Percorsi di Fede

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L'effetto principale dei sacramenti

è la Grazia dello Spirito Santo

 

 

"L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato" (Romani 5,5)

 

La grazia di Dio è un dono interiore, soprannaturale, che ci viene dato dallo Spirito Santo per avere la vita eterna, senza alcun merito nostro, per i meriti di Gesù Cristo, Figlio unigenito di Dio, morto e risorto per noi.

 

La grazia può essere santificante, o abituale, e attuale. La grazia santificante è un dono soprannaturale dell’anima nostra, che ci rende giusti, figli adottivi di Dio, suoi familiari ed eredi del Paradiso.

La grazia più importante, quella santificante, fa passare l'uomo dallo stato di peccato allo stato di rettitudine morale. La grazia attuale, è un arricchimento della grazia santificante. La grazia attuale è un dono soprannaturale, che illumina la nostra mente, stimola la nostra volontà, così che operiamo il bene ed evitiamo il male.

Noi possiamo resistere alla grazia di Dio, perché essa non distrugge il nostro libero arbitrio. Ma senza l’aiuto della grazia di Dio, con le sole nostre forze, noi non possiamo far nulla che ci serva per la vita eterna. La grazia ci viene comunicata da Dio principalmente per mezzo dei sette Sacramenti che, oltre alla grazia santificante, conferiscono anche la grazia sacramentale.

La grazia sacramentale consiste nel diritto che si acquista, ricevendo un sacramento qualunque, di aver a tempo opportuno le grazie attuali necessarie per adempiere gli obblighi che derivano dal sacramento stesso che si è ricevuto. Alcuni esempi: quando noi siamo stati battezzati, abbiamo ricevuto anche il diritto di avere le grazie per vivere cristianamente. Quando riceviamo il Sacramento del Perdono dopo la Confessione e la Riconciliazione, riceviamo anche la grazia sacramentale di essere aiutati nella purificazione penitenziale dei debiti di pena. Così per il sacramento del Matrimonio nel Signore: gli sposi ricevono la grazia sacramentale di essere aiutati nella realizzazione del loro progetto di famiglia, purché siano fedeli agli impegni del loro Battesimo con la frequenza ai Sacramenti che li aiutano, senza trascurare Messa Domenicale e festiva e Sacramento della Riconciliazione, cercando di non superare possibilmente il mese (eccetto in casi particolarmente gravi) tra una Confessione e l'altra. Attenzione anche al tempo libero con la dipendenza da Video Games o telefonini che sottraggono molto tempo anche alla preghiera!

I sacramenti comunicano sempre la grazia, purché si ricevano con le necessarie buone disposizioni. La forza di conferire la grazia nei Sacramenti è dono della Pasqua di Gesù che ci ottenuto lo Spirito Santo, l'amore di Dio, riversato nei nostri cuori.

I sacramenti che conferiscono la prima grazia santificante, sono il Battesimo e la Penitenza. Battesimo e Penitenza, si chiamano sacramenti dei morti, perché sono istituiti principalmente per ridare la vita della grazia, a chi è morto spiritualmente a causa del peccato ed è contrito, per aver offeso l'amore di Dio e del prossimo*.

Gli altri cinque si chiamano sacramenti dei vivi perché aumentano la grazia santificante in chi è già in stato di grazia e rafforzano la volontà durante le tentazioni che si dovranno affrontare. Infatti la Cresima, l'Eucaristia, l'Unzione degli infermi, l'Ordine Sacro ed il Matrimonio, oltre alla grazia sacramentale, comunicano la grazia attuale.

I sacramenti più necessari per salvarci sono due: il Battesimo e la Penitenza: il Battesimo è necessario a tutti, una sola volta nella vita; la Penitenza a quanti hanno commesso peccati gravi dopo il Battesimo, più volte nella vita, fino alla morte (>Gesù è chiaro quando parla con Nicodemo e poi, dopo la sua risurrezione dai morti, con i suoi discepoli: Gv 3,1-8; 20,19-23).

L’Eucaristia è il più grande di tutti i Sacramenti, perché contiene non solo la grazia dello Spirito Santo, ma anche l'autore della Grazia e dei Sacramenti: Gesù Cristo nostro Signore, il Figlio unigenito di Dio, incarnato, morto e risorto per noi.

 

* Contrizione=pentimento perfetto per amore, che avvicina a Dio, come fa un figlio nei confronti del proprio padre, dopo averlo offeso, dopo il suo sincero pentimento - Attrizione=pentimento imperfetto per paura, che allontana da Dio

Il Timore di Dio (principio della Sapienza divina Dt 17,19; Pr 1,7; Sir 1,12.14.18) non è la paura. Il vero timore è rispettare Dio nel suo ruolo di creatore, Signore e Padre dell'universo. Ed è anche il 7° dono dello Spirito Santo (>Papa Francesco 11-06-2014). Ripassa i Doni dello Spirito Santo

 

Testi dal Catechismo di San Pio X, attualizzati da me.

 

Pagina creata da Don Davide Arpe il 3 Aprile 2017

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Ultimo controllo Sabato 6 Gennaio 2018 ore 06.25