Modi di dire e proverbi in ladino


LE STAGIONI

Primavera

1. Marz arso, april biandó, mai ardente, grön siela e grön formente.
Marzo secco, aprile bagnato, maggio caldo, grande quantità di segala e frumento.

2. Pasca marzaria, m
öria o famaria.
Pasqua in marzo, o morte o carestia.

3. Un pules marziol, d'agosto un cuartariol.
Una piccola quantità a marzo, in agosto una grande quantità.

4. Ne n'é carnaval s ne n'é luna nova, ne n'é vendre santo s ne n'é luna pi
öna.
A carnevale luna nuova, a venerdì santo luna piena.

5. Co ne bianda l'oligo, bianda i v
öve.
Se non piove sull'ulivo, piove sulle uova (a Pasqua).

6. Piova d l'Asension, v
ögn erba su n cröpon.
Se piove il giorno dell'Ascensione, crescerà erba anche sui sassi.

7. Piova d l'Asension, trenta dì in conclusion.
Se piove il giorno dell'Ascensione, non concluderà prima di trenta giorni.

8. Luna d'orì fa sete grigne in dì.
La luna di aprile fa sette facce al giorno.

9. Col mai dà masa, al dugn torna a tole.
Se maggio concede troppo, giugno se lo riprende.

10. Al dì dal Corpusdomine dovraa sicé le fiore.
Il giorno del Corpus Domini dovrebbero essicare l'erba.

11. Cuòn ch'al cuco cianta su la rama nuda, misera insuda.
Quando il cuculo canta sul ramo spoglio, povera primavera.

12. Cu
ön ch'ai merlo cianta, l'insuda é cà.
Quando canta il merlo, è arrivata la primavera.

13. Nadà al d
ögo, Pasca al fögo.
Se a Natale si poteva giocare, a Pasqua si dovrà scaldare la casa.

14. Co tona inante d Santa Cros d mai, fa na invernadela.
Se tuona prima di Santa Croce di maggio, ritorna l'inverno.

15. Da San Marco voia o n voia erba e foia.
Il 25 aprile, SanMarco, volente o nolente, erba e foglie sugli alberi.

16. San Giorgio dinze, San Marco fora.
Fino a San Giorgio gli animali possono pascolare nei prati, da San Marco in poi nei pascoli.

17. Cuando Pascua Marco dabit, tutto il mondo tremerabit. (latinorum...)
Quando Pasqua cadrà il 25 aprile, san Marco, tutta la terra avrà paura.

18. V
ögn san Dordo e porta i stivai.
Quando arriva il 23 aprile, san Giorgio, si può camminare con gli stivali del santo medesimo, cioè scalzi.

Estate

1. Al saroio monta in lion.
Il sole diventa solleone.

2. La prima piova d'agosto desfr
öida la tera e 1 bosco.
La prima pioggia di agosto raffredda la terra ed il bosco.

3. San Bartolomio, l'istede va con Dio.
Il 24 agosto, san Bartolomeo, l'estate è finita.

4. San Bartolomio, al late va con Dio.
Dopo san Bartolomeo cala il latte delle mucche.

5. Cuòn ch'al Peralba b
öt al ciapel, o ch'al piove o ch'al fa bel.
Quando il Peralba ha un cappello di nubi o piove o fa bel tempo. Raramente il Peralba è senza nuvole e non è un buon segnatempo.

6. S al piove da sant Ana, piove un m
öis e na stmana.
Se piove il giorno di sant'Anna, piove per un mese ed una settimana.

7. Cu
ön ch'la Terza böt al ciapel, poia la fauze e tol al restel.
Quando la Terza mette il cappello, lascia la falce e prendi il rastrello per raccogliere il fieno prima della pioggia.

8. Cu
ön ch'al Maddì vardiöia, el vace s fa la spesa.
Quando il Maddì diventa verde, le mucche possono pascolare dovunque.

9. D luio al tampardon dura p
öco e fa bon.
In luglio il temporale dura poco ed è salutare.

10. La burasca d sant Antone, la mare d san Pi
öro, santa Madalena e santa Marta, el dornade de piova d l'istede.
La burrasca di sant'Antonio, la madre di San Pietro, santa Maddalena e santa Marta, le giornate di pioggia dell'estate.

Autunno

1. La luna setembrina sete inclina.
La luna di settembre condiziona i sette mesi successivi.

2. San Simon, li arte a cadon.
Il 28 ottobre, san Simeone, gli attrezzi agricoli devono essere messi al riparo.

3. Sant Indr
öia, al porzel su pla bröia.
Il 30 novembre, sant'Andrea, si uccide il maiale e lo si scuoia sull'asse.

4 Da San Simon al loron con n l'è fifo ne n'é pi bon.
A fine ottobre le rape bianche se non sono mollicce non saranno più mangiabili.

5. San Gorgon, set montane e n montanon.
San Gorgone, periodo di grandi piogge ed alluvioni.

6. San Luca dla ravuca, chi ch'ne n'à samnó se spliluca.
Il 18 ottobre, san Luca, si raccolgono le rape e si semina la segala.

7. Co tona dopo santa Cros d setembre fa na istadela.
Se tuona dopo santa Croce di settembre, ritorna l'estate.

8. Da santa Luzia s'invia, da Nadà é cà.
La neve fa la prima comparsa nel periodo di santa Lucia per cadere abbondante a Natale.

9. La demola di lares ne n'à da f
öi la cuerta.
Le foglie di larice non devono coprire la neve caduta troppo precocemente.

10. El barade di uz
öi porta al nöio.
Gli stormi di uccelli annunciano le nevicate.

11. Al n
öio ch'vögn inant Nadà fa inciaudà.
La neve che cade prima di Natale fa alzare la temperatura.

Inverno

1. San Bastiön dla grön fardura, san Lorenzo dla grön calura, un e l'autro pöco dura.
I periodi di san Sebastiano in gennaio e di san Lorenzo in agosto, di grande freddo e grande caldo, durano poco.

2. San Basti
ön geza 1 nas al ciön.
II 20 gennaio, san Sebastiano, per il freddo si gela il muso del cane.

3. Sant Anton da dn
öi, med pön e medo fnöi, cöi da Ciamplongo à saroio asöi.
Il 17 gennaio, sant'Antonio, consumate metà provviste di pane e foraggio e quelli di Campolongo possono rivedere il sole.

4. For
öi ventolöi.
Febbraio ventoso.

5. La ziriola va in neviola.
Il 2 febbario, giorno delle candele, nevica.

6. La ziriola, co la va in sarnela t
ögnte a la madnela, co la va inugloda tögnte a la pompoda.
Se il 2 febbraio è sereno, aspettati scarsità di raccolto, se è nuvoloso, aspettati abbondanza.

7. Co maia dla ziriola d l'inverno son pr
öst fora.
Se nevica il 2 febbraio, finirà presto l'inverno.

8. Fr
öido d sopé.
Freddo senza neve, da poter camminare in pantofole.

9. Inverno tarn
öi.
Inverno con poca neve.

10. Merlo coderlo, fora d l'inverno.
Se il merlo canta, è finito l'inverno.



Pagina iniziale
"PROVERBI E MODI DI DIRE DI COSTALTA"