"Gian Mario De Bettin è nato nel 1954 a Costalta
di Cadore, nelle Dolomiti Bellunesi.
Già figlio d'arte, respira nello studio del padre i primi
rudimenti della pittura avvicinandosi, per il suo tramite, alla
pittura classica del Bellini e del Tiziano.
Esprime fin da giovanissimo una propensione per il figurativo
nell'emulazione delle opere del padre Giovanni.
Sente però che, all'interno di questa maniera di espressione
pittorica, i sentimenti e le sensazioni venivano racchiusi in
schemi troppo rigidi che non gli davano modo di raccontare i
suoi sentimenti; trova l'evasione da questi schemi allorquando,
nel suo orizzonte, si affacciano i classici del Surrealismo,
quali Delvaux e Magritte, dai quali trae quella libertà
di linguaggio pittorico ed espressivo che stava cercando inventandosi,
nel tempo, uno stile che è contemporaneamente surreale,
metafisico e simbolista.
Muove i primi passi verso il pubblico presentandosi prima a delle
collettive e poi con delle personali dalle quali ottiene lusinghieri
consensi di pubblico e di critica.
Le sue opere sono esposte in collezioni pubbliche e private in
Italia e all'estero.
Espone dal 1973 a Belluno, Bassano del Grappa, Valdagno, Vicenza,
Roma, Monza, Milano, Lugano. Ha espresso, per un periodo, la
sua creatività di Designer presso la Richard Ginori disegnando
per questa dei servizi da tavola in porcellana e inventando decori
di finissimo pregio.
Attualmente collabora presso una Società commerciale multinazionale
per la quale cura gli aspetti creativi e di immagine; offre inoltre
saltuariamente la propria collaborazione ad uno studio di architettura
di Milano dando consulenza artistica e creativa per progetti
di interni e per alcune opere di costruzioni urbanistiche.
Vive a Milano e lavora in uno studio nel cuore di questa città
in via Marghera, nel quartiere Magenta, dalla finestra del quale
attinge alle visioni della città nel suo pullulare di
vita metropolitana e dei cieli ora tersi ora grigi che si mescolano
con quelli dolomitici, da sempre nei suoi occhi e nel suo cuore".
(da "Il Surrealismo romantico di Gian
Mario De Bettin", S.I.P.R.O., Milano, 1998)
Gian Mario De Bettin - Didos i nos
véces - 1982
Dal 13 al 24 agosto 2001
la Sala Consiliare del Comune di S. Stefano di Cadore
ha ospitato una mostra di quadri del pittore.
Riproduciamo, in altra pagina,
alcuni dipinti,
dai quali traspare l'amore del pittore per le sue montagne.
MONTAGNE... TRA FANTASIA E REALTA'
OPERE
RECENTI (2005)
MOSTRA
DI PITTURA
"I luoghi dell'Ascolto interiore"
ad Auronzo di Cadore (2008)
|