Sala della Regola
Venerdì 28-12-2001 - ore 21

I ragazzi di Costalta,
con la collaborazione
dell'Associazione "Insieme si può",
mettono in scena,
riscuotendo un grande successo...

 di CHARLES DICKENS


La "Compagnia teatrale"... quasi al completo!
(Foto: Giuseppe Bertola)

...un momento della recita
(Foto: Giuseppe Bertola)

 Personaggi e interpreti
 Scrooge Romina
Fidanzata di Ebeneezer
Moglie del nipote
Una donna
 
Giulia
Marta
Mrs. Dilber
Eleonora
Moglie di Bob Cratchit Jessica 
Narratore
Mr. Joe
Eugenio
Bob Cratchit
Un uomo che parla di Scrooge morto
Francesco
Jacob Marley
Un uomo che parla di Scrooge morto
Pierre
Ebeneezer giovane
Spettro del Natale futuro
Un uomo che raccoglie offerte
 
Elvio
Un uomo che raccoglie offerte
Spettro del Natale presente
Alberto
 Nipote di Scrooge Mattia
 Spettro del Natale presente Luca

Riportiamo, di seguito,
la presentazione del lavoro,
redatta da Patrizia Eicher Clere

Il teatro è da sempre una forma artistica tra le più alte, ma nello stesso tempo tra le più vicine ad ognuno di noi, perchè crea coinvolgimento, interazione, emozione.
Questo abbiamo pensato una sera di fine settembre, quando abbiamo deciso di mettere in scena il "Canto di Natale" di Charles Dickens, insieme ai ragazzi.
Essi hanno risposto con entusiasmo, perchè avevano voglia di fare qualcosa di diverso dalla solita routine, dal solito tiro a pallone, dalle solite confidenze scambiate con gli amici, dallo scambio di SMS.
In fondo quelle cose si possono fare tutto il resto dell'anno.
E sono stati bravi, partecipi, impegnati: bravi nell'imparare la loro parte nello spettacolo, nel cercare di capire il linguaggio non certo moderno del testo di Dickens, nella puntualità alle prove, che sono durate tre mesi, con cadenza settimanale, nella collaborazione per ciò che ha riguardato scenografia e costumi. Questo ci ha gratificato, perchè crediamo che gli obiettivi che ci eravamo prefissati siano già stati raggiunti, ovvero quelli di stare insieme, di rendere i ragazzi protagonisti e di fare qualcosa per rendere vivo il paese.
C'è un altro obiettivo che ci ha mosso e che abbiamo lasciato per ultimo, non certo per ordine di importanza: il ricavato di questa serata andrà a finanziare la costruzione di una sala operatoria nel Sud Sudan, a Mapuordit. Non c'è bisogno di dire nulla sull'importanza di questo obiettivo, anche perchè tutte le parole suonerebbero retoriche e forse prive di mordente.
Molto meglio che ognuno di noi decida per conto suo se e in che modo contribuire a questo progetto comune a tutti i gruppi "Insieme si può" dei Comelico.

"Canto di Natale" è un testo celeberrimo.
E' la storia di un ricco, avaro, gretto, egoista, meschino uomo d'affari, Scrooge, che non fa nulla per gli altri e che certo non intende farsi coinvolgere dalle imminenti feste natalizie e dai gesti di gentilezza, di bontà, di generosità, di amore verso gli altri che esse portano con sè. Ma il destino ha deciso diversamente. La vigilia di Natale, dopo aver cacciato in malo modo il nipote, che lo invitava a trascorrere le feste con lui, ed aver maltrattato il suo impiegato, che gli chiedeva la giornata libera, mentre se ne sta solo in casa riceve la visita dello spettro del suo socio, Jacob Marley, che lo ammonisce sulla sua grettezza e sulla sua cattiveria e lo invita a ravvedersi. Lo spettro è incatenato, chiara metafora della condizione di prigionia che l'avidità e l'egoismo portano con sè. "Queste sono le catene che ho forgiato in vita!" dice Marley a Scrooge, invitandolo a riflettere sulle catene che anche a lui toccheranno dopo morto.
Per evitargli tale tormento, riceverà la visita di tre spiriti, che sono il simbolo dello scorrere della vita terribile del protagonista e che gli rammenteranno quanto effimera sia la sua rincorsa al denaro:
lo spirito del passato povero ed infelice di Scrooge, bambino solitario e giovane che rinuncia all'amore per il denaro;
lo spirito del presente, avido, odioso e solitario, con il rifiuto di partecipare a qualsiasi momento di gioia;
lo spirito del futuro, con la morte di Scrooge, per cui nessuno verserà una lacrima, ma di cui, anzi, tutti si rallegreranno, spartendosi addirittura le sue vesti.
E' troppo anche per l'animo gretto e malvagio del protagonista, che crolla e, nell'assolo finale, chiede perdono a tutti e promette di rendere la sua vita nuova e ricca di generosità.
Il testo si conclude, dunque, con il ravvedimento del protagonista, che augura a tutti "Buon Natale".


In altra pagina del sito si può leggere
l'articolo relativo allo spettacolo,
apparso su "Il Gazzettino",
"Alle medie di Costalta va in scena Dickens"

Il Gruppo organizza anche
Mercatini di beneficenza,
destinati al finanziamento di progetti.

Le iniziative del periodo estivo:
ESTATE 2002

ESTATE 2003
ESTATE 2004
ESTATE 2005
ESTATE 2006

Notizie sulle attività del gruppo
"Insieme si può"
si possono leggere anche nella pagina
"Accade a Costalta..."


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"PERSONE DI IERI E DI OGGI"

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"ACCADE A COSTALTA..."
 

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