16-09-2004
Il Monumento al Boscaiolo:
grande interesse...
Sta suscitando
particolare interesse il Monumento al Boscaiolo, inaugurato da
un mese e mezzo a Costalta.
Sono infatti molti quelli che si soffermano ad ammirare l'opera
lignea, realizzata dallo scultore trentino di origine e valdostano
di adozione Silvano Ferretti, cogliendone il profondo messaggio
che richiama alla mente l'importanza rivestita, nel passato,
dal lavoro nei boschi, che generalmente molto faticoso veniva
alleggerito, per quanto possibile, dall'abilità acquisita
con l'esperienza.
In Cadore, come in tante altre zone montane, ricche di boschi,
per secoli l'economia si è fondata soprattutto sul legname,
ricorrendo per l'abbattimento e la sramatura a strumenti semplici.
Una delle fasi più importanti era l'esbosco, che faceva
emergere la maestria del boscaiolo nel valutare e scegliere le
vie più favorevoli. Dove la morfologia del terreno non
consentiva lo scalo tramite i percorsi naturali, venivano costruite
delle vere e proprie opere d'arte dette risine, che avevano lo
scopo di superare le difficoltà del terreno o i tratti
di scarsa pendenza, favorendo la velocità (con l'uso dell'acqua)
o, al contrario, rallentandola (con un tronco mobile). Con il
tempo, la tecnologia è venuta incontro al boscaiolo, dimezzando
sia le sue fatiche che il valore economico del legname. E oggi,
con tristezza, si osserva alla quasi scomparsa del lavoro nei
boschi, il cui destino riproduce quello dell'agricoltura. Enormi
partite di legname vengono acquistate nei Paesi dell'Est Europa,
a prezzi più competitivi, e le segherie piccole e poco
attrezzate non riescono a tenere il passo di quelle maggiori.
Resta, comunque, il nostalgico ricordo di un'attività
che ha segnato non solo l'economia delle valli cadorine, ma anche
il carattere dei suoi abitanti. La risina, per esempio, esprimeva
l'ingegno e la capacità di risolvere le asperità
del terreno.
Il Monumento al Boscaiolo di Costalta vuole così rappresentare
un segno di riconoscenza per quanti hanno speso fatiche ed entusiasmi
e vuol essere un monito alle nuove generazioni. |