Cristiani per servire                                                                                                                                    Marzo 2016 

 

 

14/03/2016

La politica é insicura e necessita non di deleteri Centri di Potere, ma di una equa legge elettorale, mentre i Cattolici disorientati, indecisi, demotivati: dove andranno?

 

 


Cristiani per servire

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Il Presidente

Italia Cattolica svegliati! E stato il mio “grido” (e ne assumo tutte le responsabilità) a Teleradio Padre Pio (22.1.2011 Intervistatrice dott.ssa Lisa Rinaldi); più di una volta a Radio Vaticana (ultima 29.8.2014 Intervistatrice dott.ssa Adriana Masotti); Radio Mater (12-1-2016 intervistatore dr. Enrico Viganò);Telepace di Verona (11.2.2016 intervistatrice dr. Marina Zerman) vedi Interviste > http://digilander.libero.it/cristianiperservire.

Contro l’imperversare dei luoghi comuni e per cercare di frantumare il muro dei silenzi e dei desideri, pur restandoci l’ironia quale magra consolazione, la politica italiana sta “viaggiando” nella nebbia, anche verso l’Europa, mentre il cittadino, ormai smarrito, perplesso, indeciso si chiede: è matura questa politica per accendere i fari della speranza?

Quella speranza che tutti anelano, priva per il momento da quella moralità auspicata, che non è di moralità, rettitudine, pace, serenità, giustizia, mentre sarebbe opportuno che l’Italia raggiungesse i veri valori etici, dove persiste nell'opinione pubblica una sola domanda : avremo rappresentanti onesti, giusti, solidaristici, con una legge elettorale dove sono rappresentati solo due espressioni: destra o sinistra???

Non è facile rispondere a questi interrogativi, restando molto difficile il pensare quando questa politica é rappresentata oggi 2016 da un “nugolo” davvero curioso ed impressionante di simboli, che dimostrano purtroppo, centri di potere, una incoerenza culturale, una politica diversiva, offensiva, scorbutica, irresponsabile, “coperta” da una frammentarietà di idee?

In questo mare magnum di irresponsabilità una “cosa” è certa: sarà una campagna elettorale quella amministrativa che si prospetta molto dura, dove dovrebbero essere affrontati con serietà programmi ed impegni di natura sociale, che auspichiamo essere, specialmente, verso la famiglia e la solidarietà sociale, mentre è viva l’incognita: i cattolici dove andranno? saranno una sintesi fedele e sicura della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica intesa verso il bene comune,oppure in quale “antro” dimoreranno? Mah!

Ormai nella vita quotidiana della gente si è inserita una forte “carica” di incertezze, paura, smarrimento, inquietudine che avvolge l’umano essere in una spirale priva di un futuro per le famiglie, per il mondo della disabilità, per il progressivo invecchiamento della popolazione che si vede privata del rispetto della loro dignità, dei giovani privi di un lavoro ed in genere della gente che “vede” un domani offuscato e buio?

Sulla solidarietà sociale svolta dall’attuale Governo, in breve, non vediamo fra le altre necessità, affrontata una scelta impegnativa e sicura della politica futura verso i cittadini, specie disabili, che ravviso in quel detto della mia Superba Città: “chi lè stato brucò da l’egua cada, à puia da freida ascì“ (chi è stato bruciato dall’acqua calda, ha paura della fredda!), tenendo ben presente che: “sciuscià e scurbi’ non se peu (“soffiare e sorbire”, contemporaneamente, “non si può"!

Ma se ghe pensu aloa mi veddu u ma’! (Canto degli emigranti genovesi di M. Cappello), che “sento” in maniera nostalgica!

Morale: occorre dare e garantire al Paese futura, fiducia, fatti concreti, come aspirava l’emigrante genovese, nella chiusura del dialogo, come  anche Papa Francesco mette in guardia dai pericoli della “dittatura del pensiero unico” che uccide la libertà dei popoli e delle coscienze ( Santa Marta 11 aprile 2014).

Purtroppo la famiglia nel suo insieme, oggi 2016, è una risorsa ignorata dalla società, come nell'incertezza del migrante genovese che sperava, mentre la sorda politica e le Istituzioni devono far riemergere il ruolo fondamentale dell’istituzione familiare che ha nella comunità.

Oggi la politica è diventata “mestiere”, “professione”, un truccato “lavoro” che spinge la persona ad entrare nei suoi gangli vitali, non per vocazione, ma per raggiungere quei “privilegi” che derivano dal potere, dimenticando quanto langue nella quotidianità.

I gravi problemi che colpiscono alcune fasce sociali, come sempre le più deboli, debbono subire, in silenziosa sofferenza, una abbietta classe politica perennemente “colpita” da una sordità incredibile, che richiede sacrifici a tutti, anche alla povera gente che non ha, ripeto, “privilegi”economici , come quelli politici, oggi marzo 2016, tanto discussi nei mass media!

“Si rispetti il diritto umanitario, si abbia cura della popolazione bisognosa di assistenza umanitaria e si giunga alla desiderata pace attraverso il dialogo e la riconciliazione (Papa Francesco Udienza Generale Piazza San Pietro 9 aprile 2014).

La politica deve (imperativo!), specie per i cattolici, svegliarsi dal torpore di inferiorità, comodità, privilegi, ingiustizia.

Anche se i politicanti sono stati “imposti” nei Consessi Parlamentari, la società ha la illusa speranza che i candidati alle “amministrative” 2016 siano persone giuste al posto giusto, soprattutto verso il bene di tutti?

Con le parole del Santo Giovanni Paolo II° Andiamo avanti con speranza!” (NMI, 58).

Previte

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La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.
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Franco Previte

 

 




Preghiera dei disabili mentali

Padre della vita, che con infinito amore guardi e custodisci coloro che hai creato, ti ringraziamo per tutti i tuoi doni. Ascoltaci quando ti invochiamo. sostienici quando vacilliamo, perdona ogni nostro peccato. Signore Gesù, Salvatore del mondo, che hai preso su di te i pesi e i dolori dell’umanità, ti affidiamo ogni nostra sofferenza. Quando non siamo compresi, consolaci, nell’inquietudine donaci la pace, se siamo considerati ultimi, tu rendici primi. Spirito Santo, consolatore degli afflitti e forza di coloro che sono nella debolezza, ti imploriamo: scendi su di noi. Con il tuo conforto, il pellegrinaggio della nostra vita sia un cammino di speranza verso l’eternità beata del tuo Regno. Amen. (Card. Dionigi Tettamanzi Genova Giugno 2000)












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