Percorsi di Fede

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Michelangelo Buonarroti: Creazione dell'uomo - Cappella Sistina Città del Vaticano

Dio vuole che tutti si salvino

e giungano alla conoscenza della Verità

(Giovanni 18,37; 1 Timoteo 2,4)

Dalla Costituzione dogmatica «Lumen gentium» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa  (Nn. 2.16)

Ecco, io salverò il mio popolo - L'eterno Padre, con liberalissimo e arcano disegno di sapienza e di bontà, ha creato l'universo, ha decretato di elevare gli uomini alla partecipazione della sua vita divina e, quando essi caddero, in Adamo, non li ha abbandonati, ma ha sempre provveduto loro l'aiuto necessario per la salvezza in considerazione di Cristo redentore, «il quale è l'immagine dell'invisibile Dio, generato prima di ogni creatura» (Col 1,15). Tutti gli eletti il Padre fino dall'eternità «li ha conosciuti nella sua prescienza e li ha predestinati a essere conformi alla immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito di una moltitudine di fratelli» (Rm 8,29). I credenti in Cristo li ha voluti convocare nella santa Chiesa, la quale, già prefigurata sin dal principio del mondo, mirabilmente preparata nella storia del popolo di Israele e nell'antica alleanza e stabilita «negli ultimi tempi», è stata manifestata dall'effusione dello Spirito e avrà glorioso compimento alla fine dei secoli. Allora, come si legge nei santi padri, tutti i giusti, a partire da Adamo, «dal giusto Abele fino all'ultimo eletto», saranno riuniti presso il Padre nella Chiesa universale.
Quelli che non hanno ancora ricevuto il Vangelo sono ordinati in vari modi al popolo di Dio e fra questi in modo speciale il popolo al quale furono concesse le alleanze e le promesse e dal quale Cristo è nato secondo la carne (cfr. Rm 9,4-5). Questo popolo è carissimo a Dio per la scelta che ne ha fatto e per i suoi patriarchi e profeti. E poi Dio non si pente di averlo scelto e colmato di favori (cfr. Rm 11,28-29). Ma il disegno della salvezza abbraccia anche coloro che riconoscono il Creatore, e tra questi in primo luogo i Musulmani, i quali, professando di tenere la fede di Abramo, adorano con noi un Dio unico misericordioso, che giudicherà gli uomini nel giorno finale. Il Signore è anche vicino a quanti cercano il Dio ignoto nelle ombre e nelle immagini, poiché egli dà a tutti vita e respiro e ogni cosa (cfr. At
17,25-28), e, come salvatore, vuole che tutti gli uomini siano salvi (cfr. 1 Tm 2,4; 2Pt 3,8-9*). Infatti, quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, cercano sinceramente Dio e coll'aiuto della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà divina, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna (Romani 2,13-16*). Né la divina Provvidenza nega gli aiuti necessari alla salvezza a coloro che, senza averne colpa, non sono ancora arrivati a una conoscenza esplicita di Dio, e si sforzano, non senza la grazia divina, di condurre una vita retta. Poiché tutto ciò che di buono e di vero si trova in loro è ritenuto dalla Chiesa come una preparazione al Vangelo, e come dato da colui che illumina ogni uomo, affinché abbia finalmente la vita.
 

* Romani 2,[13]Perché non coloro che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che mettono in pratica la legge saranno giustificati. [14]Quando i pagani, che non hanno la legge, per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a se stessi; [15]essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono. [16]Così avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo.

* 2Pietro 3,[8]Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo. [9]Il Signore non ritarda nell'adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.

 

Riguardo alla predestinazione. Il fatto che Dio sappia come andrà la vita di ognuno di noi (è l'Onnisciente), Lui vuole comunque, nel rispetto della libertà di ognuno, che tutti si salvino ed offre a tutti la possibilità dell'incontro con Lui, specialmente nel suo Figlio unigenito che si è incarnato, ha sofferto e si è immolato per tutti. E' lui infatti che ha vinto la morte e colui che della morte ha il potere cioè il diavolo (Ebrei 2.14), è asceso al Cielo e siede alle destra di Dio Padre (Marco 16,19; Atti 1,9-11) e intercede continuamente per noi come nostro avvocato (1Giovanni 2,1). I mezzi concreti dell'incontro sono il contatto con la Sacra Scrittura, la preghiera, i Sacramenti, la vita di penitenza e la Guida della Chiesa cattolica e apostolica. 

 

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Ultimo controllo il 23 Agosto 2018 ore 12.35