Percorsi di Fede

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I Dieci Comandamenti al tempo di Mosè nella Toràh

1250 anni circa prima di Cristo - So it was written, so it shall be done

Esodo 20,1-17

Deuteronomio 5,6-21

 Consegna delle prime tavole della Legge

Esodo 20,[1]Dio allora pronunciò tutte queste parole:

[2]<<Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù: [3]non avrai altri dei di fronte a me.
[4]Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. [5]Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, [6]ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.
[7]Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.
[8]Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: [9]sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; [10]ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. [11]Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.
[12]Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà  il Signore, tuo Dio.
[13]Non uccidere.
[14]Non commettere adulterio.
[15]Non rubare.
[16]Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
[17]Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo>>.

Al capitolo 34,4-28 Mosè riceve le nuove tavole della Legge infrante ai piedi del monte in 32,19

Le 10 Parole della seconda Legge

Deuteronomio 5,[6]Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile. [7]Non avere altri dei di fronte a me. [8]Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. [9]Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai. Perché io il Signore tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione per quanti mi odiano, [10]ma usa misericordia fino a mille generazioni verso coloro che mi amano e osservano i miei comandamenti. [11]Non pronunciare invano il nome del Signore tuo Dio perché il Signore non ritiene innocente chi pronuncia il suo nome invano. [12]Osserva il giorno di sabato per santificarlo, come il Signore Dio tuo ti ha comandato. [13]Sei giorni faticherai e farai ogni lavoro, [14]ma il settimo giorno è il sabato per il Signore tuo Dio: non fare lavoro alcuno né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bue, né il tuo asino, né alcuna delle tue bestie, né il forestiero, che sta entro le tue porte, perché il tuo schiavo e la tua schiava si riposino come te. [15]Ricordati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e che il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso; perciò il Signore tuo Dio ti ordina di osservare il giorno di sabato. [16]Onora tuo padre e tua madre, come il Signore Dio tuo ti ha comandato, perché la tua vita sia lunga e tu sii felice nel paese che il Signore tuo Dio ti dà.
[17]Non uccidere.
[18]Non commettere adulterio.
[19]Non rubare.
[20]Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
[21]Non desiderare la moglie del tuo prossimo. Non desiderare la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna delle cose che sono del tuo prossimo.

Considerando il percorso storico del Popolo di Dio, la Chiesa istituzionale ha precisato meglio alcuni comandamenti, tenendo presente tutta la Rivelazione e la tradizione apostolica. Per noi, dal tempo della Pasqua di Gesù, le Feste importanti sono soprattutto quelle del Signore che toccano i momenti fondamentali della sua esistenza terrena e la sua glorificazione; perciò quel "Ricordati di santificare le Feste". Circa il sesto comandamento "Non commettere atti impuri" che coinvolge anche l'adulterio, sono convogliate tutte le forme di egoismo sessuale presenti già nel capitolo 18 del libro del Levitico e poi ricordate da San Paolo tra quelle che escludono dal Regno di Dio. Circa l'omosessualità Romani 1,23-32 è esplicito. Il nono comandamento in Deuteronomio 5,21, anticipa il desiderio della moglie del prossimo rispetto alla casa di Esodo 20,17: due libri composti in tempi diversi e successivi

 

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