Percorsi di Fede

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Processo Jeanne Emilie de Villeneuve

Miracolo della Beatificazione

 

 

CHI È BINTA DIABY miracolata per la beatificazione di Suor Giovanna Emilia de Villeneuve?

 

Alcune informazioni preliminari. Binta Diaby è una giovane africana, nata in Guinea Conakry, Africa occidentale, vicino al Senegal, Sierra Leone, dove è stata curata, accompagnata dalla madre.

E’ in Mamou, un villaggio rurale all'interno del paese, che è nata nel 1978 Binta Diaby, dove ha trascorso l'infanzia e la giovinezza.

Binta è la maggiore di quattro fratelli, due sono dello stesso padre. Lei aveva quattro anni quando suo padre lasciò la casa; in Guinea esiste ancora la poligamia. Poi Binta va a vivere con uno zio.

 

Binta Diaby è stata accompagnata in Spagna da un medico spagnolo, che lavorava nel volontariato in Sierra Leone e conosceva l'Istituto delle suore presenti in Africa. Chiese loro perciò aiuto per alcune adolescenti. Per il caso di Binta il medico, il dottor Isidro Claret, riteneva la situazione clinica grave, e sul luogo era impossibile fare qualcosa per aiutarla, perciò col consenso della madre, egli decise di accompagnarla in Spagna. Binta aveva allora 16 anni.

Binta venne così ricoverata nella Clinica Teknon, dove di solito il Dr. Claret lavorava. Questa clinica si trova proprio di fronte alla casa provinciale di Barcellona delle suore di Nostra Signora dell'Immacolata concezione di Castres.

 

Ed ecco il testo della Positio

 

398 - Summarium super miraculo

 

8.- Parere previo del dott. E. Ensoli del 22.3.2003 (Inq. dioec., pp. 316-318).

Dr. ennio ensoli Spec. in medicina legale e ass. Spec. in mal. app. respiratorio Consulente S.Congregazione per le Cause dei Santi Via Oslavia, 43 -T. 37.51.73.17 - 22 marzo 2003

 

Oggetto: Binta Diaby

La giovane di anni 16 (nata nel 1978) in un giorno imprecisato del 1994 riferisce al padre, di religione mussulmana, di trovarsi in stato di gravidanza. Il padre ripudia la figlia; dopo tale fatto la giovane ingerisce una certa quantità di "soda caustica" (idrossido di sodio = 2NaOH) che brucia violentemente l'esofago. Era il 15 dicembre 1994.

Per tale motivo viene ricoverata alla Clinica Teknon e il 17 dicembre viene operata urgentemente di esofago-plastica ricostruttiva (esofago-colo-plastica). Si è trattato di un’operazione molto complessa, ma non si hanno notizie più particolareggiate in proposito. In data 20 gennaio '95 viene dimessa dalla Clinica Teknon di Barcellona; il recupero viene definito soddisfacente.

Il 6/2/95 la paziente rientra in Clinica per un controllo, ma vi è anche il sospetto di una emorragia addominale. La situazione clinica si aggrava rapidamente. L'intervento d'urgenza si rende necessario: si trattava di un'ulcera gastrica da stress, sanguinante con reazione peritoneale. Su­bentra un'anemia acuta e un coma profondo; la paziente viene tracheotomizzata anche perché vi sono alterazioni pleuropolmonari. Si manifestano inoltre i segni della CID (Coagulazione Intravasale Disseminata).

La situazione permane altamente critica per molti giorni. Una TAC del 14/2/95 evidenzia una raccolta ematica endoperitoneale, un versamento pleurico bilaterale e un addensamento alle basi polmonari. La paziente è sempre in coma.

Pertanto vengono elevate preghiere alla Serva di Dio Madre Emilia de Villeneuve e il 16 febbraio viene apposta una reliquia sul corpo della giovane. Dopo poco tempo inizia il miglioramento della situazione clinica.

Il Dr. Claret Corominas certifica a questo proposito che il periodo più critico superato dalla malata nel decorso della sua complessa patologia è stato quello che va dal 6 al 17 febbraio 1995. In tale periodo lo stato clinico della malata era giudicato irreversibile; e in particolare la CID viene detta incompatibile con la vita.

Poi inaspettatamente si è verificata una svolta imprevedibile nel decorso clinico, che fino a quel momento non aveva risentito nessun beneficio dalle terapie praticate.

Da altre relazioni cliniche si apprende che nei giorni seguenti è cessata la febbre, si sono ridotte le secrezioni purulente della ferita addominale e quelle che provenivano dalla tracheotomia, fino a scomparire del tutto. La paziente è uscita dal coma e da quel momento non si sono più manifestate altre complicanze, dopo il superamento del periodo critico sofferto.

La malata venne dimessa in data 4 marzo 1995, a distanza di appena 15 giorni dalla cessazione del periodo critico. Le sue condizioni erano buone e non venne attuata nessuna prescrizione terapeutica post ricovero.

Enorme sorpresa quindi ha destato la rapidità della guarigione, che si è realizzata in brevissimo tempo dopo l'uscita dal coma del 17/2/93. Alla dimissione la paziente era già in buone condizioni generali, tant'è che non fu necessaria nessuna ulteriore terapia domiciliare.

Da una successiva certificazione del Dr. J. del Castillo Aparicio, in data 30/12/02, si apprende che la giovane può condurre una vita perfettamente normale con regolare alimentazione; il suo stato generale è buono.

Unici esiti di quanto è accaduto sono rappresentati dalle varie cicatrici chirurgiche e dall'afonia conseguente all'intubazione e alla tracheotomia.

Altre due più recenti certificazioni mediche del 20 marzo 2003, firmate dal Dr. Siraj Bechich e dal Dr. Ruperto Olivero Rigau, confermano lo stato di perfetta salute del la giovane Binta Diaby, che attualmente ha 24 anni di età, sia sotto il profilo fisico che psichico.

L'esito della complessa patologia sofferta è rappresentato dalle cicatrici chirurgiche e dalla tracheotomia a suo tempo eseguita.

Trattasi di un caso di particolare gravità clinica, che ha segnato il suo periodo più critico - come già detto - nel febbraio 1995. Il rapidissimo miglioramento verificatosi dal 17/2/95 era imprevedibile, a fronte di una patologia multiorgano iniziata il 15 dicembre 1994.

Pertanto, vista la rapidità della risoluzione del caso e assenza di esiti significativi, si ritiene che il caso medesimo sia meritevole di essere sottoposto alla valutazione della Consulta Medica, previo svolgimento del Processo Diocesano.

Dr. ennio ensoli

 

Binta Diaby, nata nel 1978 ha oggi, nel 2015, 37 anni, è sposata con uno spagnolo, ha due figli, una femmina e un maschio, e un buon lavoro (sr. Maria Luiza dell'Istituto, postulatrice della causa di beatificazione)

Miracolo per la Canonizzazione in Italiano