Gli archi per S. Anna...
nel 1984
La festa di S. Anna, posticipata
dal 26 al 29 luglio, giorno domenicale che permette a tutti di
partecipare alla festa della patrona, ha visto quest'anno una
interessante novità rispetto agli ultimi vent'anni.
Una "novità" antica, una tradizione molto sentita
in passato, ma poi abbandonata: quella degli archi costruiti
per le vie del paese ad onorare il passaggio della processione
con la statua di S. Anna.
Per merito del Comitato Turistico, la proposta
di ripristinare questa bella tradizione ha incontrato una favorevole
risposta da parte della popolazione costaltese.
Il Comitato aveva provveduto, nella settimana precedente alla
solennità di S. Anna, alla installazione delle impalcature,
con travetti disposti a quadrilatero, che permettessero la costruzione
dell'arco "doppio": legname gratuitamente ricevuto
dalla ditta Costan Sandro di San Nicolò (a cui va un pubblico
ringraziamento anche da questo foglio).
Nel corso della settimana preparatoria alla festa, nelle varie
contrade si poteva assistere ad un solerte impegno di anziani,
giovani e bambini nell'abbellire il proprio arco, con rami d'abete,
fiori, festoni, in una gara estetica che alla fine lasciava l'imbarazzo
del giudizio su quale fosse l'arco più bello.
Il Comitato Turistico aveva nominato una giuria (presieduta da
Guido Buzzo, presidente dell'Azienda di Turismo di S. Stefano),
che ha ritenuto meritevole della coppa del primo premio l'arco
di via BORCA e di segnalazione quello di via CHIAPPETIN. Ma ci
pare giusto ricordare e segnalare l'imponenza dell'arco di VILLA
con la bella scritta in dialetto: "Noi d Vila p na bela
Sant Ana"; la freschezza di quello di via DE MARCO, con
i fiori di campo che ne abbellivano le colonne; la vivacità
di colori e di festoni dell'arco di via STADOAN e quello invitante
di via NUOVA, costruito autonomamente.
La grande partecipazione alla processione serale, con la statua
portata dai cinquantenni, è stata una controprova della
riuscita di una festa, che sembra aver rivissuto un clima ormai
dimenticato dove il folclore si mescola alla religiosità. |