14-9-2002

Parte negli istituti comprensivi di tutto il Cadore l'insegnamento della lingua e della cultura ereditate dagli antenati

Il ladino si fa largo fra i compiti di scuola

Tra i prof, Piazza Nicolai, docente di letteratura italiana a Chicago

Nelle scuole del Cadore parte l'insegnamento del ladino. Sono stati completati i progetti dei vari istituti comprensivi, che saranno collegati in rete dal distretto di Pieve per essere inviati al ministero della Pubblica istruzione. La scadenza prevista per l'accettazione delle domande è domani. I presidi hanno rispettato i tempi consigliati dalla dirigente del provveditorato Maria Giacin.

Nelle riunioni degli insegnanti dei primi giorni di settembre è stato proprio l'insegnamento del ladino a scuola a tenere banco e a stimolare la creatività e la professionalità di maestri e professori resisi disponibili. Poche le contrarietà di principio, ha prevalso la linea della valorizzazione della parlata e della cultura locale, da proporre in tutto il territorio cadorino. In tutti gli istituti comprensivi, infatti, è partito almeno un progetto attinente alluso della lingua o alla conoscenza della cultura ladina del Cadore. In Centro Cadore i due istituti di Domegge ed Auronzo hanno proposto la conoscenza delle leggende e delle tradizioni da affiancare agli insegnamenti di storia e geografia, mentre l'insegnante di inglese ha elaborato un programma che accosterà la lettura del testo di "Pinochio ladin" con la traduzione di alcuni brani e la riproposizione della nota favola di Collodi in inglese. Un accostamento plurilinguistico che lo stesso Liceo Linguistico di Auronzo affronterà attraverso un percorso proposto dal poeta Adeodato Piazza Nicolai, docente di letteratura italiana all'Università di Chicago e scrittore di testi poetici in ladino cadorino. Il suo libro "Diario Ladin" è stato pubblicato dall'Union Ladina del Cadore de Medo lo scorso anno. Adeodato Piazza farà alcune lezioni sul ladino e la sua espressività letteraria.
Pinocchio, figura amata dai bambini, che avrà una stagione magica proprio in autunno con l'uscita in tutte le sale del film di Roberto Benigni, è stato scelto come tramite tra un classico della letteratura italiana e la lingua ladina, proprio scegliendo la lettura in classe del "Pinocchio ladin" di Giovanni De Bettin Linc' di Costalta, pubblicato la scorsa estate dal Gruppo musicale di Costalta, in alcune classi delle scuole elementari di Campolongo e di Santo Stefano.
Nelle scuole medie del centro comeliano si porterà avanti anche una ricerca con i ragazzi dei vari paesi, per un confronto tra i diversi modi di dire e filastrocche, da unire in un libretto da divulgare a fine anno. Sarà dato spazio anche alla musica ladina contemporanea, con la costruzione e l'apprendimento di alcune canzoni su testi elaborati dai ragazzi.
Al progetto in rete partecipano anche gli istituti di Pieve e di Comelico Superiore.
L'istituto comprensivo di San Pietro, che ha la singolare caratteristica di avere due minoranze linguistiche, quella ladina e quella tedesca di Sappada, presenterà i suoi progetti in Friuli, proprio perché la messa in rete della parlata germanofona troverà agganci negli istituti di Ampezzo Carnico, dove apprendono i ragazzi di Sauris, paese di lingua e tradizioni tedesche, e quello di Paluzza, dove c'è il paese germanofono di Timau.
Interessante il programma delle insegnanti di Costalta, che già lo scorso anno avevano inserito il ladino alle elementari, realizzando un bel libro intitolato "Onghene", che hanno previsto di realizzare un cd rom sul paese, inserendo dentro alla cultura e la lingua ladina tutte le materie di apprendimento.
Impegnativo il lavoro delle insegnanti di Sappada, che dovranno affidarsi ad interventi di parlanti nativi per far conoscere ed apprendere l'antico tedesco della valle sappadina.
Soddisfazione è stata espressa da Maria Giacin per aver raggiunto l'obiettivo di coinvolgere gran parte delle scuola della Ladinia bellunese nel programma di inserimento della lingua minoritaria. Da adesso l'attenzione si sposta a Roma per vedere in che modo verranno finanziati i progetti presentati dagli istituti della minoranza ladina e germanofona della provincia.


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