16-11-2003
Tra le duecento istituzioni scolastiche
presenti al salone di Padova erano presenti anche gli alunni
dell'Istituto comprensivo
L'exposcuola parla anche
in ladino
Lo stand cadorino è stata
l'unica presenza in rappresentanza del mondo delle minoranze
linguistiche
Santo Stefano -
La sesta edizione dell' Exposcuola, l'osservatorio e laboratorio
più importante del Veneto per l'istruzione e la formazione,
dall'educazione per l'infanzia a quella per gli adulti, tenutosi
recentemente a Padova, ha parlato anche ladino. Tra le circa
duecento istituzioni scolastiche presenti al salone, su sollecitazione
del Csa (ex Provveditorato) di Belluno e della responsabile del
settore, professoressa Maria Giacin, ha partecipato infatti anche
l'Istituto comprensivo di Santo Stefano, capofila del progetto
in rete sullo studio della lingua minoritaria e, quindi, coordinatore
delle iniziative che, coinvolgendo quasi tutti le scuole del
Cadore (oltre a Santo Stefano aderiscono San Pietro, Comelico
Superiore, Auronzo e Domegge), sono finalizzate alla valorizzazione
del ladino e della culturale locale.
Lo stand cadorino, intitolato Ladin a scola, è
stato l'unico partecipante del mondo delle minoranze linguistiche
e il filo conduttore della proposta è stato interpretato
dal simbolico pannello realizzato a tema dall'artista Olga Riva
Piller. Grazie alla collaborazione di alcuni volontari, dall'imprenditore
Roberto Battaglia, che ha messo a disposizione i propri mezzi
per il trasporto del materiale, all'universitario Massimiliano
De Villa, che ha seguito nella città patavina l'intero
percorso dell'Exposcuola, dal Gruppo Musicale di Costalta,
che della valorizzazione dell'idioma locale ha fatto il principale
cavallo di battaglia nella sua ormai ventennale attività,
alle Union Ladina dal Comelgo e Union ladina dal Cador de Medo,
presiedute rispettivamente da Lucio Eicher Clere e Francesca
Larese Filon, l'esperienza della scuola ladina ha riscosso notevole
curiosità ed attenzione tra i molti visitatori presenti
alla fiera.
Oltre agli Istituti comprensivi del Cadore, uniti all'interno
del progetto in rete, gli insegnanti e i dirigenti scesi a Padova
sono stati i referenti anche di altre iniziative del mondo scolastico
bellunese, per esempio di Cortina, Alleghe, Oltrechiusa, San
Vito e dell'Agordino. Durante la quattro giorni dell'Exposcuola,
giovani, famiglie, amministratori, operatori della formazione
hanno potuto così visionare quanto è stato concretizzato
materialmente negli ultimi anni dalle scuole della provincia,
dalla produzione cartacea a quella su supporti multimediali,
risultato del lungo cammino compiuto per valorizzare la minoranza
linguistica sotto i diversi aspetti e promuovere l'interesse
nei confronti della propria terra.
Yvonne Toscani |