Il
mio PC
56
milioni di colori, sul serio, tutti sul mio modesto monitor
da 17 pollici. Qualcuno dovrebbe però chiedere alla
Microsoft di progettare anche uno speciale occhiale che te
li fa vedere tutti, perché i miei occhi, anche se non
hanno un milione di diottrie, non ce la fanno proprio.
La mia non sarà l'interfaccia giusta, non avrò
l'hardware perfetto ma sicuramente questa affermazione mi
sembra perlomeno fantascientifica.
Questi pc di nuova generazione
.
Almeno nei primi anni della mia gioventù, parlo degli
anni 80, ormai preistoria cibernetica , mi pareva che il pc
fosse soltanto un efficace passatempo, pieno di giochi e al
massimo una macchina da scrivere, magari un po' più
veloce. Bastava un vecchio televisore, una tastiera con microprocessore
integrato, purtroppo micro soltanto nella potenza, non nelle
dimensioni, un alimentatore, un cavo di collegamento e tanto
tempo libero da buttare: ecco nato quell'aggeggio favoloso
chiamato Commodore64, lui si che ha stregato un'intera generazione
di ragazzini con quell'oggetto diabolico che era il joystick.
Poi però, come spesso accade, messo alle strette da
genitori, infuriati per le troppe ore passate davanti al teleschermo
per cercare di terminare i 32 livelli di Arkanoyd senza ricorrere
alle vite infinite, ho dovuto ricredermi e ad un certo punto
ho cominciato a scoprire le infinite funzioni del pc professionale.
Ottimi programmi di videoscrittura, fogli di calcolo elettronico,
CAD di qualsiasi genere, fino ai più recenti programmi
di animazione vettoriale. Bisognava imparare assolutamente
a padroneggiare diavolerie tipo il copia e incolla, il salvataggio
su floppy per tenere al riparo i preziosi testi dagli escrementi
del caro gattino di casa o per non infilare per sbaglio in
lavatrice gli appunti e numeri di telefono scritti appena
il giorno prima. Poi c'é il controllo ortografico che
però ti bacchetta peggio di una maestra intransigente,
il conta parole per tappare la bocca a quelli che ti chiedono
quel determinato numero di righe, l'assistente, impersonato
di volta in volta da un'ubbidiente ed ammaestrato cagnolino
fino al più intelligente genio di tutti i tempi, ma
che comunque non trovano quasi mai la risposta esatta al tuo
problema.
Guardo ora il monitor, spaventato dagli incredibili progressi
dell'umanità. Sembra raggiunta finalmente una completa
innovazione tecnologica, invece il mezzo rivela ogni giorno
potenzialità maggiori e si presenta con sembianze sempre
nuove ed originali.
Dai salvaschermi, auto-lanciati mentre stai lì a meditare
sui tuoi errori e lo schermo all'improvviso si cosparge di
maiali fosforescenti in giro per la galassia, o di Tafazzi
galleggianti che si colpiscono i genitali, senza escludere
le tradizionali ed intramontabili "donnine nude"
in ammiccanti sorrisi e altro
(ovvero "la visione
della figa da vicino", come direbbe Elio); passando alla
Barbie virtuale per arrivare alla più recente "era
del modem". Comunicazione globale, posta elettronica,
interazione tra elettrodomestici di casa e via di questo passo.
Ecco che dal lavoro, con un semplice tocco del muose, puoi
accendere il forno e la lavatrice, magari chiedendo un consiglio
su come preparare e cuocere la carne per non farti venire
quel bruciore di stomaco tipico della cucina di tua moglie.
Una mia amica, sola e molto apprensiva, ha addirittura installato
per casa quei semplici apparecchi che si prendono cura di
tutto: sicurezza, clima, illuminazione, temperatura dell'acqua
nella vasca da bagno. Oggi tutti i maggiori quotidiani nazionali
riportano tra le loro pubblicità: Anna, 32 anni, single,
riceve messaggi dalle sue finestre!
Io non so quale sarà il prossimo passo, ma ho il vago
sospetto che a lasciarlo troppo solo, il computer
é
un attimo
e gli viene voglia di formattarci il cervello!!!
roberto