Una giornata per noi

Finalmente domenica. Una domenica lieve, lieve. Una giornata straordinaria. Insieme a lei, senza orari, liberi dallo stress, da qualunque motivo di tensione. Niente continui ed assordanti squilli di telefono, nessun umiliante rimprovero dal capo ufficio, niente vocicchio alle spalle da parte di colleghi invidiosi ed arroganti, nemmeno il fastidioso ronzio di un insetto che si dimena e contorce disperatamente per trovare una via d'uscita da quell'ambiente malsano. Siete solamente tu e lei. Lasciate scorrere le ore lentamente in tutta tranquillità, con un occhio minuzioso verso tutto ciò che vi aiuta a rigenerarvi. Partiamo dal risveglio. Per scrollarvi di dosso i residui di sonnolenza in un modo piacevolissimo iniziate a stiracchiarvi! Per la verità, lei inizia a stiracchiarsi dapprima sotto le lenzuola, poi, allontanate quest'ultime sul pavimento, da sopra il letto. Una serie di leggere gomitate e buffettini sul viso e di calcetti innocenti sulle tue gambe ti assalgono improvvisamente, mentre tu vorresti dormire ancora qualche minuto; ma non è proprio possibile, sei costretto a svegliarti e tuo malgrado ad imitarla. Caffè e giornali, letti ed ingurgitati di corsa durante la settimana, oggi li potete godere tra i soffici ed accoglienti cuscini, sopra quel maestoso letto a baldacchino, ma lei, maniaca delle pulizie, non te lo permette, e per rassettare velocemente la camera ti manda dritto in cucina a preparare la colazione.
E' la volta di un bagno lungo e rilassante. Ovviamente tu non ne hai il tempo perché solo lei, nell'unica vasca da bagno a disposizione nell'appartamento, ha passato più di due ore tra creme idratanti e lozioni rinfrescanti (e di un bagno a due non se ne parla proprio!). Subito dopo ci si impone un po' di movimento. Ma niente flessioni faticose, o torsioni e saltelli. Lei ti ha già trovato mille lavoretti e riparazioni da effettuare giù in garage: sostituire la batteria dell'auto, montare gli scaffali in ferro per riporre le sue conserve e poi riparare il tubo della lavatrice e riverniciare la staccionata sul vialetto d'ingresso. Forse era meglio un'altra snervante giornata di lavoro in ufficio.
L'orologio segna già le 12 e 20. Perché non preparare assieme a lei un buon pranzo? Dopo queste fatiche ti aspetti almeno come premio una bella parmigiana di melanzane o come minimo un piatto di lasagne fumanti, ed invece eccoti servito yogurt parzialmente scremato, due chili di frutta fresca e mezzo chilo di pesce bollito condito solo con un filo di olio crudo. Come invidi i bei tempi passati a casa con mamma che cucinava penne all'arrabbiata, pasta aglio olio e peperoncino, coda alla vaccinara e bomboloni ripieni. Un'occhiata alla tv per non perdere le ultime notizie e poi, se la giornata è bella, uscite. Non importa se Schumacher è in pole position e potrebbe, vincendo, laurearsi campione del mondo con largo anticipo, oppure se l'Inter si giocasse la partita scudetto all'ultima giornata di campionato nel derby contro il Milan. Lei ha programmato da sette giorni questa giornata e tu devi rispettare le sue condizioni.
Quattro passi in centro, oppure un po' di jogging intorno a casa? Oppure una corsa nel parco su quei pattini di tipo roller blade? L'ideale resta un giro in bicicletta, magari in tandem, a patto che non sia solo tu al pedale mentre lei, dietro, tiene una lunghissima conversazione con la sua amica al telefonino!
La sera, al cinema per l'ultima proiezione, ad assistere ad un film rigorosamente romantico tipo "Se scappi ti sposo", "Il matrimonio del mio migliore amico", "Ghost", "Dirty dancing" o "Pretty woman". Poi, a casa, vi infilate di nuovo nel maestoso letto a baldacchino e mentre tu la cerchi per qualche momento di intimità lei ti allontana accampando le solite scuse "stasera no ho mal di testa", "fa troppo caldo", "sono stanca e domani devo alzarmi presto", "non mi sento in ordine" eccetera eccetera …
La vostra giornata si conclude praticamente così, aspettando, da lì a poche ore, la solita routine.

Praticamente una domenica col retrogusto di merda!

 

roberto


 


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