Percorsi di Fede |
Michelangelo Buonarroti: Creazione dell'uomo - Cappella Sistina Città del Vaticano
Gli interrogativi più profondi dell'uomo
Dalla costituzione
pastorale «Gaudium
et spes»
sulla Chiesa nel mondo contemporaneo (Nn. 9-10)
Il mondo si
presenta oggi, potente a un tempo e debole, capace di operare il meglio e il
peggio, mentre gli si apre dinanzi la strada della libertà o della schiavitù,
del progresso o del regresso, della fraternità o dell'odio. Inoltre l'uomo si
rende conto che dipende da lui orientare bene le forze da lui stesso suscitate e
che possono schiacciarlo o servirgli. Per questo si pone degli interrogativi.
In verità gli squilibri di cui soffre il mondo contemporaneo si collegano con
quel più profondo squilibrio che è radicato nel cuore dell'uomo. E' proprio
all'interno dell'uomo che molti elementi si contrastano a vicenda. Da una parte,
infatti, come creatura, esperimenta in mille modi i suoi limiti; dall'altra
parte si accorge di essere senza confini nelle sue aspirazioni e chiamato a una
vita superiore. Sollecitato da molte attrattive, è costretto sempre a sceglierne
qualcuna e a rinunziare alle altre. Inoltre, debole e peccatore, non di rado fa
quello che non vorrebbe e non fa quello che vorrebbe (cfr.
Rm 7,14ss). Per
cui soffre in se stesso una divisione, dalla quale provengono anche tante e così
gravi discordie nella società. Certamente moltissimi, che vivono in un
materialismo pratico, sono lungi dall'avere la chiara percezione di questo
dramma, o per lo meno, se sono oppressi dalla miseria, non hanno modo di
rifletterci. Molti credono di trovare pace in una interpretazione della realtà
proposta in assai differenti maniere. Alcuni poi dai soli sforzi umani attendono
una vera e piena liberazione della umanità, e sono persuasi che il futuro regno
dell'uomo sulla terra appagherà tutti i desideri del loro cuore. Né manca chi,
disperando di dare uno scopo alla vita, loda l'audacia di quanti, stimando vuota
di ogni senso proprio l'esistenza umana, si sforzano di darne una spiegazione
completa solo col proprio ingegno. Con tutto ciò, di fronte all'evoluzione
attuale del mondo, diventano sempre più numerosi quelli che si pongono o sentono
con nuova acutezza gli interrogativi capitali: cos'è l'uomo? Qual è il
significato del dolore, del male, della morte che malgrado ogni progresso
continuano a sussistere? Cosa valgono queste conquiste a così caro prezzo
raggiunte? Che reca l'uomo alla società, e cosa può attendersi da essa? Cosa ci
sarà dopo questa vita?
Ecco, la Chiesa crede che Cristo, per tutti morto e risorto, dà all'uomo,
mediante il suo Spirito, luce e forza perché l'uomo possa rispondere alla
suprema sua vocazione; né è dato in terra un altro nome agli uomini in cui
possano salvarsi (cfr.
At 4,12). Crede ugualmente di trovare nel suo Signore e
Maestro la chiave, il centro e il fine di tutta la storia umana. Inoltre la
Chiesa afferma che al di sopra di tutti i mutamenti ci sono molte cose che non
cambiano; esse trovano il loro ultimo fondamento in Cristo, che è sempre lo
stesso: ieri, oggi e nei secoli (cfr.
Eb 13,8).
Ultimo controllo il 23 Agosto 2018 ore 12.35