Pierina,
l'elbana che morì nel fango della catastrofe
La donna, cadorina di nascita, stava tornando sull'isola
dopo una vacanza al paese d'origine
Anche l'Elba ha pagato un pegno di sangue al Vajont.
Pierina Casanova Stua stava tornando sull'isola, la sera del 9 ottobre 1963.
Era partita nel pomeriggio da Costalta di Cadore, suo paese natale,
ma decise di trascorrere la notte dalla sorella Filomena, a Longarone, prima
di affrontare i quasi 600 chilometri di viaggio. La sosta le fu fatale.
Pierina, 65 anni, fu una delle duemila vittime della tragedia. Lei, Filomena
e i parenti longaronesi non sopravvissero all'impatto della massa d'acqua
tracimata dalla diga Enel-Sade dopo il crollo di un fianco del Monte Toc.
Il corpo venne estratto dalla melma alcuni giorni più tardi lungo
il Piave, a chilometri di distanza, e riconosciuto grazie ad un frammento
della fede nuziale e poco altro.
A Portoferraio, dove risiedeva, Pierina Casanova Stua era molto conosciuta.
Vedova di Dionisio Stadoan, maresciallo maggiore della Guardia di Finanza,
la donna si recava con frequenza in Veneto, sulle amate Dolomiti bellunesi,
oggi divenute Parco nazionale.
La sua vicenda non è dissimile dalle duemila storie rimaste imprigionate
sotto il fango e la distruzione di Longarone e delle undici frazioni spazzate
via dalla furia delI'acqua. Il destino, si dirà. Quello stesso destino
che, però, aveva deciso di concedere una chance a Pierina: I'anziana
aveva appuntamento a Costalta con la corriera diretta a Belluno, dove l'attendevano
il treno per Venezia e le coincidenze per Firenze, Livorno, Campiglia e
Piombino. Ma giunse tardi. L'autobus partì, ma la donna non si perse
d'animo lanciandosi all'inseguimento del mezzo su un'auto guidata da un
parente. Dopo alcuni tornanti Pierina raggiunse il bus e vi salì.
Sbarcata a Longarone poche decine di minuti più tardi, sarebbe dovuta
ripartire il mattino seguente a bordo di una seconda corriera. Alle 22.39,
probabilmente, Pierina Casanova Stua stava già dormendo. Forse non
si è resa conto di quanto stava accadendo. Forse.
La salma è stata sepolta a Portoferraio dove tuttora riposa.
Il nipote Daniele Palmieri, assicuratore e consigliere comunale nel capoluogo
isolano, non ha mai conosciuto la nonna. Ne conserva il ricordo attraverso
il dolore di chi è rimasto. Attraverso alcune foto sbiadite conservate
con cura negli album di famiglia.
(s.b.)
Pierina Casanova Stua e il marito Dionisio Stadoan
9 Ottobre 1963: l'orrore piomba dal Vajont...
5
ottobre 2013:
NONO PRESIDIO ALLA DIGA DEL VAJONT
e altre INFO su Pierina Casanova Stua
|