Che saranno le Nove e cinquantaNove ?
Racconto grammaticalmente scorretto

Ore 21:59:00 Prima di iniziare , lasciatemi un po' di tempo per sgomberare del tutto il mio cervello.
Ore 21:59:05 Ora possiamo iniziare!

- Grammatica, tu non piaci a me, e a quanto ho sentito dire in giro la cosa è reciproca. Lo so bene che fingi di non vedermi. Che te ne stai rintanata e aspetti che io passi oltre per tornare a sbucare fuori. Di tempo te ne ho concesso fin troppo. Potevamo venirci incontro. Che, ti cambiava la vita? Dovrei accontentarmi di quello che mi hai lasciato. Bè di avverbi ne ho il giusto per viverci. Lo so che con gli aggettivi ci si può vivere anche con pochi. Ma di verbi credevo che me ne lasciassi di più. Ti sei portata via anche quelli. E di tutti questi "che" non so che farmene! Finisce che per liberarmene, non mi resta che metterceli dappertutto quando parlo. Che,che,che,che! Arrivano uno dopo l'altro questi maledetti che!
- Allora che fai che è da un po' che non ti sento? - disse quella volta al fratello.
- Che cazzo ti interessa ? - rispose il fratello.
- Che era da un po' che non ti sentivo che quindi mi sono chiesto " che farà che è da un po' che non lo sento?" - replicò non senza problemi l'uomo dei che.
L'unica soluzione al problema dei che era che lui se ne andasse da qualche parte. Che ne so. Tanto per dire, la Svezia. E cercare di esaurirli lì quei che, approfittando della incomunicabilità con la popolazione svedese. Solo una volta esauriti i che avrebbe fatto ritorno. Qualcuno gli aveva fatto capire che anche le parole prima o poi finiscono. Quel qualcuno aveva pensato di portarselo a letto. Lui aveva frainteso e se ne partì per la Svezia.

Ore 21:59:00 dell'anno dopo. E' inutile dire che l'uomo con il problema dei che non si è ancora fatto vivo. Scegliete voi il finale più adatto:

1) Dopo quarant'anni l'uomo liberatosi dei che, era talmente rimbecillito da non trovare nemmeno le parole più semplici come : -Che cazzo di posto è questo! Finale drammatico!
2) Dopo quarant'anni l'uomo liberatosi dei che, era talmente rimbecillito da non riuscire a lasciare la Svezia .Visse gli ultimi anni della sua vita nell'incomprensione della lingua svedese. Forse per lui sarebbe stato meglio tenersi i che italiani. Finale patriottico!
3) L'uomo, liberatosi dei che, durante il viaggio di ritorno dalla Svezia iniziò ad accusare il problema delle doppie consonanti. La grammatica è una figlia di buona donna! Finale moralista!
4) Dell'uomo non se ne è saputo più niente. C'è chi se lo immagina in qualche parte della Svezia a sputar un altro che illudendosi che debba essere l'ultimo che che gli è rimasto. Finale zen!
5) L'uomo aspettando che l'ultimo che uscisse dalla sua bocca nel frattempo morì. Finale pessimista!
6) Gli svedesi tutt'altro che in linea con lo stile svedese, mortificarono l'uomo grammaticalmente scorretto, condannandolo alla vita carceraria. Finale processuale!
7) Gli svedesi si comportarono da svedesi lasciandogli esaurire tutti i che che la grammatica gli aveva lasciato. Finale per chi non è mai stato in Svezia!
8) Gli svedesi, essendo tutti biondi, indussero l'uomo a scolorirsi i capelli non curandosi del suo vero problema. Finale razzista!
9) L'uomo di ritorno dalla Svezia non trovò nessuno ad aspettarlo eccetto lo scemo del paese. Finale felliniano!
10) L'uomo risolto il problema dei che si avventurò nella lingua svedese. Fu presto denunciato per molestie . Finale erotico a basso costo!
11) L'uomo superato il problema con il che allacciò buoni rapporti con la malavita svedese. Rimase sorpreso scoprendo che i malavitosi locali dovevano sforzarsi per ore per pensare a un'azione criminosa. La sorpresa maggiore era sentirsi annunciare da loro simili proposte: -Cosa ne dici di smettere di fare la raccolta differenziata dei rifiuti? Finale politico!
12) L'uomo si era sognato tutto. La mattina dopo fece ritardo alla scuola dove insegnava grammatica ai bambini delle elementari. Finale freudiano!

Ore 00:16:07

- Per non darla vinta alle zanzare ho scritto questa cazzata giusto il tempo per addormentarmi in piedi di modo che potrò andare a letto talmente rintronato da non sentire la minima puntura di zanzara.

 

Paolo


 


Racconti

Esplora L'ARCHIVIO