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Infinite Jest è un romanzo di oltre
1400 pagine, scritto in una lingua capace di muoversi tra la
prima e la terza persona, tra passato e presente, di rallentare
fino a fermarsi e poi accelerare di colpo, di avvicinarsi al
protagonista (ce ne sono tantissimi!) fino a metterlo sotto
la lente di ingrandimento. Dal dettaglio alla visione ampia
di un mondo slabbrato, proiettato in un futuro prossimo in cui
anche gli anni saranno sponsorizzati e gli Stati Uniti e il
Canada si saranno fusi in una superentità chiamata ONAN.
E' un romanzo che tratta anche di droga, di tennis - il luogo
del romanzo è una scuola di tennis per giovani promesse
fondata dall'ahimé morto James Incandenza, regista sperimentale-
di indipendenza del Quebec, di cinema. Infinite Jest è
il titolo del film di Incandenza, capace di far precipitare
chiunque lo guardi in una specie di ipnotica beatitudine.
http://www.fandango.it/ita/libri.htm
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frammenti..
Siedo
in un ufficio, circondato da teste e corpi. La mia postura segue
consciamente la forma della sedia. Sono in una stanza fredda
nel reparto Amministrazione dell'Università, dei Remington
sono appesi alle pareti rivestite di legno, i doppi vetri ci
proteggono dal caldo novembrino e ci isolano dai rumori Amministrativi
che vengono dall'area reception, dove poco fa siamo stati accolti
io, lo zio Charles e il Sig. deLint.
Sono qui dentro.
All'altro
lato di un grande tavolo in legno di pino che splende della
luce del mezzogiorno dell'Arizona tre facce sono materializzate
sopra giubbotti sportivi leggeri e Windsor a mezze maniche.
Sono tre Decani - Ammissione, Affari Accademici e Affari Atletici.
Non so attribuire le facce.
Credo
di sembrare un tipo normale, forse perfino simpatico, anche
se mi hanno consigliato di apparire il più normale possibile,
e di non provare nemmeno a fare quella che a me parrebbe un'espressione
simpatica o un sorriso.
Ho
deciso di incrociare le gambe come si deve, con attenzione,
caviglia sul ginocchio e mani riunite in grembo. Tengo le dita
intrecciate e mi sembrano diventare una serie di X vista allo
specchio. Il resto delle persone presenti nella sala include:
il Direttore di Composizione dell'Università, l'allenatore
di tennis, e il prorettore dell'Accademia, il Sig. A. deLint.
C.T. è accanto a me; gli altri sono rispettivamente seduto,
in piedi, in piedi, alla periferia del mio campo visivo. L'allenatore
di tennis giochicchia con degli spiccioli. C'è qualcosa
di vagamente digestivo nell'odore della stanza. La suola ad
alta trazione della mia Nike regalatami dalla Nike è
parallela al mocassino fremente del fratellastro di mia madre,
qui nel suo ruolo di Preside, seduto anche lui davanti ai Decani
a quella che spero sia la mia destra.
Il
Decano sulla sinistra, un uomo magro e giallognolo il cui sorriso
fisso ha la precarietà delle cose impresse su materiale
non-cooperativo, fa parte di un tipo di personalità che
di recente ho imparato ad apprezzare; è il tipo che,
raccontando per me, a me, la mia versione dei fatti, allontana
la necessità di una qualunque risposta da parte mia.
Ha davanti a sé una pila di fogli scritti al computer
appena passatigli da un Decano spelacchiato al centro, sta praticamente
parlando a quelle pagine e sorride.
"Lei
è Harold Incandenza. diciott'anni, conseguirà
la maturità di scuola superiore approssimativamente entro
un mese da oggi, attualmente frequenta l'Enfield Tennis Academy
di Enfield, nel Massachusetts, il collegio presso cui risiede."
Ha degli occhiali da lettura rettangolari, a forma di campo
da tennis, con le righe in cima e in fondo. "Lei è,
secondo l'Allenatore White e il Decano [incomprensibile], un
giocatore di tennis juniores classificato a livello regionale,
nazionale e continentale; un potenziale atleta di livello O.N.A.N.C.A.A.,
una grande promessa. È stato contattato dall'Allenatore
White attraverso uno scambio di corrispondenza con il qui presente
Dott. Tavis a partire dal... febbraio di quest'anno." Una
volta letta, la pagina in cima alla pila viene metodicamente
messa in fondo al mazzo. "Lei vive alla Enfield Tennis
Academy dall'età di sette anni."
Sto
cercando di capire se posso correre il rischio di grattarmi
il lato destro della mascella, dove ho una cisti sebacea.
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