11-09-2004
Giovanni De Bettin, il
pittore comeliano
che dipinge per la regina del Belgio
Tra le molte mostre
disseminate in Comelico nell'arco di quest'estate, alcune hanno
carattere permanente.
Di queste una si trova in via Stadoan, a Costalta , ed ospita
i quadri di Giovanni De Bettin Linc, il primo artista ad essersi
dichiarato pittore-poeta ladino. E tra le centinaia di tele,
uscite dall'atelier costaltese una ha varcato persino le porte
del palazzo reale del Belgio, alla volta delle stanze della regina
Paola Ruffo, ritratta nell'opera assieme al principino Filippo;
mentre un'altra (con un paesaggio montano) ha attraversato il
Bel Paese, per raggiungere le preziose aule del Vaticano, dopo
esser stata consegnata direttamente nelle mani di papa Giovanni
Paolo II.
Raccogliendo i volti di alcuni dei personaggi più rappresentativi,
da statisti a cardinali e uomini dello sport, i molti ritratti
del pittore sampietrino sono così diventati una testimonianza
visiva del XX secolo. Ma la mano policroma dell'artista di Costalta
ha voluto in tutti questi anni racchiudere anche la storia, la
cultura, il paesaggio, l'aspetto religioso della terra comeliana
e, più in generale, del Cadore, dando rilievo ai personaggi
caratteristici della zona.
E questi sono soltanto alcuni degli elementi che contraddistinguono
la lunga esperienza di Giovanni De Bettin, il cui talento è
stato scoperto fin da piccolo, quando iscritto in prima elementare
veniva chiamato dalla maestra a disegnare sulla lavagna davanti
ai compagni più grandi di quinta.
Oggi, ad 81 anni, racconta il suo percorso artistico con grande
entusiasmo, ma anche con un pizzico di rammarico e di sofferenza
perché la vista non permette di scrivere e dipingere come
un tempo.
Tra i molti interessi coltivati dal poliedrico artista di Costalta
, che ha fatto della sua origine comeliana e del suo amore per
la terra natia la principale fonte d'ispirazione, figurano inoltre
la poesia, la musica (a sette anni suonava il violino e per quattro
decenni ha suonato l'organo nella locale chiesa parrocchiale),
la raccolta di proverbi e detti popolari, nonché la libera
interpretazione in ladino di due note opere della letteratura
italiana: I Promessi Sposi e Pinocchio. Commendatore della Repubblica,
diplomatosi alla prestigiosa Académie Francaise, De Bettin,
che ha saputo trasmettere il genio dell'arte anche agli altri
membri della sua famiglia, ha ottenuto molte onorificenze, è
membro di numerose associazioni artistiche ed è senz'altro
uno dei più celebri e quotati pittori cadorini a livello
internazionale.
E per ammirare la sua arte, basta salire nel cuore della frazione
sampietrina più alta.
Yvonne Toscani |