Costalta sul Corriere delle Alpi

1-6-2003

San Pietro. Il Comprensivo è l'unico istituto del Bellunese che ha al suo interno gruppi di due diverse parlate

Ladino e plodar "in trasferta" a Tolmezzo

Un serrato e istruttivo confronto tra scuole con annesse minoranze

I bambini delle scuole elementari di Costalta e Sappada hanno recitato, cantato e ballato all'auditorium di Tolmezzo, presentando il ladino del Comelico ed il plodar sappadino.
L'esibizione è stata inserita in un incontro di due giorni tra diverse scuole di minoranze linguistiche del Friuli ed è stata la conclusione di un anno di lavoro attorno all'apprendimento della lingua minoritaria nella scuola dell'obbligo. Assieme agli sloveni della provincia di Gorizia e della valle di Resia, ai friulani di molte zone della regione, ai germanofoni di Timau e Sauris, i bambini del Comprensivo di San Pietro hanno portato sul palco pezzi di tradizione delle rispettive parlate.
L'idea di unire queste scuole bellunesi di frontiera al Friuli, anziché al Veneto, nel progetto di rete per le lingue minoritarie è stata del dirigente scolastico Giandomenico Zanderigo Rosolo, che presiede l'unico istituto comprensivo della provincia di Belluno ad avere al suo interno due minoranze linguistiche, quella ladina e quella tedesca. E l'idea si è rivelata vincente perché, oltre ad ottenere il finanziamento statale, la scuola di Zanderigo è stata partecipe di iniziative allargate, che hanno collegato gli insegnanti e gli alunni di molte scuole del Friuli. Ogni scuola ha realizzato i progetti previsti e la due-giorni svoltasi a Tolmezzo giovedì e venerdì ha consentito a centinaia di bambini di essere attori e spettatori non solo di una recita di fine anno, ma di una partecipazione allargata e condivisa di un grande impegno per la salvaguardia e la valorizzazione delle lingue piccole di questo angolo d'Italia. Nel pomeriggio di giovedì, dedicato al tema della musica tradizionale e delle innovazioni contemporanea, a cui hanno partecipato gli insegnanti delle scuole in rete, è intervenuto Daniele De Bettin, autore e cantautore, che ha esposto, anche con l'audizione di alcuni brani, il frutto di un lavoro che sta portando avanti da vent'anni nella nuova musicalità ladina dolomitica.
Le canzoni di De Bettin, proposte ed interpretate dal Gruppo musicale di Costalta, sono quasi duecento e sono entrate anche nelle scuole elementari, imparate e cantate dai bambini. Nella mattinata di venerdì i bambini delle elementari di Costalta, con gli insegnanti che li hanno seguiti (Maria Giovanna De Bettin e Maria Giuseppina Casanova Borca), hanno recitato dei brani di una leggenda da loro rivisitata e riscritta, esibendosi poi nel canto di due brani, accompagnati alla tastiera da Daniele De Bettin, riferiti alla leggenda stessa, "Li onghene d Tambar" e "Bela onghena".
Una decina di coppie di bambini delle elementari di Sappada, nei costumi caratteristici degli Holzhokar (seguiti dalle insegnanti Patrizia Brollo, Diomira Tassotti, Daniela Quinz, Francesca Moretti), hanno presentato alcuni balletti del repertorio del gruppo sappadino, accompagnati dalla fisarmonica.

Lucio Eicher Clere


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