Lombrichi
Mi
avevano detto col sorriso sulle labbra di ripassare il giorno
dopo alla stessa ora. Solo che il giorno dopo alla stessa
ora non si erano fatti trovare. Non posso dire di esserci
cascato. Lo sapevo come funzionavano quel tipo di promesse,
solo che questa volta avevo voluto crederci. Era una casa
col giardino. Aveva appena smesso di piovere e qualche lombrico
era appena sbucato dalla terra quasi volesse accertarsi delle
mie intenzioni. Cerano tutte le condizioni perché
mi sedessi qualche minuto sul dondolo che avevo visto appena
entrato. Iniziai ad oscillare e il sonno mi prese nel modo
migliore. Non stavo dormendo sul posto di lavoro. Il mio non
era un vero lavoro per cui avevo tutto il diritto di dormire.
Quando tornarono trovandomi addormentato nel loro giardino
pensarono bene di lasciarmi dormire e di entrare dritti in
casa senza fiatare. Era stata la moglie poi a suggerire di
legarmi e chiamare la polizia,ed era stato il marito a fare
quello che la moglie gli aveva suggerito. Svegliarmi semplicemente
era un pensiero troppo gentile. Alla fine però rinunciarono
alle corde. Lui rimproverò la moglie di avergliele
perse, le corde, e questo bastò per far scoppiare una
accesa discussione. Non so come arrivarono al punto in cui
lui le mise le mani al collo
so solo che ci arrivarono,
a quel punto. Le oscillazioni del dondolo mi restituirono
alla realtà
le avevo sognate quelle cose o erano
accadute veramente. Pensai solo che, dopo tutto, quelle persone
non avevano bisogno della parola di Dio, morte o vive che
fossero. Così me ne andai, subito dopo arrivò
la polizia.
Paolo