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- Tra vecchio e nuovo (1806)
Sebbene di fatto sopravviva nelle "municipalità"
della riforma napoleonica, con decreto del Regno d'Italia del 25 novembre
1806, n. 225, la tradizione regoliera si interruppe di diritto: i registri
delle deliberazioni delle Regole cadorine tacciono quasi tutti dall'anno
1807. Fino a quest'anno i grandi rivolgimenti che hanno determinato la caduta
della "Serenissima Repubblica" e la fine della "Magnifica
Comunità" sembrano aver risparmiato la Regola: per abitudine
di molti secoli i regolieri deliberano ancora in assemblea, eleggono i loro
capi "a rodolo", lavorano in squadre al taglio ed all'esbosco
del legname, che garantisce il sostentamento delle famiglie, discutono e litigano per i turni di pascolo.
Il secolo XIX spiana le strade
al progresso: il 27 giugno 1834 si costituisce fra i comuni dei Comelico
il "Consorzio delle grandi strade" (Cima Gogna-Santo Stefano-Presenaio-Padola):
la strada della Valle, ultimata nel 1840, costerà ai Comuni
(ed ai beni regolieri) circa un milione e 200 mila lire austriache (Nota 1). Sono i vecchi marighi a sottoscrivere
l'iniziativa della "strada della Lasta", ma il mondo che rappresentano
non "lega" con le esigenze del progresso (Nota
2).
1805, 29 settembre, in riducione di questa Regola Costalta per comando di dominio
Leonardo Fabbian attuale Giurato e domino Osvaldo Stadoan suo sindico per
delliberar li presenti publici affari, tra questi fu dal detto signor giurato
proposto sopra del novo giurato. Toccò di rollo (Nota
3) Antonio quondam Valentin Panzon per sua annata. Andò a balle
(Nota 4), non pasò. Regola comandò
il scrutinio. Fu proposto la tualle (sic) Fabian e questo si riservò,
accordando li suoi fratelli e famiglia, e questo pasò a pieni voti
pro, contro -.
Laus Deo semper, 1806, 15
detto aprile, in riducione di questa Regola, ove convocati gli uomini
regollieri per comando di domino Zuane quondam Antonio Pettener e suoi sindici
per delliberar li presenti publici affari, tra questi fu dal detto signor
giurato proposto sopra dell'acidente di questa brentana che levò
via dalli cancelli (Nota 5) delle taglie Paschèr
(Nota 6), seguito circollar discorso (Nota 7) restò delliberato di andar tuti e cadeuno
regolliere a vigillar le taglie ivi in Paschèr; resta anco autorizati
li signori giurato e cappi di pagar ocorendo una marenda alli uomini che
avesi ricuperato taglie dalle gran aque anci (Nota
8) con pericolo di vita. Pasata parte a voti pro n. 37, contro - .
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detto aprile, in riducione di questa Regola Costalta dordene di domino
Zuane quondam Antonio Casanova Petener giurato e suoi sindici attualli per
delliberar li presenti publici suoi affari, tra questi fu dal detto signor
giurato proposto sopra delle taglie Pascher partite dalli cancelli in aqua
dalla gran brentana seguito circollar discorso restò delliberato
di spedire il signor giurato per Perarolo dal clarissimo signor Gioachino
Viel che il stia in atenzione più posibile per le taglie fuse arivate
al cidollo (Nota 9) con la marca di questa Regola.
Pasata parte a voti pro n. 35, contro -.
Die dicta (Nota
10). Pasata parte sopra della fabrica tobià novo in Palù,
consortivo fraterna (Nota 11) Stua. Restò
delliberato che col mezzo di un mistro in arte far la giudicatura ivi e
in altro ove fuse necesario. Pasata parte a voti pro n.... (Nota
12).
24 detto
(giugno), riducione per mezo di domino Zuane quondan Antonio Petener
giurato, ove convocati gli uomini regollieri con voce del medesmo giurato
e suoi sindici a delliberar li presenti publici suoi affari, tra questi
fu da esso signor giurato proposto sopra la masima del pastoriar le tore
(Nota 13), seguito lungo e serio circollar discorso,
tuti quelli che tien tòre qui in pian nel rodollo (Nota
14) doverano far li rodolli hogni anno di tute le tore o vitelle che
sarano nel rodollo, e prima che sia rodollate quelle rimaste dell'anno scaduto
da rodollarse e quelli qualli che monticherano nella Valle di Visdende o
sia nelle alte monte sarano esentati da rodolli. Pasata parte per la secucione
(Nota 15) con voti pro n. 24, contro 4. Marco
quondam Antonio de Marco protesta la nullità del capitolo di rodollar
hogni anno le tore; Zan Batta quondam Valentin protesta simile.
Laus Deo. Li 26 aprile 1806,
Mare di Comelico.
Confessiamo noi infrascritti merici in ordine a parte d'aver avute e ricevute
in moneta corrente dal signor Bortolo de Pol lire tredicimilla quarantatrè,
videlicet £ 13.043, e queste da impiegarsi nell'apertura della nuova
"strada della Lasta", e con obligo di pagare il prò da
oggi in poi in ragione di £ 6, - sei per cento sino all'affrancazione
da farsi entro il termine delle leggi con valuta non sospetta; al che mancando,
o non effettuando l'affrancazione, potrà il signor de Pol farsi pagamento
per il capitale, affitti ecc. sopra gl'averi d'esso centenaro (Nota 16), quali tutti assogettano colla presente a cauzione
del signor de Pol stesso, in fede.
Pietro de Candido, merico. Gio Batta Mario, merico di Casada. Gio Batta
De Zolt, presente e testimonio. Giuseppe Genova di Giuseppe, presente e
testimonio.
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NOTE:
1) G.FABBIANI, Breve storia
del Cadore, IV ediz., riveduta, Belluno 1977, p. 110; G.FONTANA, Notizie
storiche del Comelico (Cadore) dalle origini al 1866, Feltre 1972, pp. 133-135.
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2) Trascriviamo alcuni brani
dal registro delle parti della Regola di Costalta 1801-1806 conservato presso
la "Biblioteca cadorina", archivio De Pol, n. 361, ed il mutuo
contratto dalle Regole di Santo Stefano e Casada per l'inizio della strada
della Valle (atto originale nel medesimo archivio, n- 376).
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3) "Di rollo", cioè
per turno annuale, secondo il quale le famiglie si alternavano nell'esercizio
delle cariche. Se non si accettava l'incarico (la Regola poteva però
obbligare ad accettarlo: qui si delibera sull'obbligare o meno), si provvedeva
all'elezione di un sostituto.
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4) A voti.
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5) Cataste di taglie, disposte
per essere caricate o fluitate.
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6) Nome di località.
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7) Ciascuno esprimeva la propria
opinione.
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8) Anche.
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9) Il "cidolo" era
uno sbarramento artificiale per trattenere il legname fluitato e farne la
cernita secondo le marche che vi erano incise.
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10) 26 maggio 1806.
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11) La "fratern"a
era costituita dalle famiglie dei fratelli o prossimi parenti ,che convivevano
e mantenevano uniti i propri beni.
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12) Non sono indicati i voti.
Con la "Giudicatura" la Regola stabiliva la quantità di
legname necessario per la costruzione o riparazione delle abitazioni e stavoli
ed al quale il regoliere aveva diritto (odierno "fabbisogno").
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13) "Pastoriàr le
tòre": stabilire a chi spettava l'onere di porre i pastori per
le manze. L'onere di porre i pastori era in proporzione al bestiame posseduto,
e vi si stabilivano minutamente i turni o "rodoli".
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14) Qui "rodolo" significa
"pascolo di fondovalle", contrapposto al "pascolo di monte".
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15) Esecuzione.
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16) "Centenaro" è
l'insieme delle Regole di Comelico Inferiore.
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