Qualcuno ha tirato sul palco l'immondizia, ma Stefano e la sua formazione
seguono la loro strada.
Che incrocia i grandi della letteratura
I Being in viaggio sulle orme di Joyce
Il gruppo ha allestito uno spettacolo coraggioso
che si rifà niente meno che a "Finnegans Wake"
Quella che è passata è stata la
calda estate dei Being. Il complesso rock, che ha subito in piazza di Calalzo
il lancio di immondizie da parte di un molestatore, è stato protagonista
dell'agosto cadorino con sette concerti in diverse località della
vallata.
Il gruppo, che è nato e ha sede a Costalta , si è segnalato
nel panorama della musica giovane con uno spettacolo intitolato "La
sera di Finnegan". Una proposta impegnativa, più da sala teatrale
che da piazza, che i ragazzi dei Being hanno osato lanciare nelle notti
stellate che invitavano a restare all'aperto, anche a rischio di non essere
capiti.
Dietro alla "Sera di Finnegan" c'è la formazione culturale
e musicale del leader del gruppo, Stefano Casanova
Panzon, ma c'è anche il lavoro meticoloso degli arrangiamenti
di Maurizio, chitarra, René, basso elettrico, Federico, percussioni,
e Martina, voce solista.
Mesi di prove nella stanza adattata a loro misura vicino alla chiesa di
Costalta, confronti e discussioni anche con gli amici che seguivano
dall'esterno.
Alla fine il desiderio di proporre ad un pubblico più ampio uno spettacolo
assemblato pezzo per pezzo in un percorso melodico e canoro si è
concretizzato con i concerti di quest'estate.
Chi è Finnegan? "Un personaggio di Joyce - spiega Stefano -
protagonista del suo ultimo romanzo, intitolato "Finnegans Wake"".
Ma più che la sera di Finnegan sarebbe giusto parlare della sera
di Stefano.
"I testi delle canzoni che compongono lo spettacolo - prosegue - fanno
parte di un percorso culturale, che negli ultimi anni mi ha fatto accostare
autori come Kafka, Montale e soprattutto Joyce, dai quali ho avuto molti
stimoli per approfondire interrogativi personali e problematiche che in
generale caratterizzano la mia generazione.
La crisi dei valori segnalata dai grandi scrittori dei primi decenni del
Novecento si riscontra e si amplia nella crisi che riscontro nei giovani
di oggi. Ho voluto segnalare, con questi testi, un percorso di cui non si
conosce la meta, che forse non ha neppure una meta, ma che implica comunque
la necessità di alzarsi e partire".
Ed eccole le canzoni, che narrano di questo viaggio di Finnegan-Stefano,
aprirsi con accordi di tastiera, aplificarsi con le note acute di chitarra,
sostenersi con i contrappunti del basso e trovare intensità con i
ritmi delle percussioni.
Tra le luci soffuse prende corpo la calda voce di Martina che interpreta
"La morte di Maggie", "Due ali di vento a specchio",
"Baalzebub", "Natura morta", "Canzoni danneggiate".
Le voci fuori campo di Massimiliano e Stefania aiutano a capire il flusso
di coscienza che racconta il viaggio tra introspezione e rievocazioni letterarie.
Coraggiosi Being, un'estate da incorniciare.
In attesa del prossimo spettacolo.
Lucio Eicher Clere |