COSTALTA. Probabilmente il costaltese Angiul (Angelo) Sai non avrebbe mai immaginato che la sua casa sarebbe diventata un museo, una testimonianza storica di quellarchitettura rurale montana che a Costalta si è conservata così bene. E invece è proprio quello che è accaduto grazie alla costanza, allimpegno e alla passione della Regola di Costalta e dellAssociazione Amici del Museo che ieri hanno inaugurato il manufatto. Naturalmente tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il contributo di due enti: la Regione, cui si deve il primo sostegno alla Regola per lacquisto dellimmobile agli inizi degli anni 90; e la Fondazione Cariverona che in più occasioni ha contribuito per i lavori di recupero e sistemazione della struttura anche con riferimento alla sua fruizione pubblica in forma di museo. Le motivazioni di questa scelta sono state ieri illustrate dallarchitetto Stefano De Vecchi, consulente per gli entri patrocinatori, sia sotto laspetto storico culturale, sia per gli aspetti tecnici e architettonici. «A Costalta», ha detto De Vecchi, «la comunità ha voluto recuperare e valorizzare il suo passato per aprirsi e guardare al futuro. Una scelta importante, consapevole e convinta che oggi ha raggiunto un primo obiettivo concreto. Ma linaugurazione del museo non è un punto di arrivo. Anzi è il punto di partenza per una fruizione allargata della struttura come riferimento per nuove attività culturali, per nuove ricerche storiche, per nuovi contatti con la rete delle strutture museali». Su questo punto è intervenuto anche il presidente della Provincia, Sergio Reolon, che ha assicurato limpegno per un collegamento con le altre realtà. «Mi complimento con tutti voi», ha detto Reolon, «che con questa iniziativa avete dimostrato grande sensibilità e attenzione nei confronti delle vostre tradizioni». Piergiorgio Cesco Frare ha invece illustrato alcuni interessanti spunti di carattere storico che saranno la base per una nuova pubblicazione da dedicare alla casa museo, ma anche alla gente di Costalta. Durante lincontro sono intervenuti il sindaco di San Pietro, Silvano Pontil Scala, larchitetto Agostinetto per la Fondazione Cariverona, Max Pachner per la Regione Veneto, lonorevole Gianvittore Vaccari. In aperura anche il saluto di Silvano Eicher Clere, presidente della Regola, e di Ruggero Casanova, presidente dellAssociazione, che hanno ricordato brevemente la storia di questa iniziativa e i molti che hanno collaborato per la riuscita della stessa. E noto che ormai da anni Costalta, specialmente in estate, è divenuta centro culturale per la valorizzazione del legno, materia primaria per la vita in alta montagna. Anche in questa senso la casa museo Angiul Sai potrà rappresentare uno spazio vivo per le iniziative programmate. Infine è stato presentato un opuscolo con foto a colori che è una piccola ma esauriente guida della stuttura. Livio Olivotto |
"ACCADE A COSTALTA..." |