24-12-2002
Il Gruppo musicale di Costalta
riporta in scena il burattino di Collodi
tradotto nella lingua delle valli del Comelico
Anche Pinocchio decora
il presepe ladino
Spettacolo, divertimento e tradizione
giovedì 26 nella sala della Regola
COSTALTA. Il Gruppo musicale di
Costalta festeggia il ventesimo Natale in musica con l'ormai
tradizionale serata nella sala della Regola, in programma giovedì
alle 20.30.
Fra i tre spettacoli messi in scena nel 2002, cioè "Processo
ad una strega", "Tiziano" e "Pinochio Ladin",
la scelta è stata per quest'ultimo, che pure nella sala
costaltese aveva debuttato nel luglio scorso.
L'abbinamento tra le vicende del burattino di Collodi e la vivacità
della parlata ladina del Comelico offre agli spettatori l'occasione
di una partecipazione spontanea, che li porta dalle risate alla
riflessione, apprezzando il gusto delle musiche e delle canzoni
che si alternano alla recitazione.
"Pinochio ladin" è uno spettacolo nato grazie
alla vivacità della penna di Giovanni De Bettin Linc',
che ha tradotto il capolavoro appena portato da Benigni sullo
schermo del cinema.
De Bettin, presenza storica nel gruppo di Costalta, ha saputo
mantenere nel ladino la vivacità e la freschezza del testo
in italiano.
Sulla scena, quindi, vengono tradotte le figure del mondo che
circonda il burattino bambino, gli interpreti ne rivivono le
avventure, a spasso fra scenari immaginari e sentimenti universalmente
comuni all'infanzia, intinti in questo caso nel particolare colore
di una lingua e di una tradizione corroborate dalla vita della
montagna comeliana.
L'esperienza di interpretazione e di lettura del libro di Collodi
non si è comunque fermata allo spettacolo. Il progetto
del Gruppo musicale di Costalta è stato anche portato
in alcune scuole del Comelico, dove gli insegnanti hanno ripreso
in mano il testo originale, leggendolo con gli allievi delle
classi quarte e quinte.
E sono stati soprattutto loro, i bambini, che nelle varie serate
proposte dal Gruppo musicale di Costalta nei mesi scorsi hanno
affollato le sale insieme ai genitori e ai nonni, divertendosi
con le battute di Giulia-Pinochio, di Daniele-Beputo, di Marco-Mangiafögo,
di Gianluca e Lorenza-Get e Olpe, di Romina-Luzignal.
Con lo spettacolo di giovedì, il Gruppo musicale di Costalta
ricomincia il cammino verso un'intensa annata di impegni, che
vedrà uscire due cd di canzoni, un calendario, il nuovo
spettacolo intitolato "Bela Onghena".
I programmi già stilati si concluderanno con una "Mösa
ladina", una celebrazione liturgica con testi e canti interamente
in ladino.
Lucio Eicher Clere |