Costalta... su "Il Gazzettino di Belluno"

16-4-2005

Nel Conclave tanti cardinali conosciuti
per i soggiorni in montagna...

Si respira anche aria del Comelico e del Centro Cadore, in questi giorni, nel cuore della Cristianità, a Roma.
E non solo per lo stretto legame che lega questa terra alla figura di Giovanni Paolo II, che per primo scelse un soggiorno estivo lontano da Castel Gandolfo, optando proprio per il Cadore.
Oltre a quest'aspetto, nella Città del Vaticano non sono pochi i cardinali riunitisi per il Conclave, che comincerà come noto lunedì prossimo, che conoscono molto bene la parte settentrionale della provincia di Belluno. Ed alcuni di loro rientrano addirittura nella cerchia dei papabili, che ogni giorno si modifica, scartando dei nomi ed aggiungendone degli altri. Talvolta il loro contatto con l'Alto Bellunese non è stato diretto, seppur molto vivo e presente. Come nel caso di Carlo Maria Martini che, quando era arcivescovo di Milano, nel novembre 1998 inviò un telegramma a Costalissoio, in occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della scomparsa di don Angelo Arnoldo. Altri suoi colleghi porporati hanno invece proprio soggiornato, per periodi più o meno lunghi, in Cadore. Come il nigeriano Francis Arinze, affezionato alla provincia di Belluno fin da quando, giovane prete, trascorreva le vacanze estive ad Auronzo aiutando i parroci. Da molti anni braccio destro di Giovanni Paolo II e capo del Concilio pontificio per il dialogo interreligioso, l'uomo di punta in Vaticano per le relazioni con l'Islam, pochi mesi fa, il 12 dicembre, ha presenziato la grande adorazione eucaristica di Domegge.Spostandoci verso est, una delle estati in cui il verde Comelico si tinse maggiormente di rosso porpora fu quella del 2001, quando importanti presuli scelsero di trascorrere un periodo nella vallata cadorina. Ci fu chi lo fece magari per un solo giorno, perché il taccuino degli impegni non permetteva di andare oltre, chi lo fece per una decina di giorni, chi ci ritornò spesso durante l'estate. Due anni dopo fu ancora un noto cardinale a soggiornare in Comelico: monsignor Tarcisio Bertone, l'arcivescovo di Genova, noto per l'azione pastorale promossa nelle discoteche, che per riposare scelse Danta.
Tra i luoghi preferiti da Giovanni Paolo II per le proprie escursioni ci fu senza dubbio Costalta, un paese che da sempre ha un certo fascino sulla gerarchia ecclesiastica nazionale.
Tanto da aver ospitato, in passato, illustri ed alti esponenti del clero. E tra questi ancora un cardinale che lunedì prossimo entrerà nella cappella Sistina.
Si tratta di Michele Giordano, dal 28 giugno 1988 arcivescovo di Napoli.

A Carlo Maria Martini, Francis Arinze, Tarcisio Bertone e Michele Giordano vanno aggiunti i due cardinali veneti Marco Cè e Angelo Scola. E chissà se, tra un rosario e una celebrazione, i porporati in questi giorni a Roma si scambieranno opinioni e idee sui propri viaggi o se qualcuno di loro guarda al soglio pontificio, pensando magari ad imitare un giorno il loro predecessore.

Yvonne Toscani


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"ACCADE A COSTALTA..."

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