Brain, il cervello!

Brain tende a non seguirmi più se i miei occhi leggono la parola foraggio. Così è difficile andare avanti. Se prima un po' di zucchero riusciva a fargli cambiare idea, ora Brain chiede qualcosa di più. Bisogna accontentarlo, è lui la mente. Mi ha chiesto dei soldi, un auto e un aereo privato. Si è messo in testa di fare il sequestratore. Gli chiedo chi è l'ostaggio che ha per le mani. Lui, interdetto, mi risponde: - E tu saresti l'intelligentone, chi credi che sia?-
In quel momento capii che ero io l'ostaggio. Per tranquillizzarlo gli dissi che nel giro di pochi minuti ci saremmo lasciati. Lui in vacanza da qualche parte, io ancora sotto con il foraggio. Per essere lui la mente e io il braccio eravamo lo stesso a corto di qualcosa. La mente non è così mente se non capisce che, quando il braccio non se la sa cavare con le macchine, è inutile chiederne una. E il braccio non è così braccio se non è capace di far fare un giro in macchina alla mente quando la mente lo chiede. Quando braccio e mente sono nella stessa persona le cose si mettono male, soprattutto se le due parti non sono all'altezza della situazione. E io sono alto solo un metro e settantadue.

Paolo

 

 

 


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