Costalta estate 2009

Pubblichiamo con piacere
alcune interessanti osservazioni e notizie storico-artistiche
(riguardanti la chiesa e le manifestazioni culturali estive costaltesi)
inviateci da
SERGIO GENTILINI, scrittore e...
"turista innamorato di Costalta",
di cui gia' abbiamo pubblicato
le riflessioni relative all'estate costaltese 2008...

 

E' sempre un'emozione tornare a Costalta, in questo "presepe" di casette di legno, e ogni volta 'si sprecano' le foto scattate per portarsi casa scorci, viuzze tra le case con i balconi sempre fioriti (non poteva mancare uno 'scatto' a mia moglie Tina che mi sorride da uno dei tanti poggiòli in legno, abbelliti e ornati da tanti vasi di fiori, della casa che ci òspita da anni), le ripide salite verso la collina, la visita alle mostre d'arte nel mese di luglio, la ri-visitazione delle tante sculture fatte gli anni scorsi e poste in bella mostra all'esterno delle abitazioni, per la gioia degli occhi e del cuore… "una statua di legno, in una casa di legno, in un paese di legno".
Costalta appunto: è questa, con la gente che va e viene e ti saluta quando la incroci, le nuvole che vanno e vengono leggere nel cielo e ti fanno scoprire infinite variazioni del paesaggio, quando scendono verso sera o salgono al mattino dal basso, e allora tutto muta, ovattato e silente, e il paese pare porsi in una sorta di raccoglimento, in un'atmosfera quasi irreale e soffusa di poesia.
E il sole che una volta alto nel cielo, indora cime e alberi e fiori e tutto profuma, come quando ti avvii per sentieri tra gli alberi gustando il profumo intenso della verzura, e la freschezza dell'aria, mentre incroci immagini devozionali (il Cristo in croce o la Vergine e qualche Santo) e mentre stai sostando con l'animo (che ti pare piu' sereno e rallegrato) ti soffermi anche a sentire nel totale silenzio della natura lo scroscio dell'acqua che in cascatella scende dall'alto e si perde scendendo tra gli alberi , verso il basso… un incanto della natura, vergine e incontaminata.
Rientrando a casa, una sosta d'obbligo e un pensiero riverente, dinanzi al Monumento che Costalta ha dedicato 'ai suoi gloriosi caduti', una splendida opera di Augusto Murer (Falcade 1922-Padova 12.6.1985), che dolorosamente ti stringe il cuore, scabra ed essenziale.
Mi piace anche citare una scritta che compare sulla porta di un'abitazione a due passi dal Monumento ai caduti, che così rècita in latino: "parva sed amicis - qualibet hora patens" (è piccola, la casa, ma è sempre aperta agli amici) ed è tutto dire! .
Merita anche visitare la nuova Casa Museo "Angiul Sai", assai ben curata, interessante, e stupenda come allestimento all'interno (il tutto, sotto l'esperta guida dell'arch. Stefano De Vecchi, cui è anche stata dedicata una interessante Mostra di sue opere 'i monti della luce sulla strada delle Dolomiti' dal 20 luglio al 2 agosto 2009); una piccola 'guida' illustra efficacemente il 'percorso' della visita alle varie stanze della Casa, uno dei fabbricati storici più significativi, adibito ora come Museo dedicato all'architettura rurale montana (il corridoio, la cucina, il tinello, la stalla, la 'stua', e poi al primo piano, lo spazio polivalente, le camere, il fienile, e poi il sottotetto e nel seminterrato la cantina (in parte per gli animali, in parte come dispensa).
Merita una visita anche la Mostra permanente, sempre in Costalta, delle sculture di dell'artista Anastasio De Villa, scultore nato a Costalta 8.1.1924 e morto a Feltre 8.1.1992: la Mostra è curata e gestita amorevolmente dalla sorella...

SERGIO GENTILINI - Costalta, luglio 2009


 

LA CHIESA DI COSTALTA

 

 

LE SCULTURE 2009



 Pagina
"ESTATE 2009 A COSTALTA"

Pagina
"RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO..."
HOME PAGE DEL SITO