index

Il Direttore Ci dice ...

PALMESE: VINCERE O MORIRE

Si prospettava una fuga di massa. La liquidazione. L'onta, il disonore. Tutto ciò non è avvenuto. Non ancora. La Palmese resta in piedi dopo aver passato settimane incerte, durante le quali sembrava impossibile varcare solo la soglia che separava il vecchio anno dal nuovo. Dopo l'uscita di scena da parte di Zhicai Song, andatosene alla chetichella dopo aver procurato solo disastri, sono scappati De Cesare, Marra, Turazza e Sapanis, prossimi alla fuga invece il francese Coquin e Gulino. E altri. La Palmese è destinata a non trovare pace, benché la nuova società abbia ben pensato di ingaggiare un bomber come Ciccio Romano per riordinare le idee in avanti. La flessione in campionato (tre pareggi consecutivi susseguenti una sconfitta in trasferta) è il segno che nel piccolo centro campano qualcosa sia cambiato. Allo stadio l'aria che si respira resta malsana, soprattutto per le reiterate contestazioni all'indirizzo del tecnico Chiancone. Eppure la classifica dice che se tutti facessero quadrato attorno alla squadra, qualcosa di buono lo si potrebbe realmente costruire. Anche se, va sempre ricordato, il mercato chiude il 31 gennaio e in casa rossonera vi sono ancora molti movimenti in uscita da chiarire. Eppure la leadership del girone non cambia la testa a molti, che continuano a mantenere le distanze dalla squadra. Senza considerare che sarà già un miracolo se questa arriverà senza problemi alla fine di questo campionato. Anzi, proprio la possibilità di lasciare chissà per quanto la C2, sfruttando quanto di buono ha fatto sinora un undici stellare, dovrebbe stimolare gli sportivi rossoneri. Invece non tutti rispondono presente all'appello. Il momento è delicato, sebbene una prima fase sia stata superata. Dopo il 31 gennaio sapremo dove la Palmese potrà arrivare. Paradossalmente, in ogni caso, fallire la C1 quest'anno, con tutti i problemi che ci sono, potrebbe essere la fine del calcio nella cittadina dell'Agro. Ma questa è un'altra storia