Cornell
George Hopley Woolrich nasce a New York nel 1903, suo
padre era mezzo canadese e mezzo messicano, sua madre di origini russe.
Dopo la separazione dei suoi genitori vive per un lungo periodo col
padre nel Messico della rivoluzione di Pancho Villa, per poi trasferirsi
da adolescente a New York, dalla madre. Studia giornalismo presso la
Columbia University e si avvicina fin da giovane alla scrittura, è
un appassionato di Fitzgerald. Il suo primo romanzo è del 1926
(
Cover Charge) e negli anni seguenti ne pubblica altri. Nel
1929 arriva ad Hollywood, dove lavora come sceneggiatore, mentre continua
a scrivere altri romanzi senza ottenere mai un gran successo. Viaggia
in Europa e torna a New York dove si trasferisce in un albergo malandato
alla ricerca dell’ispirazione per le suoe opere. La svolta avviene
nel 1934, con la pubblicazione del suo primo racconto poliziesco (
Death
sits in the dentist’s chair) sulla rivista “Detective
Fiction Weekly”. Finalmente aveva trovato la sua strada. Negli
anni seguenti, tra il 1936 e 1939 vende a riviste come Black Mask, Detective
Fiction Weekly, Thrilling Mystery, Story, più di 100 racconti
noir, mentre negli anni seguenti escono una quindicina di film basati
su suoi romanzi o racconti. Film come The Leopard Man di J.Tourneur,
tratto da Black Alibi; Phantom Lady, di R.Siodmak; ma anche film molto
più famosi come La finestra sul cortile di A.Hitchcock, o La
sposa in nero e La mia droga si chiama Julie di F.Truffaut.
Negli anni '40 Woolrich inaugura la cosiddetta serie nera. Scrive
La
sposa in nero ('40),
Sipario
nero ('41),
Black
Alibi ('42),
L'angelo
nero ('43),
The
black path of fear ('44),
Appuntamenti
in nero ('48). Ma non sono gli unici che scrive in quegli
anni. Pubblica romanzi sotto pseudonimi come William Irish (
Phantom
Lady, Deadline at dawn, Waltz into Darkness) o George
Hopley (
La morte ha mille occhi).
Nonostante il successo Woolrich continua a fare una vita dimessa, vive
con la madre in completa solitudine, anche dopo la morte di lei. Alcolizzato
già da tempo, le sue condizioni si aggravano. Nel 1968 muore
solo, paralizzato e dimenticato.