4-8-2002
Una cerimonia
per ricordare tutti i morti nei lager nazisti
Una cerimonia in ricordo dei morti nei lager
nazisti.
La prima domenica di agosto è divenuta ormai un appuntamento tradizionale,
a Pramaió di Costalta, sulla strada che porta in Val Visdende. Il
punto di riferimento per chi si incontra per non dimenticare è una
cappellina votiva costruita a proprie spese da Evelino Casanova Borca nel
1994.
Lo fece come ex voto dopo una promessa fatta nel campo di concentramento
di Flossemburg, dove era stato deportato a 17 anni. Una storia, la sua,
di ragazzo ignaro, rastrellato assieme a decine di uomini dai soldati tedeschi,
che avevano circondato il paese e perquisito tutte le case di Costalta.
Eravamo nell'autunno del 1944 ed i partigiani, anche in Comelico, tentavano
forme di resistenza contro i tedeschi. Evelino fu trasportato prima a Bolzano
e poi caricato sul treno bestiame, destinazione Flossemburg. I suoi mesi
di tortura e lotta per la sopravvivenza li ha raccontati in un libretto,
edito alcuni anni fa dal Gruppo musicale di Costalta, intitolato "Gli anni dell'orrore". Fu alla fine della
prigionia, quando, colpito dal tifo, pensava di morire, che promise di costruire
una cappellina votiva se avesse avuto la grazia di tornare a casa vivo.
La fortuna lo assistette e poté riabbracciare i suoi. Dopo una vita
di lavoro, da emigrante in Germania e come casaro nella latteria del paese,
Evelino Casanova Borca è riuscito a soddisfare la promessa fatta
in gioventù. La chiesetta è stata edificata in una località
splendida, sul pendio a ridosso delle crode del San Dinel. All'interno sono
stati collocati una statua di Sant'Anna, patrona del paese di Costalta,
ed un pannello in legno con scritti tutti i nomi dei deportati del Comelico
morti nei lager nazisti.
L'incontro, a cui è invitata tutta la popolazione, è previsto
per le 17 e si articola in un momento religioso ed in uno civile.
Lucio Eicher Clere |