciarono e camminarono insieme verso la linea del traguardo.
Tutti nello stadio si alzarono in piedi e gli applausi continuarono per diversi minuti.
Le persone che erano presenti raccontano ancora con emozione la storia.
PERCHE' ?
Perchè dentro di noi non tutti abbiamo chiaro che:
"La cosa importante nella vita và oltre il vincere per se stessi"
E' più importante aiutare gli altri a vincere, anche se questo significa rallentare o cambiare la nostra corsa.
GIORNATA MONDIALE CONTRO IL RAZZISMO
La scena che segue si è svolta su un volo della compagnia British Airways fra Johannesburg e Londra.
Una donna bianca, di circa cinquant'anni, si siede accanto a un nero.
La hostess si allontana e ritorna alcuni minuti più tardi.
"Signora, è come pensavo, nella classe economica non ci sono più posti liberi. Anche il comandante me l'ha confermato. Però c'è ancora un posto in prima classe".
Prima che la donna possa fare il benché minimo commento, la hostess continua:
"Nella nostra compagnia è del tutto insolito permettere ad una persona in classe economica di sedersi in prima classe. Ma, viste le circostanze, il comandante trova che sarebbe scandaloso obbligare qualcuno a stare seduto vicino ad una persona tanto sgradevole".
E rivolgendosi al nero l'hostess gli dice:
"Dunque, signore, prenda il suo bagaglio a mano perché una poltrona di prima classe l'attende".
E tutti i passeggeri lì attorno che, scioccati, avevano assistito alla scena si alzarono e applaudirono.
VITA D'UFFICIO IN 4 LEZIONI
Un coniglietto di passaggio vide il corvo e gli chiese:
* Posso starmene anch'io seduto qua a non far niente tutto il giorno?
* Certo, perché no? - rispose il corvo.
E il coniglietto si sedette comodo a terra sotto il corvo a riposarsi.
All'improvviso apparve una volpe, saltò sul coniglietto e se lo mangiò.
Lezione 2
Un tacchino selvatico chiacchierava con un toro:
* Mi piacerebbe tanto arrivare in cima a quell'albero, ma non ne ho la forza.
* Beh, perché non ti mangi un po' della mia merda - rispose il toro - è piena di roba nutritiva.
Il tacchino becchettò un po' di merda e scoprì che di fatto gli aveva dato forza sufficiente per arrivare al primo ramo dell'albero.
Il giorno dopo, mangiato un altro po' di merda, arrivò al secondo ramo. Dopo un paio di settimane, il tacchino era fieramente appollaiato sulla cima dell'albero.
Ma fu subito visto da un cacciatore che lo abbatté.
Lezione di carriera:
Lezione 3
Allora il Buco del Culo si mise in sciopero, chiuse bottega e smise di adempire alla sua funzione.
Ben presto gli Occhi divennero strabici, alle Mani vennero i crampi, i Piedi inciampavano, il Cuore fibrillava, i Polmoni ansimavano ed il Cervello era febbricitante.
Alla fine si arresero e votarono la mozione: il capo è il Buco del Culo. Le varie parti si accollarono tutto il lavoro ed il Buco del Culo si limitava a produrre merda.
Lezione 4
Ma un gatto randagio lo sentì, lo trovò, lo tirò fuori dalla merda e se lo mangiò.