26-8-2003
L'ultimo evento l'apprezzatissima
mostra dell'artigianato artistico locale, finita subito dopo
Ferragosto
«Ceda di Sai»,
un'estate memorabile
La casa-museo gongola tirando le
somme di una stagione super
COSTALTA. La casa-museo
"Ceda di Sai" di Costalta chiude in questi giorni
le porte di una attività estiva intensa e diversificata,
che ha regalato molte soddisfazioni a coloro che l'hanno messa
in cantiere. Si è conclusa infatti la mostra dell'artigianato
artistico locale, organizzata da Avio De Lorenzo, scultore su
legno emergente nella realtà del Comelico.
Nello spazio del vecchio fienile erano stati esposti i lavori
di diversi artigiani creativi, che hanno avuto il riconoscimento
di un notevole numero di visitatori nei quindici giorni centrali
di agosto.
Al di là del valore intrinseco delle opere, molte delle
quali di buon livello, il merito principale della mostra
"Il legno si fa arte" è stato quello di
riunire alcune persone che scolpiscono ed intagliano per hobby
e valorizzare le loro creazioni in un contesto che si inserisce
nel più grande progetto portato avanti dall'associazione
CostaltArte, che abbina sculture alle antiche case di legno.
Apprezzati i lavori con i vimini di Bruno De Villa, le decorazioni
ad intarsio su mobili di Ferruccio Casanova Borca, le creazioni
di Tullio Soravia Gnocco, le incisioni di Daniel Zampol, i dipinti
su legno di Paolo De Bernardin, i bassorilievi di Ettore Casanova
De Marco, le opere in bassorilievo ed anche a tuttotondo di Avio
De Lorenzo. La casa-museo "Ceda di Sai" è stata
un punto di riferimento costante dell'estate a Costalta. Prima
la mostra
di Teresa Bonaventura, apprezzata scultrice di Noale; poi
l'apertura delle stanze della stessa casa conservata come era
nei secoli passati, con il minimo degli arredi per ora disponibili
ed alcuni pannelli esplicativi. Un utile spazio di incontro è
stata la stalla, sistemata come negozietto per la vendita di
prodotti locali, gestito dal gruppo "Insieme
si può". In questa "Botguta" i visitatori
hanno potuto trovare cartoline, libri di cultura locale, oggetti
ricordo, prodotti dell'artigianato locale, ma anche avere informazioni,
ragguagli sulle manifestazioni e sulle mostre in corso a Costalta,
spiegazioni sulla casa museo e le testimonianze del passato agricolo
pastorale di questo paese ladino del Comelico. Pur chiudendo
gli spazi visitabili, tuttavia, la "Ceda di Sai" sarà
fatta oggetto di particolare cura da parte dell'associazione
"Amici del Museo". Numerosi gli impegni per i prossimi
mesi: la ricostruzione del "Larì" nella vecchia
cucina, la sistemazione della "Samasa" nel corridoio,
la ricerca di arredi antichi appropriati da collocare nelle stanze,
la ricostruzione di un "Conduto" all'esterno della
casa. Per questi lavori l'associazione conta sul sostegno della
Regola, che è proprietaria della casa-museo e che ha dimostrato
in questi anni di credere nella valorizzazione del patrimonio
architettonico e culturale di Costalta.
Lucio Eicher Clere |